L’uomo simbolo di questa Olimpiade è ancora lui, Usain Bolt.
L’uomo simbolo di questa Olimpiade è ancora lui, Usain Bolt. Il giamaicano cerca a Rio la terza tripletta olimpica della carriera, che lo proietterebbe definitivamente nella leggenda dello sport. Come se già non lo fosse uno che vanta sei ori olimpici, undici titoli iridati e il record del mondo di 100 e 200 metri piani.
Quella brasiliana potrebbe essere l’ultima uscita del piu’ grande sprinter della storia. La condizione fisica non è al meglio a causa dell’infortunio al bicipite femorale sinistro che lo ha rallentato nella preparazione, ma l’americano Gatlin sembra ancora un passo dietro Bolt. Che dopo Pechino e Londra, mette nel mirino Rio per uscire di scena alla sua maniera, da re dello sprint.
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— Usain St. Leo Bolt (@usainbolt) 4 agosto 2016
Superare se stesso. E’ questo l’obiettivo di Michael Phelps, tornato in vasca per aggiornare i suoi impressionanti record. Lo statunitense, 18 ori olimpici, 22 medaglie complessive ai Giochi, è l’atleta piu’ vincente nella storia della manifestazione.
Alla sua quinta Olimpiade, lo squalo di Baltimora è sopravvissuto a un periodo buio, fatto di dipendenza dall’alcol e depressione. Troppo forte lo stress dopo aver abbandonato il nuoto, nel 2012, subito dopo Londra. Phelps, portabandiera della nazionale americana nella cerimonia inaugurale, sarà in gara in tre gare individuali, in cui è pressochè imbattibile e sarà in vasca almeno per una staffetta. Sarà meglio preparare il pallottoliere, perchè lo squalo di Baltimora è tornato…