Newsletter Newsletters Events Eventi Podcasts Video Africanews
Loader
Seguiteci
Pubblicità

Siria: guerra di procura di Stati Uniti e Russia

Siria: guerra di procura di Stati Uniti e Russia
Diritti d'autore 
Di Cecilia Cacciotto
Pubblicato il
Condividi questo articolo Commenti
Condividi questo articolo Close Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto: Copy to clipboard Copied

Una visita a sorpresa quella del 21 ottobre di Bashar al Assad a Mosca, ma che non sorprende, visti i legami storici tra i due Paesi. In

PUBBLICITÀ

Una visita a sorpresa quella del 21 ottobre di Bashar al Assad a Mosca, ma che non sorprende, visti i legami storici tra i due Paesi.

In quest’occasione, la posizione della Russia è stata esplicitata dalle parola di Putin.

Vladimir Putin: “Una soluzione può essere raggiunta attraverso un processo politico con la partecipazione di tutte le forze politiche, religiose e etniche. L’ultima parola spetta comunque ai siriani”.

Qualche giorno prima, Mosca si era attirata le critiche di Washington, con l’offensiva lanciata dal mar Caspio contro postazioni Isil in Siria.
Quattro navi russe lanciavano 26 missili, centrando tutti bersagli.
Il sostegno militare russo si sta rivelando decisivo per il regime di Bashar al Assad.

Regime che conta sul sostegno militare anche dell’Iran, altro giocatore chiave di questa partita internazionale.

L’entrata in scena di Teheran sul terreno diplomatico è certo una novità che può diventare fondamentale. Stando a questo intellettuale siriano in esilio:

Tarafa Baghajati: “Penso sia importante che sul tavolo della discussione ci sia il futuro di Assad e che sia discusso alla presenza di Iran e Russia. Se arriveranno a un accordo su questo punto penso che saremo vicini a una soluzione per la Siria”. Il nodo cruciale dei negoziati gira intorno al futuro e al destino di Bashar al Assad.
Sostenuto da Russia e Iran, è invece osteggiato da Turchia e Arabia Saudita. E anche dagli Stati Uniti, che ultimamente hanno ammorbidito le proprie posizioni, dicendosi favorevoli a un periodo di transizione.

Barack Obama: “Siamo pronti a collaborare con qualsiasi Paese, anche con Russia e Iran. Il realismo suggerisce che ci voglia un compromesso per mettere fine al conflitto e all’Isil. Realismo che suggerisce anche un periodo di transizione che porti da Assad a un nuovo leader”. E mentre in Siria si continua a morire Mosca e Washington sembrano combattere qui la loro guerra di procura.

Vai alle scorciatoie di accessibilità
Condividi questo articolo Commenti

Notizie correlate

Operazione israeliana a Damasco: elicotteri e paracadutisti colpiscono una base militare siriana

La coalizione guidata dagli Stati Uniti in Siria avrebbe catturato il leader dell'Isis

Aperto il gasdotto Kilis-Aleppo: avviato il flusso di gas dalla Turchia alla Siria