Ucraina: Germania, situazione ancora fragile nelle regioni separatiste

La Germania chiede progressi urgenti per raggiungere un cessate il fuoco pienamente rispettato nell’est dell’Ucraina.
“Nessuno può dirsi soddisfatto dell’attuazione degli accordi di Minsk”, ha affermato il ministro degli Esteri Frank-Walter Steinmeier dopo un incontro con il collega ucraino Pavlo Klimkin.
Steinmeier ricambierà la visita la settimana prossima con lo scopo di rilanciare i colloqui cui partecipano anche Russia e Francia.
“Due giorni fa i combattimenti si sono intensificati, poi si sono ridotti”, ha proseguito il ministro degli Esteri tedesco. “Ciò nonostante, tutti questi incidenti mettono in evidenza la fragilità dell’intera situazione. Per questo non dobbiamo ridurre gli sforzi per raggiungere una maggiore stabilità e dobbiamo dare più importanza all’accordo sul cessate il fuoco”.
Per la riapertura delle scuole è stata dichiarata una tregua temporanea, ma la calma resta fragile. Il conflitto con i separatisti filo-russi ha provocato oltre 9500 morti nel giro di due anni e mezzo.
“Un conflitto congelato è positivo per l’Ucraina, almeno temporaneamente, e anche per le cosiddette Repubbliche di Donetsk e Luhansk”, sostiene Vadim Karasev, analista politico. “Per queste ultime si tratta della situazione più comoda. Sono sostenute finanziariamente dalla Russia. Il governo centrale può accusare la guerra di tutti i problemi del Paese: la corruzione, le mancate riforme, le riforme lente, i problemi economici e politici”.
Gli Stati Uniti rafforzano il proprio sostegno a Kiev annunciando un accordo per il miglioramento della difesa ucraina. Il presidente Petro Poroshenko di recente ha ribadito che l’ingresso nella Nato resta “un
obiettivo strategico”.