Respingimenti migranti: ore decisive per il Governo Merkel

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L'SPD deve dare l'ok all'accordo Merkel-Seehofer sui fermi dei rifugiati ai centri di transito al confine con l'Austria

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Sono ore decisive per la sopravvivenza del Governo Merkel, che rischia di cadere solo dopo tre mesi, sulla questione del respingimento dei rifugiati al confine tra Germania e Austria.

L'SPD, in un incontro che si terrà nelle prossime ore, dovrà dire se approva l'accordo raggiunto tra la Cancelliera e il ministro dell'Interno Horst Seehofer, per l'isitituzione di centri di transito, dove i migranti potranno essere trattenuti fino a 48 ore, per verificare se abbiano fatto richiesta d'asilo in altri paesi dell'Unione europea. In quel caso è in quelle nazioni che dovranno tornare.

Ma i socialdemocratici sono perplessi sulla necessità di questi centri, anche perché i numeri mostrano un calo degli arrivi. Nei primi cinque mesi del 2018 sono stati registrati dalla polizia federale tedesca 4600 ingressi irregolari al confine con l'Austria. Il 53% di questi migranti sono stati rimandati indietro. Nel 2017 sono stati 14650 gli sconfinamenti illegali, il 48% di questi si sono risolti in respingimenti immediati.

Se l'SPD dovesse dare l'ok, La Germania dovrà però ottenere il via libera anche di Austria e Italia. Ma il cancelliere Sebastian Kurz ha già annunciato contromisure, non escludendo la chiusura del Brennero. Tutto questo mentre comincia la presidenza semestrale austriaca del Consiglio dell'Unione europea.

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