Il presidente degli Stati Uniti è al parlamento di Israele per un intervento in cui celebrare la fine della guerra e la liberazione degli ostaggi. Il presidente Usa è stato accolto da elogi ma poi contestato da due parlamentari. Nel pomeriggio sarà al vertice su Gaza in Egitto
Il presidente degli Stati Uniti è arrivato lunedì in Medio Oriente per presenziare alla possibile svolta della guerra e della stabilità della regioni, che egli stesso ha mediato insieme a Qatar ed Egitto per arrivare al cessate il fuoco tra Israele e Hamas e alla liberazione degli ostaggi.
Alla Knesset, alcuni parlamentari indossano berretti rossi con la scritta "Trump, il presidente della pace" ricalcando il cappellino Maga, ma ci si aspetta anche alcune critiche dalla destra estrema israeliana che chiede il disarmo di Hamas, uno dei punti del piano che sono stati rinviati a una fase successiva dei negoziati.
Il presidente Usa potrebbe visitare in ospedale gli ostaggi israeliani rilasciati, prima di partire per l'Egitto. Il governo egiziano ha confermato che al vertice di Sharm el-Sheik sarà presente tra gli altri anche il premier israeliano Benyamin Netanyahu.
Seguite qui la diretta degli aggiornamenti sul discorso a Gerusalemme e sul vertice in Egitto.
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Trump prende in giro presidente Knesset e Netanyahu
Il presidente Usa, dal podio della Knesset, alterna dichiarazioni sugli accordi conclusi tra Israele e Hamas, a battute sui presenti. Dopo avere esortato Netanyahu a essere "più carino", si è rivolto al presidente della Knesset, Amir Ohana, dicendogli: "Il tuo discorso poteva anche essere più breve!"
Trump: "Hamas sarà disarmata e non sarà più una minaccia"
"Praticamente tutta la regione sostiene il piano, Hamas sarà disarmata e non sarà più una minaccia", ha detto Trump a Gerusalemme. Questo è uno dei punti previsti dal suo piano, la cui negoziazione però è stata rimandata a un secondo momento.
Trump ha preso in giro il premier Netanyahu. "Puoi essere più carino ora, non sei più in guerra!"
Trump: "Abbiamo sganciato 14 bombe sull'Iran" ed eliminato "la nube nucleare" sul Medio Oriente
"Abbiamo sganciato 14 bombe sull'Iran", distruggendo le strutture nucleari, ha detto Trump ai parlamentari israeliani a Gerusalemme. "Abbiamo eliminato la nube che gravava su Israele e sul Medio Oriente", ha aggiunto tra gli applausi.
Secondo Trump, un altro accordo sul nucleare come quello in vigore tra il 2015 e il 2018, finché gli Usa non si sono ritirati di fatto annullandolo, non era possibile "a queste condizioni", ossia "due mesi soltanto per ottenere un'arma nucleare".
Perché il deputato Odeh ha contestato Trump: "Pace solo con la fine dell'occupazione e con lo Stato di Palestina"
Prima di contestare Trump in aula, il parlamentare arabo-israeliano Ayman Odeh ne ha pubblicato le ragioni sul suo account X.
"L'ipocrisia che regna nell'aula plenaria è intollerabile. Incoronare Netanyahu con adulazioni senza precedenti, attraverso un gruppo orchestrato, non assolve lui e il suo governo dai crimini contro l'umanità commessi a Gaza, né dalla responsabilità per il sangue di centinaia di migliaia di vittime palestinesi e migliaia di vittime israeliane".
"Solo la fine dell'occupazione e il riconoscimento dello Stato di Palestina accanto a Israele porteranno giustizia, pace e sicurezza a tutti", ha dichiarato Odeh criticando come molti che l'accordo raggiunto porta a una tregua non a una pace, in quanto non affronta né risolve le cause storiche del conflitto israelo-palestinese.
הוציאו אותי מהמליאה רק כי העליתי את הדרישה הפשוטה ביותר, דרישה שכל הקהילה הבינלאומית מסכימה עליה:
— איימן עודה أيمن عودة Ayman Odeh (@AyOdeh) October 13, 2025
להכיר במדינה פלסטינית.
להכיר במציאות הפשוטה הזו:
יש כאן שני עמים, ואף אחד לא זז מכאן. pic.twitter.com/vIsj4KG7vf
"Netanyahu ha usato bene le nostre armi", dice Trump alla Knesset
"Netanyahu ha usato bene le nostre armi", ha detto Trump alla Knesset riferendosi agli aiuti militari inviati dagli Stati Uniti a Israele per la sua difesa ma anche per la guerra a Gaza.
Il presidente Usa ha comunque rivendicato di "non amare la guerra" e di "avere posto fine finora a 8 guerre", contando quella di Gaza. Sul 7 ottobre 2023, Trump ha detto: "Mai più, non bisogna dimenticare"
Ue chiede di fare parte del Board of Peace di Gaza
"Alla luce di quanto detto in precedenza sulla prontezza dell'Ue a svolgere un ruolo positivo, costruttivo e concreto per il giorno dopo a Gaza, in effetti, crediamo che l'Europa abbia un ruolo importante da svolgere e che dovremmo far parte" del 'Board of Peace' previsto nel piano di pace di Donald Trump a Gaza".
Lo ha detto il portavoce per gli Affari esteri della Commissione europea Anouar El Anouni durante il briefing quotidiano alla stampa, facendo riferimento al futuro assetto politico della Striscia previsto dal piano Trump ma non ancora negoziato tra le parti.
Applausi e risate in parlamento a Gerusalemme: il solito stile pubblico di Trump
Il presidente degli Stati Uniti sta tenendo il discorso al parlamento di Israele con il tono istrionico che lo ha sempre contraddistinto. Dopo avere ringraziato i suoi collaboratori per il lavoro svolto per l'accordo tra Israele e Hamas, Trump ha parlato del "matrimonio bellissimo", tra la figlia Ivanka e Jared Kushner, che ha mediato con il gruppo armato palestinese. "Sono migliori amici", ha detto riferendosi alla figlia e al genero.
Dopo il presidente ha preso a elogiare Pete Hegseth, sottolineando come l'ex giornalista non sia più alla guida del Dipartimento alla Difesa, ma del Dipartimento alla Guerra, come da recente cambio della denominazione ufficiale del Pentogono
Trump contestato alla Knesset, sicurezza porta via due deputati
Senza il lavoro degli inviati presidenziali, come Steve Witkoff, "ci sarebbe stata la terza guerra mondiale", ha detto Trump, che ha subito subito dopo una contestazione da due parlamentari, portati subito via dalla sicurezza.
"Siete stati molto efficienti", ha commentato il presidente Usa. Secondo il Jerusalem Post, si tratta dei deputati Aymen Odeh e Ofer Cassif, che avevano sollevato un cartello di protesta.
Trump ringrazia Netanyahu e Paesi arabi: "Sarà l'età dell'oro per il Medio Oriente"
Parole al miele da parte di Trump per Netanyahu, dopo quelle riservategli dal premier israeliano. "È un grande, anche se non è la persona più facile a volte", ha detto il presidente Usa.
Trump ha ringraziato anche i mediatori arabi. "Sarà l'età dell'oro per il Medio Oriente"
Trump alla Knesset: "Questa terra e la regione vivranno in pace"
"Dopo due terribili anni di guerra, 20 ostaggi coraggiosi tornano alle loro famiglie, altri 28 torneranno per riposare in Israele", ha detto Trump, "il sole sorge su una terra in pace e anche la regione vivrà in pace per tutti".
"Questa non è sola la fine della guerra, ma la fine di un'era di terrore", ha aggiunto il presidente Usa.
Comincia il discorso di Trump alla Knesset
Il presidente degli Stati Uniti è salito sul palco. "Grazie a tutti, è un grande onore. Che bel posto!" ha esordito Trump, riferendosi alla Knesset, il parlamento di Israele
Meloni arrivata in Egitto per vertice su Gaza
La premier Giorgia Meloni è stata accolta dal presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi all'International Convention Center dove si tiene la cerimonia degli accordi del Piano di Pace per il Medio Oriente. Ad accogliere la presidente del Consiglio all'aeroporto Sharm el Sheikh,, insieme alla delegazione italiana, il ministro egiziano dell'aviazione Civile, Sameh el Hefny, e l'ambasciatore d'Italia in Egitto, Michele Quaroni.
Per ora l'accordo tra Israele e Hamas è poco più di una tregua, ma nella seconda fase dei negoziati si discuterà del futuro di Gaza come previsto nei punti a questo dedicati nel cosiddetto Piano Trump.
Ancora attesa per Trump, alla Knesset parola a Lapid
Grandi elogi e ringraziamenti per Donald Trump ma dopo quasi due ore, il presidente Usa non ha preso ancora la parola. Dopo l'introduzione del presidente del parlamento di Israele, Amir Ohana, e il discorso del premier Netanyahu, ha preso la parola il leader dell'opposizione, Yair Lapid.
Netanyahu alla Knesset: "Nessuno vuole la pace più di noi, la nostra mano è tesa"
"Nessuno vuole la pace più di noi, la nostra mano è tesa", ha detto il premier israeliano alla Knesset riprendendo il concetto già espresso dalla Casa Bianca per una pace regionale, dopo l'accordo per la tregua a Gaza.
Netanyahu non sarà al vertice di Sharm el-Sheikh
L'ufficio del primo ministro di Israele ha confermato che Netanyahu, che sta parlando alla Knesset a Gerusalemme accanto a Donald Trump, non seguirà il presidente Usa al vertice in Egitto come ipotizzato nelle ultime ore.
Prime Minister Benjamin Netanyahu has been invited by US President @realDonaldTrump to attend today’s conference in Egypt.
— Prime Minister of Israel (@IsraeliPM) October 13, 2025
The Prime Minister thanked President Trump for the invitation but said he will be unable to attend due to time constraints ahead of the start of the holiday
Netanyahu a Trump: "Insieme raggiungeremo questa pace"
"Trump è riuscito a risolvere il problema a Gaza" quello della regione con gli "accordi di Abramo" e la situazione del nucleare iraniano con l'operazione militare contro l'Iran. Lo ha detto Benyamin Netanyahu alla Knesset, dove sta intervenendo.
"Il presidente Trump è il migliore amico di Israele", ha detto il premier israeliano dal podio, mentre il presidente Usa è seduto accanto, in attesa di tenere il proprio discorso. "Insieme raggiungeremo questa pace", ha aggiunto Netanyahu.
Netanyahu prende la parola alla Knesset e ringrazia Trump
È finita la lunga introduzione da parte del presidente della Knesset, Amir Ohana. Ma il premier israeliano Netanyahu ha preso la parola prima di Trump. "Rimarrai nella storia Israele", ha detto Netanyahu ringraziando ancora una volta il presidente Usa.
Egitto, presidente Al-Sisi inizia a ricevere leader a vertice Sharm el-Sheikh
Cominciano ad arrivare i capi di Stato e di governo all'International congress center di Sharm el-Sheikh, ricevuti dal presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi, per la cerimonia degli accordi di pace. Tra i primi il presidente dell'Autorità nazionale palestinese (Anp), Abu Mazen, il premier spagnolo Pedro Sanchez e Tony Blair, l'ex premier inglese designato a far parte del Consiglio di pace per Gaza secondo il piano Trump.
Da programma (provvisorio) l'arrivo del presidente degli Stati Uniti Donald Trump a Sharm El-Sheikh sarebbe previsto alle 13,45 (le 12,45 in Italia), che sembra destinato a slittare. Secondo il programma l'incontro bilaterale tra Al Sisi e il presidente degli Stati Uniti dovrebbe avvenire alle 14. Alle 15 la foto di gruppo dei partecipanti al summit di pace, subito dopo la cerimonia della firma dell'Accordo e l'apertura del summit, con un discorso di Al Sisi e di Trump.
Al vertice partecipa anche Giorgia Meloni, mentre la partecipazione di Benyamin Netanyahu annunciata poco fa a sorpresa è ora messa in dubbio dai media israeliani.
Trump, Casa Bianca: "Non dimenticare il 7 ottobre, a Gaza torni dignità e sviluppo"
In attesa del discorso del presidente degli Usa al parlamento di Israele, guardiamo altri estratti del suo intervento anticipati dalla Casa Bianca.
"La crudeltà del 7 ottobre ha colpito al cuore l'umanità stessa. Gli Stati Uniti d'America hanno pianto insieme a voi e hanno pianto i propri cittadini che sono stati uccisi in modo così brutale. A tutte le famiglie le cui vite sono state cambiate per sempre dalle atrocità di quel giorno e a tutto il popolo di Israele, sappiate che l'America si unisce a voi in questi due voti eterni: Non dimenticare mai e mai più", si legge nel testo.
"L'attenzione su Gaza deve concentrarsi interamente sul ripristino dei fondamenti della stabilità, della sicurezza, della dignità e dello sviluppo economico, affinché possano finalmente avere la vita migliore che i loro figli meritano", proseguirà Trump secondo la Casa Bianca.
Si è appreso nel frattempo che i consiglieri del presidente, Witkoff e Kushner, hanno incontrato uno dei capi dell'Ufficio politico di Hamas, Khalil al-Khaya, a Sharm El-Sheikh per suggellare il rilascio degli ostaggi e l'accordo di cessate il fuoco. Lo riporta l'emittente Channel 12, l'incontro è avvenuto mercoledì scorso in un hotel della città sul Mar Rosso
Ovazione per Trump alla Knesset
Trump ha ricevuto un'ovazione da stadio da parte della Knesset.
Saul Loeb/Pool via AP
Lunghi applausi per tutti i mediatori dell'accordo di tregua
Il parlamento israeliano, riunito in seduta plenaria, sta omaggiando con lunghi applausi tutti i funzionari di Israele e Stati Uniti coinvolti nell'accordo per la tregua e la liberazione degli ostaggi. Dopo Trump, sono seguiti lunghi applausi per il segretario di Stato Usa, Marco Rubio, per l'inviato per il Medio Oriente, Steve Witkoff, e poi per i negoziatori israeliani, da Ron Dermer all'ex generale Gal Hirsh.
Trump entra alla Knesset per il suo discorso
Trump arriva nell'aula Knesset per il suo discorso, accolto da un lunghissimo applauso
Casa Bianca anticipa discorso di Trump: "È il momento di tradurre in pace le vittorie di Israele contro i terroristi"
Secondo alcuni estratti diffusi dalla Casa Bianca, Trump insisterà sul fatto che "Israele ha ottenuto tutto ciò che poteva ottenere con la forza delle armi" e che "è giunto il momento di tradurre queste vittorie contro i terroristi sul campo di battaglia nel premio finale della pace e della prosperità".
In un gesto rivolto all'Iran, che all'inizio di quest'anno ha combattuto una breve guerra con Israele, Trump secondo la Casa Bianca dichiarerà che "la mano dell'amicizia e della cooperazione è sempre aperta"
Trump incontra famiglie degli ostaggi alla Knesset prima del discorso
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e il primo ministro di Israele, Benyamin Netanyahu, hanno incontrato le famiglie degli ostaggi e gli ex prigionieri alla Knesset, il parlamento israeliano.
Un'immagine pubblicata dal Times of Israel mostra l'incontro.
Bus di prigionieri palestinesi verso Cisgiordania e Gaza, liberate decine di condannati all'ergastolo
Le autorità israeliane hanno rilasciato 88 detenuti palestinesi condannati all'ergastolo dalla prigione di Ofer, a ovest di Ramallah, in Cisgiordania, nell'ambito della prima fase dell'accordo tra Israele e Hamas, secondo l'agenzia di stampa palestinese Wafa.
Bus scortati dai mezzi della Croce Rossa sono arrivati a Ramallah, altri sono attesi a Khan Younis nella Striscia di Gaza.
L'accordo raggiunto la settimana scorsa prevede in cambio dei 20 ostaggi rilasciati stamane e dei 28 corpi la cui restituzione è prevista nelle prossime ore, la liberazione di 250 detenuti palestinesi condannati all'ergastolo: 88 da Ofer e 162 dalla prigione Ketziot, nel Negev. L'intesa prevede anche il rilascio di 1.718 detenuti palestinesi arrestati dopo il 7 ottobre 2023.
Inizia liberazione dei prigionieri palestinesi in Israele
L'emittente qatarina Al-Jaazera riporta che due autobus con prigionieri palestinesi e veicoli della Croce Rossa internazionale hanno lasciato il carcere israeliano di Ofer. Dovrebbe essere l'inizio del rilascio dei quasi 2mila prigionieri palestinesi che verranno scambiati con gli ostaggi israeliani liberati oggi secondo l'accordo tra Israele e Hamas.
Solo una parte dei prigionieri palestinesi tornerà a Gerusalemme Est e in Cisgiordania. Gli altri saranno inviati a Gaza o esiliati.
Forse anche Netanyahu a Sharm con Trump
Media israeliani riportano che il premier Benyamin Netanyahu potrebbe andare in Egitto, a Sharm el-Sheik insieme a Donald Trump per la firma al massimo livello degli accordi tra Israele e Hamas. All'evento ci sarà anche il presidente egiziano, Al-Sisi, e tra gli altri quello dell'Autorità nazionale palestinese, Mahmoud Abbas, e la premier italiana, Giorgia Meloni.
Trump: "Hamas rispetterà il cessate il fuoco", attesa per discorso alla Knesset
Si attende ancora l'inizio dell'intervento di Donald Trump alla Knesset, il parlamento di Israele a Gerusalemme.
Alla domanda dei media su cosa succederà a Hamas se non rispetterà il cessate-il-fuoco, il presidente Usa ha risposto che "lo rispetteranno". Trump ha anche ribadito che questa "è la fine della guerra" e che gli israeliani rilasciati dalla prigionia a Gaza "saranno felici e avranno una vita fantastica"
(Evelyn Hockstein/Pool via AP)
Italia, Meloni: "Giornata storica, ora consolidare il cessate il fuoco"
"Oggi è una giornata storica. Gli ostaggi sono stati liberati: un risultato straordinario, frutto della determinazione della diplomazia internazionale e dell'attuazione della prima parte del Piano di pace del Presidente americano Donald Trump", ha dichiarato Giorgia Meloni lunedì su X.
"La pace si costruisce con i fatti con con le parole" ha proseguito la premier italiana che sarà presente a Sharm El-Sheikh alla firma cerimoniale degli accordi di tregua tra Israele e Hamas, "ora è il momento di consolidare il cessate il fuoco a Gaza".
"Tutto è ancora molto incerto: il compito che spetta a tutti noi, ai governi e ai popoli dell’Europa assieme ai nostri amici del mondo arabo, è quello di consolidare e costruire giorno dopo giorno le condizioni perché la pace resista e si rafforzi. L’Italia contribuirà a far sì che il progetto dei '2 popoli 2 Stati' non rimanga uno slogan vuoto", ha aggiunto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, sempre su X.
Oggi è una giornata storica. Gli ostaggi sono stati liberati: un risultato straordinario, frutto della determinazione della diplomazia internazionale e dell’attuazione della prima parte del Piano di pace del Presidente americano Donald Trump.
— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) October 13, 2025
Ora si apre una nuova fase:… pic.twitter.com/JLSKrosl0e
L'abbraccio dei fratelli Berman dopo il rilascio
I gemelli Ziv e Gali Berman si abbracciano dopo il loro rilascio ed essere rimasti separati per gran parte degli oltre due anni trascorsi a Gaza. I fratelli gemelli di 28 anni erano stati rapiti dalla loro casa nel kibbutz Kfar-Aza durante l'attacco del 7 ottobre. La foto è stata diffusa dall'esercito israeliano
Israele, grazie di Herzog e delle famiglie degli ostaggi a Trump
Stanno tornando a casa dopo i controlli sanitari di protocollo i 20 ostaggi rilasciati oggi da Hamas a Gaza. Una folla di circa centomila persone si è riunita a Tel Aviv, nella piazza ribattezzata Piazza degli Ostaggi, per seguire sui maxi schermi ogni fase del rilascio. Da loro e dal presidente israeliano Herzog il ringraziamento a Donald Trump, arrivato alla Knesset di Gerusalemme per un discorso. "Grazie per tutto quello che avete fatto per riportare a casa i nostri ostaggi e per il vostro impegno per un futuro migliore di pace nella nostra regione! Dio benedica Israele! Dio benedica l'America", ha dichiarato Herzog
Ostaggi morti saranno riconsegnati nel pomeriggio
Inizierà nel pomeriggio la restituzione dei corpi dei 28 ostaggi israeliani morti durante la prigionia a Gaza. Lo hanno riferito fonti palestinesi all'emittente israeliana Kan. Le salme saranno consegnate alla Croce rossa internazionale.
La lista degli ostaggi liberati: chi sono
Finisce dopo oltre due anni la prigionia degli ultimi ostaggi ancora a Gaza. Altri 28 deceduti dovranno essere restituiti nelle prossime ore. La maggior parte delle 251 persone prese in ostaggio da Hamas il 7 ottobre 2023 era stata liberata, tanti ormai senza vita, nelle due precedenti tregue.
Chi sono gli ostaggi rilasciati oggi:
- Matan Angrest, 22 anni (soldato)
- Gali Berman, 28 anni, del kibbutz Kfar Aza
- Ziv Berman, 28 anni, del kibbutz Kfar Aza
- Elkana Bohbot, 36 anni, catturato al Nova Festival
- Rom Braslavski, 21 anni, catturato al Nova Festival
- Nimrod Cohen, 21 anni (soldato)
- David Cunio, 35 anni del kibbutz Nir Oz
- Ariel Cunio, 28 anni del kibbutz Nir Oz
- Evyatar David, 24 anni
- Guy Gilboa Dalal, 24 anni
- Maxim Herkin, 37 anni
- Eitan Horn, 39 anni
- Segev Kalfon, 27 anni, catturato al Nova Festival
- Bar Kuperstein, 23 anni (soldato)
- Omri Miran, 48 anni del kibbutz Nahal Oz
- Yosef-Chaim Ohana
- Alon Ohel,
- Avinatan Or
- Matan Zangauker
- Eitan Abraham Mor
I loro profili nell'articolo che abbiamo pubblicato ieri

Chi sono gli ostaggi che Israele ritiene ancora vivi
Hamas deve rilasciare i 48 ostaggi ancora detenuti a Gaza, la maggior parte dei quali rapiti durante l’attacco del 7 ottobre 2023 contro Israele. Si ritiene ch…
Macron in Egitto: "È il giorno della consacrazione della tregua"
"Questo giorno è innanzitutto il giorno della liberazione degli ostaggi", ha detto il presidente francese Emmanuel Macron dopo il suo arrivo in Egitto per il "vertice di pace" su Gaza. "Condivido la gioia e le emozioni di tante famiglie che ritroveranno i loro figli. Oggi è innanzitutto il giorno della liberazione degli ostaggi. Ed è anche la consacrazione della tregua".
Gaza, rilasciati gli altri 13 ostaggi ancora vivi
Hamas ha rilasciato gli altri 13 ostaggi ancora detenuti a Gaza, gli unici in vita. Sono stati consegnati alla Croce Rossa nell'area di Khan Younis.
Trump a Gerusalemme: l'accordo su Gaza "la cosa più importante in cui io sia mai stato coinvolto"
Donald Trump si sta recando al Parlamento israeliano, la Knesset, a Gerusalemme insieme al primo ministro israeliano, Benyamin Netanyahu. Il presidente degli Stati Uniti terrà un discorso in aula sul piano di cessate il fuoco e rilascio degli ostaggi che ha personalmente mediato.
Sull'Air Force One Trump ha dichiarato ai media che l'accordo su Gaza “potrebbe essere la cosa più importante in cui io sia mai stato coinvolto”. Dopo gli impegni in Israele, il presidente proseguirà Sharm el-Sheikh, in Egitto, per una cerimonia in cui firmerà l'accordo.
A minuti il rilascio del resto degli ostaggi, von der Leyen: "Ue fornirà supporto a governance Gaza"
"L'Europa sostiene pienamente il piano di pace mediato da Stati Uniti, Qatar, Egitto e Turchia. La finalizzazione dell'accordo che pone fine alla guerra oggi a Sharm el-Sheikh sarà una pietra miliare storica. Siamo pronti a contribuire al suo successo con tutti gli strumenti a nostra disposizione".
Lo ha scritto su X la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, sottolineando che Bruxelles "fornirà supporto alla governance e alla riforma dell'Autorità Palestinese: saremo una forza attiva all'interno del Gruppo dei donatori palestinesi e forniremo finanziamenti Ue per la ricostruzione della Striscia".
Le parole di von der Leyen arrivano mentre è in corso il rilascio degli ostaggi israeliani a Gaza in cambio della liberazione di prigionieri palestinesi.