Turchia, Erdogan dichiara la vittoria del si al referendum costituzionale

La Commissione Elettorale ha annunciato che i risultati definitivi del referendum costituzionale saranno resi noti tra 12 giorni. Ma già oggi la Turchia si risveglia con una nuova forma di governo: un regime presidenziale destinato a permettere al Capo dello Stato Recep Tayyip Erdogan di restare alla guida del Paese fino al 2029.
Dopo aver dichiarato la vittoria del si, il “nuovo Sultano” e leader del partito islamico-conservatore AKP, si è così rivolto ai suoi concittadini: “Queste riforme costituzionali non sono dei cambiamenti ordinari. Sono misure differenti e molto, molto importanti. È la prima volta nella storia della Turchia che il Parlamento e gli elettori decidono su questioni di tale importanza” ha detto Erdogan in un messaggio televisivo.
La vittoria del si tuttavia non è soltanto risicata – 51,4% – ma anche contestata dall’opposizione che si batte contro le conseguenze della riforma: l’essenziale del potere esecutivo in mano al Presidente. L’incarico di Primo Ministro attualmente assunto da Binali Yildirim, cancellato per lasciar posto ad uno o più posti di Vicepresidente. Totale inoltre il controllo sul potere giudiziario: il Presidente nomina 12 dei 15 membri della Corte Costituzionale e 6 dei 13 membri del Consiglio Superiore della Magistratura.
This is what Haaretz's Zvi Barel wrote last week: Turkey referendum victory would remove Erdogan's restraints https://t.co/LLoEpXMaMO
— Haaretz.com (@haaretzcom) 17 aprile 2017