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Meno zuccheri, più salute. Appello dell'OMS contro carie e obesità

Meno zuccheri, più salute. Appello dell'OMS contro carie e obesità
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Di Diego Giuliani
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La raccomandazione all'Europa è a ridurne il consumo della metà, pari a un massimo del 10% del fabbisogno energetico giornaliero

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Riempitevi gli occhi di dolciumi e poi… rinunciatene alla metà. A chiedervelo è l’Organizzazione Mondiale della Sanità che, per guadagnare in salute e allontanare lo spettro di sovrappeso, carie e obesità, raccomanda ai Paesi europei di ridurre del 50% il consumo di zuccheri, contenuti in cibi e bevande confezionati.

WHO recommends adults & children reduce their daily intake of free #sugars to less than 10% of their total energy intake

— WHO (@WHO) 4 Marzo 2015

Il comunicato dell’OMS relativo alle sue nuove linee guida. Le raccomandazioni riguardando gli zuccheri liberi monosaccaridi come glucosio e fruttosio e i disaccaridi come saccarosio o zucchero da tavola aggiunti ad alimenti e bevande da parte dei produttori.

“Le nostre raccomandazioni – dice Francesco Branca, direttore del dipartimento dell’OMS Nutrizione per la salute e lo sviluppo – si rivolgono ai governi, che vogliano adottare politiche volte a incentivare una riduzione del consumo di zuccheri, come per esempio una tassazione di cibi e bevande che ne contengono in grande quantità. L’auspicio è incidere sul mercato di tutti questi prodotti ricchi di zuccheri, sale e grassi, imporre un’etichettatura chiara e aprire un dialogo con gli interlocutori industriali, per arrivare a una riduzione degli zuccheri negli alimenti”.

Qui il documento integrale con le raccomandazioni dell’OMS.

Se le bevande in lattina contengono in media 10 cucchiaini di zucchero, l’OMS raccomanda di ridurre il consumo di quelli nascosti in cibi e bevande a un massimo di 12, pari al 10% del fabbisogno energetico giornaliero.

Facoltativo ma consigliabile, secondo le stesse linee guida, sarebbe poi scendere al 5%: una soglia che – pari a un terzo di quella attualmente raccomandata in Italia -promette quindi già di riaprire il dibattito.

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