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Ogni venerdì i giornalisti di tutte le lingue di euronews selezionano alcune storie, dall’Europa e dal mondo, che non hanno fatto i titoli della stampa internazionale…

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Ogni venerdì i giornalisti di tutte le lingue di euronews selezionano alcune storie, dall’Europa e dal mondo, che non hanno fatto i titoli della stampa internazionale .

Non solo lettere: i postini porteranno anche conforto e assistenza agli anziani

Presto non porteranno soltanto lettere, ma anche calore umano e conforto. È una vera rivoluzione, quella che si profila in Francia per i postini. Il servizio prevede infatti che a breve rendano anche visita a persone anziane o sole, per poi renderne conto ai familiari. Diverse le formule di abbonamento possibili: la formula standard a 55 euro prevede due visite settimanali, ma pagandone 135 potranno salire a sei e diventare quotidiane (con la sola eccezione della domenica).

Qui il servizio (in francese) dedicato all’iniziativa da France3 Borgogna

Non nuove a servizi di sostegno a persone isolate o anziane, le poste francesi si erano in passato sempre appoggiate ad assicurazioni sanitarie o ad altri soggetti. La decisione di intervenire direttamente ha questa volta sollevato un putiferio su Facebook. Pur non mancando i commenti positivi, molti tacciano l’iniziativa di “speculare” sui bisogni di persone demunite e di allontanare i postini dalle loro mansioni principali.

“Basta porno, rovina i rapporti”: la crociata di un sindaco australiano

Basta pornografia, nuoce ai rapporti in seno alla comunità. È più o meno con questi argomenti che il sindaco di Toowoomba, non lontano da Brisbane, ha dato il via a una campagna che ambisce a trasformarla in esempio di “città australiana senza pornografia”.

Qui l’articolo (in inglese) dell’australiana ABC

Nutrita la folla che lo scorso martedì è intervenuta per ascoltare l’appassionato discorso con cui il primo cittadino ha argomentato la sua iniziativa. “Non me la prendo con i clienti del bordello o con quelli dello strip club – ha detto Paul Antonio, riferendosi alle strutture presenti sul territorio -. Quello che denuncio sono gli effetti della pornografia e in particolare il suo impatto sulle relazioni umane e sociali”.

Not moving to Toowoomba now because I thought it said “free porn” and not “I will help create a city free from porn”. #SexPestCapital

— Timmy McIntyre (@IMTIMMcINTYRE_) October 12, 2016

Italiani, italiani-napoletani o italiani siciliani? Ancora polemiche sul questionario della discordia

Scuse e marcia indietro del Foreign Office britannico non placano le polemiche sul questionario elettronico, che agli alunni italiani nel Regno Unito chiedeva se fossero “linguisticamente” “italiani”, “italiani-napoletani” o “italiani-siciliani”.

falcemartello: #Londra si scusa per aver distinto tra italiani, napoletani e siciliani: “Perdonateci,... https://t.co/Mfh4iFb0lD

— Pierluigi Masiero (@Pigi_Mas) October 13, 2016

Si, va bene italiani, napoletani e siciliani. Ma i sardi? #schoolcensus#UK#Sardinianpic.twitter.com/gVk700ZYXN

— Max Sanna (@massimo_san) October 13, 2016

Tra l’ironico e l’indignato le reazioni che dominano su Twitter. Fuori dal coro, il tentativo controcorrente di testate come Wired, che provano a smussare gli angoli, chiedendosi se si tratta di vera discriminazione.

Italiani, napoletani o siciliani, il #questionarioinglese discrimina davvero? https://t.co/6sDAD1gI40

— Magda Di Genova (@MagdaDiGenova) October 14, 2016

In un comunicato diffuso il 12 ottobre, l’ambasciata britannica a Roma ha espresso il proprio “rammarico” per quello che ha definito come uno “storico errore amministrativo” che, pur non avendo avuto conseguenze per gli alunni italiani, ha assicurato sia stato subito corretto dal Ministro dell’introduzione mediante l’introduzione di un “unico codice” per la classificazione di tutti gli allievi di madrelingua italiana.

L’ambasciatore italiano a Londra, Pasquale Terracciano, aveva protestato formalmente, affidando, l’11 ottobre, la sua indignazione anche a Twitter.

.@ItalyinUK si rivolge alle autorita' britanniche in merito alla #classificazione degli italiani nelle #scuolehttps://t.co/6tkZUc6ZRHpic.twitter.com/z73G7BsytJ

— Italy in UK (@ItalyinUK) 11 ottobre 2016

Dieta più leggera per meno rutti inquinanti. La ricerca danese, per ridurre le emissioni di metano delle mucche

Una dieta più leggera, per ridurre le missione inquinanti dei rutti delle mucche. Per bizzarro che possa sembrare è quanto si propone di ottenere una ricerca danese dell’università di Aarus. Cavallo di troia della singolare battaglia ecologica, una particolare erba, ottenuta grazie a ricerche genetiche, che risulterebbe di più facile digestione, riducendo così il rischio di rigurgiti e rutti dei bovini. Questi ultimi sono in effetti inseriti dall’agenzia statunitense per la protezione dell’ambiente tra le principali cause naturali di emissioni di metano.

You have heard of super food for humans, no there is a super grass for cows. Why you ask! To cut down methane… https://t.co/y1ZxpZNUaY

— Spare Harvest (@SpareHarvest) 14 octobre 2016

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