Autostrade italiane condannata per i "tutor"

Autostrade italiane condannata per i "tutor"
Diritti d'autore 
Di Alberto De Filippis
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Per anni avrebbe violato il brevetto di proprietà di un'altra ditta

PUBBLICITÀ

E non fate finta che non vi faccia piacere. La corte d'appello di Roma ha condannato Autostrade italiane per violazione di brevetto. È l'esito di una causa avviata nel 2006.  La corte ha stabilito che gli attuali tutor, presenti su tutta la rete autostradale, devono essere rimossi e distrutti. Il motivo? Questi strumenti costituiscono contraffazione del brevetto di cui è titolare una azienda di Greve in Chianti, la Craft», fondata da Galileo Romolo Donnini.

Per ogni giorno di ritardo Autostrade dovrà pagare a titolo di sanzione civile 500 euro in favore della Craft, oltre alle spese legali dell’intero procedimento. La Corte d’appello non ha riconosciuto alla Craft un risarcimento per questi anni di utilizzo improprio, ma l’azienda toscana ora potrà chiedere ad Autostrade di comprarne il brevetto. Chi ha ricevuto multe però, non può sorridere. per evitare che vengano annullati i benefici, secondo i dati Polstrada sono state 502.535 le violazioni rilevate dal sistema nel 2017, Autostrade per l’Italia si farà carico della sanzione pecuniaria prevista per mantenere attivo il sistema attuale fino alla sostituzione integrale degli apparati.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Autostrade: "Le concessionarie private non sono il problema"

Venezia: parte il ticket da 5 euro, chi paga e chi no

Elezioni europee 2024, quando e come si vota, partiti, candidati, sondaggi: quello che c'è da sapere