Attentati di Parigi: due anni dopo la Francia ricorda le vittime, mentre la minaccia resta elevata

Attentati di Parigi: due anni dopo la Francia ricorda le vittime, mentre la minaccia resta elevata
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Di Cinzia Rizzi
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130 persone morirono negli attacchi terroristici del 13 novembre 2015. Macron osserverà un minuto di silenzio nei luoghi colpiti

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Lunedì la Francia rende omaggio alle vittime degli attentati di Parigi del 13 novembre 2015. 130 persone persero la vita, oltre 350 rimasero ferite, quando un commando armato collegato allo Stato Islamico entrò in azione in diversi siti della capitale francese, tra i quali lo Stade de France e la sala per spettacoli Bataclan.

Les victimes de l’attentat du 13 novembre 2015 revendiqués par Daech, démons. Le premier a eu lieu aux alentours du stade de France, dans Paris et dans la salle de spectacle “Le Bataclan”. Ces attentats ont tué et fait de nombreuses victimes. Nous ne vous oublierons jamais. pic.twitter.com/reixkAnYWs

— Valérie Buguet (@HarolDiane) 12 novembre 2017

Emmanuel Macron osserverà un minuto di silenzio in ognuno dei luoghi colpiti quella notte di due anni fa. Il Presidente il 30 ottobre ha firmato la nuova legge antiterrorismo, che ha preso il posto dello stato di emergenza, istituito subito dopo gli attentati.

À la veille des commémorations des attentats du #13novembre2015, je reviens dans leJDD</a> sur les progrès réalisés par la France en matière de lutte antiterroriste.<br>La menace reste élevée. La vigilance de nos services de renseignement est maximale. <a href="https://t.co/sDr96I6gwH">pic.twitter.com/sDr96I6gwH</a></p>— Gérard Collomb (gerardcollomb) 12 novembre 2017

In un tweet domenica mattina, il ministro dell’Interno Gérard Collomb ha parlato di una minaccia terroristica che resta alta e della massima viglianza dei servizi segreti. Negli ultimi due anni oltre 30 potenziali attacchi sono stati sventati in territorio francese. Solo martedì scorso le forze dell’ordine transalpine e svizzere hanno arrestato dieci persone, in un’operazione antiterrorismo coordinata dai due Paesi. E ora, con la caduta dello Stato Islamico in Siria ed Iraq, c‘è molta preoccupazione per quanto potrebbero fare i cosiddetti foreign fighters di rientro in Europa.

690 jihadistes #français se trouvent actuellement en #Irak & en #Syrie, dt 295 femmes & 28 mineurs de +de 15 ans. Certains ont été formés au maniement des armes https://t.co/s37aPGJseF

— Julie (@Juliie_97) 12 novembre 2017

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