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L'obesità può essere trasmessa dai genitori ai figli. Ma contano di più i geni delle madri o dei padri?

Un genitore tiene per mano il proprio bambino.
Un genitore tiene per mano il proprio bambino. Diritti d'autore  Canva
Diritti d'autore Canva
Di Gabriela Galvin
Pubblicato il
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Un nuovo studio suggerisce che i geni delle madri potrebbero svolgere un ruolo indiretto nel plasmare la salute dei figli

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I bambini con genitori obesi hanno un rischio maggiore di sviluppare obesità, ma secondo un nuovo studio pubblicato su PLOS Genetics, i geni della madre giocano un ruolo decisivo.

La ricerca, guidata da Liam Wright dell’University College di Londra, ha analizzato i dati genetici e sanitari di oltre 2.600 famiglie britanniche con figli nati tra il 2001 e il 2002, seguiti fino all’età di 17 anni. L’obiettivo era comprendere in che modo la genetica e l’ambiente familiare influenzino l’indice di massa corporea (Imc) nei giovani.

I geni contano, ma quelli della madre contano di più

Sebbene i bambini ereditino metà del proprio Dna da ciascun genitore, lo studio ha scoperto che i geni materni hanno un’influenza significativamente più ampia sull’Imc dei figli. Questo vale non solo per i geni trasmessi, ma anche per quelli non ereditati, che possono comunque condizionare l’ambiente in cui il bambino cresce — un fenomeno noto come nutrimento genetico.

"In sostanza, la genetica della madre modella il contesto familiare e prenatale in cui il bambino si sviluppa", ha spiegato Wright. "Non si tratta solo del Dna che i figli ricevono, ma anche di come il profilo genetico della madre influenzi la sua alimentazione, la gravidanza, e altri comportamenti che hanno un impatto indiretto sul bambino".

Il ruolo del padre è più limitato ai geni trasmessi

Lo studio ha evidenziato che anche l’Imc dei padri ha un peso, ma la sua influenza è quasi interamente legata ai geni effettivamente ereditati dai figli. In confronto, i geni materni hanno un effetto anche attraverso comportamenti, stili di vita e condizioni durante la gestazione, suggerendo che l’ambiente intrauterino e le pratiche genitoriali materne sono componenti chiave nel determinare il rischio di obesità infantile.

Un’opportunità per la prevenzione

Secondo gli autori, queste scoperte potrebbero influenzare le politiche sanitarie pubbliche. Interventi mirati a migliorare la salute e l’Imc delle madri — in particolare durante la gravidanza — potrebbero avere effetti positivi duraturi sulla salute dei figli, riducendo l’impatto intergenerazionale dell’obesità.

"Non si tratta di colpevolizzare le madri", ha aggiunto Wright. "Piuttosto, i nostri risultati sottolineano l'importanza di fornire supporto adeguato alle famiglie, prima e dopo la nascita, per migliorare la salute a lungo termine dei bambini".

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