EventsEventi
Loader

Find Us

FlipboardLinkedin
Apple storeGoogle Play store
PUBBLICITÀ

La Cina attira le PMI europee

La Cina attira le PMI europee
Diritti d'autore 
Di Euronews
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button

La Cina è il secondo partner commerciale dell’Europa. I Paesi emergenti come la Cina dovrebbero rappresentare il 60% del PIL mondiale entro il 2030.
Quali sono le chiavi del successo per una PMI europea che voglia stabilirsi per esempio a Shanghai, nel cuore economico del Paese?

La PMI francese MGJ è una delle tre aziende leader in Europa nell’ideazione e nella produzione di guarnizioni per i settori alimentare, cosmetico e chimico.
Cinque anni fa, i suoi dirigenti hanno deciso di allargarsi al mercato asiatico. Con buoni risultati: la filliale cinese ha un volume d’affari che aumenta del 20% ogni anno e che ha raggiunto 1,5 milioni di euro nel 2012.

“Lo scopo del nostro arrivo qui – spiega il manager De Kong – non era delocalizzare, ma conquistare nuovi mercati in Cina e in Asia. Oggi la nostra produzione è venduta esclusivamente sul mercato asiatico.”

Prima di insediarsi qui, l’azienda ha passato vari mesi in un incubatore a Shanghai, dove ha beneficiato di consigli di esperti e di una ricerca di mercato molto precisa.

“La cosa più importante – aggiunge De Kong – era l’analisi di mercato fornita da ERAI, che ci ha permesso di stabilire una vera strategia di partenza e di avviare in maniera molto mirata la ricerca commerciale.”

Serge Rombi, euronews:
“Vi propongo di scoprire questa piattaforma dedicata al business, realizzata qui a Shanghai, per aiutare le PMI europee a conquistare il mercato cinese”.

Da circa 25 anni questa struttura creata dalla regione Rhône-Alpes accompagna imprese che si stabiliscono in Cina. Questa iniziativa, che è stata finalista del Premio europeo per la promozione d’impresa 2011, è particolarmente utile, dato il grande potenziale che la Cina rappresenta per gli europei.

“Siamo su un mercato europeo molto competitivo – sottolinea Jean-Maurice Hebrard, direttore di ERAI China – e abbiamo ancora qualche lunghezza di vantaggio sui nostri partner cinesi. È un vantaggio che si riduce, ma che resta importante e penso che ci siano molte cose da fare qui per noi, imprese europee.”

Ogni anno, 60 imprenditori europei si stabiliscono in questo incubatore, sostenuti da coach. L’obiettivo è avviare l’attività, ma anche – ed è fondamentale – capire bene questo nuovo mercato.

“La cosa più importante – dichiara Jean-Maurice Hebrard – è capire bene come funziona il modello di business cinese. Il secondo punto è progredire passo dopo passo e non precipitarsi. Non bisogna pensare che sia un eldorado che ci aspetta a braccia aperte, sarebbe un errore grave. Bisogna venire a vedere, stabilirsi qui a lungo termine. “

“Per me – afferma De Kong – le chiavi della riuscita in Cina sono: avere buone relazioni e una buona rete di contatti; non perdere la faccia e soprattutto non farla perdere; infine, restare umili e modesti nella negoziazione.”

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

In che modo l'Ue protegge le imprese dalle pratiche commerciali sleali?

Quali sono i piani dell'Ue per incentivare la produzione di idrogeno verde?

Le iniziative dell'Ue per aumentare la produzione di energia eolica