La rinascita di Borsalino

Borsalino rinasce dalle proprie ceneri. La storica azienda di cappelli fallita lo scorso dicembre, è stata comprata all’asta dalla società di Philippe Camperio e ora potrebbe sbarcare a Piazza Affari nel giro di 4-5 anni.
6,4 milioni di euro sborsati dalla società Haeres Equita, dell’imprenditore svizzero, che già gestiva Borsalino dal 2015. L’asta riguardava lo stabilimento di produzione di Spinetta in provincia di Alessandria, tutti i macchinari e le attrezzature, i contratti di lavoro e i diritti delle boutique di vendita al dettaglio.
Uniche le coppole di Borsalino, tanto essere diventate dei must, anche tra le stars. Il Borsalino è stato "il cappello" cult, tanto amato da Bogart e Delon.
Ora l’azienda punta sempre di più sul mercato straniero, tra cui Giappone e Stati Uniti. La produzione annuale di Borsalino, infatti, è di 150mila cappellii l’ambizione è di moltiplicarla “cinque volte nei prossimi cinque anni”. E rilanciare il brand dando un’immagine più contemporanea e stilosa.