Israele e Turchia fanno la pace. Normalizzate relazioni diplomatiche

Si è parlato moltissimo di Brexit in queste ore, ma un altro evento epocale è stato la ripresa delle ralazioni dilomatiche fra Turchia e Israele.
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu è arrivato a Roma per un pressing diplomatico sulle prospettive di rilancio del processo di pace in Medio Oriente.
L’israeliano ha incontrato il segretario di Stato Usa John Kerry anche lui nella capitale: “Credo sia un passo importante per normalizzare i rapporti, con immense implicazioni per l’economia israeliana. Implicazioni positive”.
L’accordo prevede l’indennizzo da parte di Israele ai parenti delle nove vittime della Mavi Marmara e la possibilità che Ankara invii aiuti alla popolazione della Striscia di Gaza (attraverso il porto israeliano di Ashdod), in particolare infrastrutture per acqua, elettricità e ospedali come richiesto dal presidente Erdogan.
Anche il premier turco ha ripetuto che: “Tutto questo è stato reso possibile dalle scuse che Israele ha presentato ad Ankara dopo i fatti del 2010”.
La tappa romana di Netanyahu segna dunque la normalizzazione dei rapporti con Ankara a sei anni dalla vicenda Mavi Marmara, quando Israele sparò contro la nave carica di aiuti per Gaza uccidendo 9 cittadini turchi.
La Turchia rinuncia alla richiesta di rimuovere il blocco alla Striscia e garantisce di non portare soldati israeliani davanti alle corti internazionali.