Concluso il rilascio dei 20 ostaggi israeliani ancora in vita detenuti nella Striscia. Si attende la liberazione di oltre 1.900 palestinesi incarcerati in Israele come previsto dall'accordo. Trump è in Israele e poi andrà in Egitto per presenziare all'avvio dell'intesa
Sono stati rilasciati tutti gli ostaggi israeliani detenuti da Hamas nella Striscia di Gaza. I primi sette sono stati consegnati alle squadre della Croce Rossa nel nord di Gaza pochi minuti dopo le 7. Stanno bene e in condizioni di salute apparentemente buone.
Hamas ha consegnato gli altri tredici ancora vivi alla Croce Rossa poco prima delle 10 ora italiana. L'accordo raggiunto tra Israele e Hamas prevedeva lo scambio degli ultimi 20 ostaggi israeliani vivi detenuti a Gaza con 1.966 prigionieri palestinesi, che sono stati fatti salire a bordo di autobus all'esterno dalle carceri israeliane.
Tra loro, 1.716 palestinesi arrestati durante la guerra nella Striscia di Gaza saranno trasferiti all'ospedale Nasser. I 250 palestinesi condannati all'ergastolo in Israele saranno invece trasferiti in Cisgiordania, a Gerusalemme e all'estero.
Entro le prossime 72 ore, sarà costituita una task force internazionale per localizzare i corpi dei 28 ostaggi non recuperati, secondo le autorità israeliane. A Gaza, si prevede che inoltre l'entrate di camion di aiuti delle Nazioni Unite dove centinaia di migliaia di persone sono rimaste per mesi in una condizione di carestia.
Trump in Israele per l'esecuzione dell'accordo
L'Air Force One con a bordo il presidente degli Stati Uniti Donald Trump è atterrato all'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv poco prima delle 9 di lunedì, dove è stato accolto dal premier israeliano Benyamin Netanyahu e dal presidente Isaac Herzog, dall'inviato speciale Usa Steve Witkoff e dal consigliere e genero del presidente Jared Kushner.
Il presidente è alla Knesset, il parlamento israeliano, per tenere un discorso (qui gli aggiornamenti), prima di andare in Egitto per una firma cerimoniale dell'accordo, già firmato dai mediatori nei giorni scorsi. Al vertice egiziano, è prevista anche la presenza del presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi e della premier italiana Giorgia Meloni.
Seguite in nostri aggiornamenti in diretta.
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Diretta conclusa
Meloni: "Serve risoluzione Onu su monitoraggio cessate il fuoco" a Gaza
"Sul piano della sicurezza, i nostri carabinieri già da anni formano la Polizia Palestinese, e siamo in impegnati anche nella missione Ue a Rafah", ha aggiunto Meloni nel punto stampa a Sharm el-Sheikh.
"Possiamo implementare e siamo pronti a implementare questa presenza, tra l'altro già prevista nel decreto missioni, fino ad arrivare a una partecipazione a una forza di stabilizzazione, che richiederebbe in questo caso, chiaramente anche un passaggio parlamentare sul quale spero che una volta tanto e sono certa che stavolta si potrebbe anche, diciamo, votare all'unanimità". La volontà politica "da parte mia c'è, se richiesto, ovviamente. Non è interposizione, è monitoraggio del cessate il fuoco. Ha bisogno di una risoluzione delle Nazione Unite. Quando viene approvata e viene richiesta la partecipazione italiana, io lo chiedo al Parlamento, ma la mia posizione è questa".
Trump lascia l'Egitto per rientrare a Washington
Trump è appena salito sull'aereo presidenziale Air Force One per tornare a Washington DC.
Il presidente degli Stati Uniti ha salutato brevemente gli spettatori ma non si è fermato a parlare con la stampa prima di salire a bordo.
Italia pronta su aiuti a Gaza
L'Italia è pronta ad aiutare Gaza per quanto riguarda gli aiuti, la sicurezza e la ricostruzione. Lo ha affermato la premier Giorgia Meloni in un punto stampa a margine del summit sulla pace in Egitto, a Sharm el-Sheikh. Secondo Meloni la pace seria si basa su "due Stati".
Meloni: "L'Italia vuole fare la sua parte"
L'accordo tra Israele e Hamas "è un grande successo di Donald Trump, dobbiamo ringraziare i mediatori che hanno dato una mano. È un percorso lungo. L'Italia vuole fare la sua parte", ha dichiarato la premier Giorgia Meloni alla fine del vertice sulla pace in Egitto.
Sisi a Trump, fa' che guerra a Gaza sia ultima in Medio Oriente
"Questa è una storica pietra miliare, tutti siamo testimoni dell'accordo per chiudere la guerra a Gaza, un capitolo straziante della storia dell'umanità". Lo ha detto il presidente dell'Egitto Abdel Fattah al-Sisi, in una dichiarazione al summit di Sharm el-Sheikh. Poi, rivolgendosi al presidente degli Stati Uniti Donald Trump, ha aggiunto: "Presidente, fai che la guerra a Gaza sia l'ultima nel Medio Oriente"
Trump, ok ad Hamas come forza di polizia per un periodo
Un giornalista ha chiesto al presidente Donald Trump quale fosse il suo messaggio ad Hamas in seguito alle notizie secondo cui il gruppo svolgerà un ruolo di forza di polizia palestinese: "Abbiamo dato loro l'approvazione per un periodo di tempo", ha detto il presidente Usa.
"Vogliono porre fine ai problemi e lo hanno detto apertamente, e abbiamo dato loro l'approvazione per un periodo di tempo. Penso che andrà tutto bene", ha aggiunto.
leader Usa, Egitto, Turchia e Qatar firmano accordi a Sharm
Si è conclusa con un lungo applauso la cerimonia della firma degli accordi per il cessate il fuoco a Gaza e per l'attuazione del piano di pace. A firmare, i leader dei quattro Paesi negoziatori: il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, il presidente dell'Egitto Abdel Fattah al-Sisi, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, l’emiro del Qatar Tamim bin Hamad Al Thani. Davanti al tavolo della firma, la scritta 'Peace 2025'. Dietro ai quattro capi di Stato, gli oltre trenta leader presenti al vertice.
Trump firma accordo, giorno incredibile e intesa durera
Il presidente degli Stati Uniti Donalad Trump ha firmato l'accordo per Gaza durante la cerimonia in corso in Egitto. "Si tratta di un giorno incredibile per il mondo, non solo per il Medio Oriente: ci sono voluti tremila anni per arrivare a questo punto, e l'accordo durerà".
Al Sisi, a novembre al Cairo vertice su ricostruzione Gaza
Una conferenza al Cairo a novembre per "la rapida ripresa e la ricostruzione" è stata annunciata dal presidente dell'Egitto Abdel Fattah al-Sisi negli incontri con i leader al summit di pace per Gaza a Sharm el-Sheikh. Come riferisce la presidenza egiziana, l'obiettivo è "costruire sullo slancio generato" da questo vertice. Al-Sisi ne ha parlato anche nel bilaterale con il presidente Donald Trump, auspicando il sostegno degli Stati Uniti a questa iniziativa.
A Sharm el-Sheikh Trump accoglie i leader
Tra i leader presenti al Summit for peace di Sharm el-Sheikh il presidente Usa ha già accolto il presidente francese Emmanuel Macron e la presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni
Primi due corpi di ostaggi consegnati da Hamas
L'Idf ha affermato i resti di due ostaggi deceduti sono stati consegnati alla Croce Rossa a Gaza che sta per trasferirli ai militari israeliani. Secondo l'esercito, si "continuerà" con il trasferimento di altre due salme, come già annunciato da Hamas.
Si tratta dei primi 4 di 28 cadaveri di ostaggi ancora nella mani delle milizie palestinesi e la cui restituzione fa parte degli accordi di tregua conclusi tra Hamas e Israele.
Al-Sisi invitato da Trump nella futura governance di Gaza
A novembre si terrà al Cairo una conferenza sulla ricostruzione della Striscia di Gaza, ha dichiarato oggi l'ufficio del presidente egiziano, Abdel Fattah al-Sisi. "Il presidente ha sottolineato l'importanza di tenere una conferenza al Cairo sulla riabilitazione e la ricostruzione della Striscia di Gaza nel novembre 2025", si legge nella nota.
Al-Sisi ha avuto un colloquio al vertice di Sharm el-Sheikh con il presidente Usa, Donald Trump, che ha invitato il leader egiziano a fare parte del Board of Peace, l'organo di governo che secondo il piano che si sta negoziando dovrebbe supervisionare la governance futura di Gaza.
Siparietto tra Erdogan e Meloni: "Devi smettere di fumare!", "Impossibile" commenta Macron
"Stai molto bene! Ma devo farti smettere di fumare", ha scherzato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, salutandola a margine del summit di Sharm el-Sheikh.
"Lo so, lo so", ha ribattuto ridendo Meloni mentre il presidente francese Emmanuel Macron, vicino, diceva: "È impossibile...".
Erdogan to Meloni;
— Ragıp Soylu (@ragipsoylu) October 13, 2025
“You look good! But I have to make you quit smoking”
pic.twitter.com/Ksjxsp6oZM
Iran, Trump sicuro di nuovi negoziati: "Non possono sopravvivere con le sanzioni, pronto a rimuoverle"
"Sono pronto a revocare le sanzioni quando saranno pronti a negoziare. Non possono sopravvivere con le sanzioni", ha detto Donald Trump parlando a Sharm el-Sheik col presidente egiziano, Al-Sisi, aggiungendo che Teheran "ha bisogno di aiuto" e ritenendo che voglia un accordo sul nucleare.
L'Iran ha mostrato finora una certa resilienza alle sanzioni internazionali, per quanto queste si siano scaricate sulla qualità della vita di decine di milioni di iraniani, le cui libertà sono peraltro represse dal regime teocratico di Teheran.
Trump a vertice in Egitto: "La fase due dell'accordo a Gaza è già iniziata"
"La fase due dell'accordo a Gaza è già iniziata", ha detto Donald Trump a Sharm El Sheikh.
Il presidente Usa si riferisce ai negoziati tra Israele e Hamas sugli altri punti del piano proposto da Trump che includono, dopo la tregua e la liberazione degli ostaggi completate in effetti nelle ultime ore, una serie di decisioni per il futuro della Striscia.
Tra queste figurano il disarmo di Hamas e un governo provvisorio guidato da un Board of Peace di cui sarà presidente lo stesso Trump, sui cui però i palestinesi e i Paesi arabi hanno mostrato finora resistenze. Il piano Trump, inoltre, non affronta alcune questioni cruciali del conflitto israelo-palestinese come l'assetto della Cisgiordania e di Gerusalemme Est e la nascita di uno Stato Palestinese.
Trump arrivato a Sharm el-Sheikh accolto dal presidente egiziano
Donald Trump è atterrato in Egitto poco fa. Ad accoglierlo a Sharm el Sheikh Sharm el-Sheikh il presidente dell'Egitto, Abdel Fattah Al Sisi. I due, dopo un breve scambio, sono entrati nella vettura presidenziale americana e sono diretti al centro congressi della città sul Mar Rossa dove prenderà il via il vertice.
Liberati tutti i prigionieri palestinesi previsti: di questi 154 andranno in esilio
La liberazione di ostaggi e prigionieri palestinesi è stata accolta con giubilo dalle rispettive comunità. I 20 ostaggi israeliani sono tornati a casa, dopo il rilascio e i controlli sanitari lunedì. Dal lato palestinesi sono stati liberati, secondo gli accordi raggiunti, quasi 2mila prigionieri.
Di questi, 1700 circa erano palestinesi arrestati durante i due anni di guerra e 250 sono detenuti di lungo corso, con pesanti condanne per omicidi e attività terroristiche. Qui la lista di questi ultimi, di cui 154 verranno esiliati in Egitto, secondo la Società dei prigionieri palestinesi.
Secondo quanto riferito da colleghi palestinesi sui social media, oltre a evitare le coreografie volute da Hamas nei precedenti rilasci di ostaggio, è stato impedito alle famiglie dei palestinesi rilasciati di festeggiare il ritorno dei propri cari.
Mentre le famiglie degli ostaggi israeliani celebrano la liberazione dei loro cari, l’IDF minaccia le famiglie dei palestinesi liberati, intimando loro di non esultare, altrimenti dovranno subire dure conseguenze.
— Rula Jebreal (@rulajebreal) October 13, 2025
È vietato festeggiare sotto l’occupazione militare israeliana. pic.twitter.com/mDhx0dhJIa
"Pace attraverso la forza", l'ufficio di Netanyahu promuove così l'intesa con Trump
La visita pur breve di Donald Trump e il discorso celebrativo dell'accordo di tregua raggiunto con Hamas è stata rappresentata così su X dall'ufficio di Netanyahu.
Thank you, President @realDonaldTrump, for a great visit! pic.twitter.com/rRH5D0C0jZ
— Prime Minister of Israel (@IsraeliPM) October 13, 2025
A breve la consegna da Hamas dei primi 4 corpi degli ostaggi deceduti
Hamas ha rivelato l'identità dei 4 corpi che riconsegnerà oggi, i primi dei 28 ostaggi deceduti e tenuti dalle milizie palestinesi a Gaza. Si tratta delle salme di Guy Ilouz, Yossi Sharabi, Bipin Joshi e Daniel Perez. Lo ha reso noto il braccio armato di Hamas, le Brigate Al-Qassam.
La Croce Rossa Internazionale ha dichiarato che a breve avverrà la consegna nel sud di Gaza.
Al-Sisi a Meloni: "Creare condizioni per Palestina indipendente"
Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha ricevuto Giorgia Meloni a margine del vertice di Sharm el-Sheikh. Secondo quanto riferisce la presidenza egiziana, durante l'incontro il presidente Al-Sisi ha sottolineato alla premier italiana l'importanza dell'accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas, che verrà firmato al summit, intesa che è stata mediata proprio dall'Egitto con Qatar e Stati Uniti.
Al Sisi ha sottolineato a Meloni l'importanza dell'accordo di pace per porre fine alle ostilità, la necessità di aumentare l'arrivo di aiuti umanitari e di creare le condizioni per una rapida ricostruzione della Striscia e fornire il quadro politico che porti, di conseguenza, alla creazione di uno Stato palestinese indipendente. A margine del vertice, Meloni ha incontrato anche l'emiro del Qatar, lo sceicco Tamim ibn Hamad Al Thani, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e i leader di Francia, Germania e Regno Unito, Friedrich Merz, Keir Starmer ed Emmanuel Macron.

(Suzanne Plunkett, Pool Photo via AP)
Trump in partenza verso Sharm el-Sheikh
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump è in partenza per l'Egitto dopo il discorso alla Knesset
Prigionieri palestinesi arrivati a Gaza, ancora attesa per gli aiuti
I prigionieri palestinesi, rilasciati oggi nell'ambito dello scambio con gli ostaggi israeliani e con destinazione Gaza, sono arrivati a Khan Younis. Un'altra parte dei palestinesi rilasciati è arrivata invece in Cisgiordania. Familiari hanno denunciato le pessime condizioni fisiche di molti di loro, a differenza dei 20 ostaggi israeliani che sono apparsi in buone condizioni di salute.
Al di là della questione dei prigionieri, sembra tenere la tregua anche se alcuni bambini a Gaza city sono rimasti feriti nello scoppio di un ordigno, rimasto inerte a terra fino a quel momento. Quanto agli aiuti, secondo fonti di Euronews, i camion delle Nazioni Unite non hanno avuto ancora accesso alla Striscia.
Finisce il discorso di Trump: "Il Medio Oriente ha un futuro di pace"
Dopo oltre un'ora di discorso, termina l'intervento di Trump alla Knesset. Il presidente Usa ha chiuso presentando sua visione per un futuro idilliaco nel Vicino e nel Medio Oriente. "Si viaggerà da Haifa a Beirut, da Israele a Damasco" e così verso l'Iran e verso l'Azerbaigian, in un futuro di pace tra tutti i Paesi della regione.
Continua discorso alla Knesset, Trump in ritardo per vertice in Egitto
Secondo il programma il presidente Usa avrebbe già dovuto essere a Sharm el-Sheikh per il vertice ospitato dal presidente Al-Sisi con vari leader regionali ed europei.
“Ci andrò. Arriverò piuttosto tardi”, ha scherzato Trump, “potrebbero non esserci più quando arriverò, ma ci proveremo”, ha concluso riferendosi agli altri leader, tra cui Meloni, Merz e Macron
Trump ai palestinesi: "È arrivato il momento di concentrarsi sulla ricostruzione di un popolo"
"Israele rimarrà sempre il migliore alleato degli Stati Uniti", grazie al suo "grande esercito" e alla sua economia, ha detto Trump. Quanto ai palestinesi ''ora hanno la loro opportunità di abbandonare la violenza e di essere migliori'", ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti'.
"Dopo tante violenza e dolore, è arrivato il momento di concentrarsi sulla ricostruzione di un popolo, della stabilità, dello sviluppo economico in modo che i palestinesi possano avere una vita migliore, si meritano una vita migliore", ha concluso Trump, ''io voglio contribuire, voglio essere partner''.
Video, il momento della contestazione contro Trump di due deputati israeliani
Questi sono i momenti in cui due parlamentari della Knesset, Ayman Odeh e Ofer Cassif, contestano Trump.
"Ora ci concentreremo sulla Russia, risolveremo la situazione", promette Trump sull'Ucraina
Rivolgendosi a Steve Witkoff e ai suoi collaboratori alla Casa Bianca, Trump ha promesso di concentrarsi ora sulla pace in Ucraina.
"Ora ci concentreremo sulla Russia, risolveremo la situazione", ha detto il presidente Usa alla Knesset. Dal vertice di Ferragosto in Alaska con Vladimir Putin, i colloqui tra le parti sono fermi. Trump aveva promesso di risolvere la guerra in 24 ore dopo il suo insediamento alla Casa Bianca, avvenuto però a fine gennaio.
Trump prende in giro presidente Knesset e Netanyahu
Il presidente Usa, dal podio della Knesset, alterna dichiarazioni sugli accordi conclusi tra Israele e Hamas, a battute sui presenti. Dopo avere esortato Netanyahu a essere "più carino", si è rivolto al presidente della Knesset, Amir Ohana, dicendogli: "Il tuo discorso poteva anche essere più breve!"
Trump: "Hamas sarà disarmata e non sarà più una minaccia"
"Praticamente tutta la regione sostiene il piano, Hamas sarà disarmata e non sarà più una minaccia", ha detto Trump a Gerusalemme. Questo è uno dei punti previsti dal suo piano, la cui negoziazione però è stata rimandata a un secondo momento.
Trump ha preso in giro il premier Netanyahu. "Puoi essere più carino ora, non sei più in guerra!"
Trump: "Abbiamo sganciato 14 bombe sull'Iran" ed eliminato "la nube nucleare" sul Medio Oriente
"Abbiamo sganciato 14 bombe sull'Iran", distruggendo le strutture nucleari, ha detto Trump ai parlamentari israeliani a Gerusalemme. "Abbiamo eliminato la nube che gravava su Israele e sul Medio Oriente", ha aggiunto tra gli applausi.
Secondo Trump, un altro accordo sul nucleare come quello in vigore tra il 2015 e il 2018, finché gli Usa non si sono ritirati di fatto annullandolo, non era possibile "a queste condizioni", ossia "due mesi soltanto per ottenere un'arma nucleare".
Perché il deputato Odeh ha contestato Trump: "Pace solo con la fine dell'occupazione e con lo Stato di Palestina"
Prima di contestare Trump in aula, il parlamentare arabo-israeliano Ayman Odeh ne ha pubblicato le ragioni sul suo account X.
"L'ipocrisia che regna nell'aula plenaria è intollerabile. Incoronare Netanyahu con adulazioni senza precedenti, attraverso un gruppo orchestrato, non assolve lui e il suo governo dai crimini contro l'umanità commessi a Gaza, né dalla responsabilità per il sangue di centinaia di migliaia di vittime palestinesi e migliaia di vittime israeliane".
"Solo la fine dell'occupazione e il riconoscimento dello Stato di Palestina accanto a Israele porteranno giustizia, pace e sicurezza a tutti", ha dichiarato Odeh criticando come molti che l'accordo raggiunto porta a una tregua non a una pace, in quanto non affronta né risolve le cause storiche del conflitto israelo-palestinese.
הוציאו אותי מהמליאה רק כי העליתי את הדרישה הפשוטה ביותר, דרישה שכל הקהילה הבינלאומית מסכימה עליה:
— איימן עודה أيمن عودة Ayman Odeh (@AyOdeh) October 13, 2025
להכיר במדינה פלסטינית.
להכיר במציאות הפשוטה הזו:
יש כאן שני עמים, ואף אחד לא זז מכאן. pic.twitter.com/vIsj4KG7vf
"Netanyahu ha usato bene le nostre armi", dice Trump alla Knesset
"Netanyahu ha usato bene le nostre armi", ha detto Trump alla Knesset riferendosi agli aiuti militari inviati dagli Stati Uniti a Israele per la sua difesa ma anche per la guerra a Gaza.
Il presidente Usa ha comunque rivendicato di "non amare la guerra" e di "avere posto fine finora a 8 guerre", contando quella di Gaza. Sul 7 ottobre 2023, Trump ha detto: "Mai più, non bisogna dimenticare"
Ue chiede di fare parte del Board of Peace di Gaza
"Alla luce di quanto detto in precedenza sulla prontezza dell'Ue a svolgere un ruolo positivo, costruttivo e concreto per il giorno dopo a Gaza, in effetti, crediamo che l'Europa abbia un ruolo importante da svolgere e che dovremmo far parte" del 'Board of Peace' previsto nel piano di pace di Donald Trump a Gaza".
Lo ha detto il portavoce per gli Affari esteri della Commissione europea Anouar El Anouni durante il briefing quotidiano alla stampa, facendo riferimento al futuro assetto politico della Striscia previsto dal piano Trump ma non ancora negoziato tra le parti.
Applausi e risate in parlamento a Gerusalemme: il solito stile pubblico di Trump
Il presidente degli Stati Uniti sta tenendo il discorso al parlamento di Israele con il tono istrionico che lo ha sempre contraddistinto. Dopo avere ringraziato i suoi collaboratori per il lavoro svolto per l'accordo tra Israele e Hamas, Trump ha parlato del "matrimonio bellissimo", tra la figlia Ivanka e Jared Kushner, che ha mediato con il gruppo armato palestinese. "Sono migliori amici", ha detto riferendosi alla figlia e al genero.
Dopo il presidente ha preso a elogiare Pete Hegseth, sottolineando come l'ex giornalista non sia più alla guida del Dipartimento alla Difesa, ma del Dipartimento alla Guerra, come da recente cambio della denominazione ufficiale del Pentogono
Trump contestato alla Knesset, sicurezza porta via due deputati
Senza il lavoro degli inviati presidenziali, come Steve Witkoff, "ci sarebbe stata la terza guerra mondiale", ha detto Trump, che ha subito subito dopo una contestazione da due parlamentari, portati subito via dalla sicurezza.
"Siete stati molto efficienti", ha commentato il presidente Usa. Secondo il Jerusalem Post, si tratta dei deputati Aymen Odeh e Ofer Cassif, che avevano sollevato un cartello di protesta.
Trump ringrazia Netanyahu e Paesi arabi: "Sarà l'età dell'oro per il Medio Oriente"
Parole al miele da parte di Trump per Netanyahu, dopo quelle riservategli dal premier israeliano. "È un grande, anche se non è la persona più facile a volte", ha detto il presidente Usa.
Trump ha ringraziato anche i mediatori arabi. "Sarà l'età dell'oro per il Medio Oriente"
Trump alla Knesset: "Questa terra e la regione vivranno in pace"
"Dopo due terribili anni di guerra, 20 ostaggi coraggiosi tornano alle loro famiglie, altri 28 torneranno per riposare in Israele", ha detto Trump, "il sole sorge su una terra in pace e anche la regione vivrà in pace per tutti".
"Questa non è sola la fine della guerra, ma la fine di un'era di terrore", ha aggiunto il presidente Usa.
Comincia il discorso di Trump alla Knesset
Il presidente degli Stati Uniti è salito sul palco. "Grazie a tutti, è un grande onore. Che bel posto!" ha esordito Trump, riferendosi alla Knesset, il parlamento di Israele
Meloni arrivata in Egitto per vertice su Gaza
La premier Giorgia Meloni è stata accolta dal presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi all'International Convention Center dove si tiene la cerimonia degli accordi del Piano di Pace per il Medio Oriente. Ad accogliere la presidente del Consiglio all'aeroporto Sharm el Sheikh,, insieme alla delegazione italiana, il ministro egiziano dell'aviazione Civile, Sameh el Hefny, e l'ambasciatore d'Italia in Egitto, Michele Quaroni.
Per ora l'accordo tra Israele e Hamas è poco più di una tregua, ma nella seconda fase dei negoziati si discuterà del futuro di Gaza come previsto nei punti a questo dedicati nel cosiddetto Piano Trump.
Ancora attesa per Trump, alla Knesset parola a Lapid
Grandi elogi e ringraziamenti per Donald Trump ma dopo quasi due ore, il presidente Usa non ha preso ancora la parola. Dopo l'introduzione del presidente del parlamento di Israele, Amir Ohana, e il discorso del premier Netanyahu, ha preso la parola il leader dell'opposizione, Yair Lapid.
Netanyahu alla Knesset: "Nessuno vuole la pace più di noi, la nostra mano è tesa"
"Nessuno vuole la pace più di noi, la nostra mano è tesa", ha detto il premier israeliano alla Knesset riprendendo il concetto già espresso dalla Casa Bianca per una pace regionale, dopo l'accordo per la tregua a Gaza.
Netanyahu non sarà al vertice di Sharm el-Sheikh
L'ufficio del primo ministro di Israele ha confermato che Netanyahu, che sta parlando alla Knesset a Gerusalemme accanto a Donald Trump, non seguirà il presidente Usa al vertice in Egitto come ipotizzato nelle ultime ore.
Prime Minister Benjamin Netanyahu has been invited by US President @realDonaldTrump to attend today’s conference in Egypt.
— Prime Minister of Israel (@IsraeliPM) October 13, 2025
The Prime Minister thanked President Trump for the invitation but said he will be unable to attend due to time constraints ahead of the start of the holiday
Netanyahu a Trump: "Insieme raggiungeremo questa pace"
"Trump è riuscito a risolvere il problema a Gaza" quello della regione con gli "accordi di Abramo" e la situazione del nucleare iraniano con l'operazione militare contro l'Iran. Lo ha detto Benyamin Netanyahu alla Knesset, dove sta intervenendo.
"Il presidente Trump è il migliore amico di Israele", ha detto il premier israeliano dal podio, mentre il presidente Usa è seduto accanto, in attesa di tenere il proprio discorso. "Insieme raggiungeremo questa pace", ha aggiunto Netanyahu.
Netanyahu prende la parola alla Knesset e ringrazia Trump
È finita la lunga introduzione da parte del presidente della Knesset, Amir Ohana. Ma il premier israeliano Netanyahu ha preso la parola prima di Trump. "Rimarrai nella storia Israele", ha detto Netanyahu ringraziando ancora una volta il presidente Usa.
Egitto, presidente Al-Sisi inizia a ricevere leader a vertice Sharm el-Sheikh
Cominciano ad arrivare i capi di Stato e di governo all'International congress center di Sharm el-Sheikh, ricevuti dal presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi, per la cerimonia degli accordi di pace. Tra i primi il presidente dell'Autorità nazionale palestinese (Anp), Abu Mazen, il premier spagnolo Pedro Sanchez e Tony Blair, l'ex premier inglese designato a far parte del Consiglio di pace per Gaza secondo il piano Trump.
Da programma (provvisorio) l'arrivo del presidente degli Stati Uniti Donald Trump a Sharm El-Sheikh sarebbe previsto alle 13,45 (le 12,45 in Italia), che sembra destinato a slittare. Secondo il programma l'incontro bilaterale tra Al Sisi e il presidente degli Stati Uniti dovrebbe avvenire alle 14. Alle 15 la foto di gruppo dei partecipanti al summit di pace, subito dopo la cerimonia della firma dell'Accordo e l'apertura del summit, con un discorso di Al Sisi e di Trump.
Al vertice partecipa anche Giorgia Meloni, mentre la partecipazione di Benyamin Netanyahu annunciata poco fa a sorpresa è ora messa in dubbio dai media israeliani.
Trump, Casa Bianca: "Non dimenticare il 7 ottobre, a Gaza torni dignità e sviluppo"
In attesa del discorso del presidente degli Usa al parlamento di Israele, guardiamo altri estratti del suo intervento anticipati dalla Casa Bianca.
"La crudeltà del 7 ottobre ha colpito al cuore l'umanità stessa. Gli Stati Uniti d'America hanno pianto insieme a voi e hanno pianto i propri cittadini che sono stati uccisi in modo così brutale. A tutte le famiglie le cui vite sono state cambiate per sempre dalle atrocità di quel giorno e a tutto il popolo di Israele, sappiate che l'America si unisce a voi in questi due voti eterni: Non dimenticare mai e mai più", si legge nel testo.
"L'attenzione su Gaza deve concentrarsi interamente sul ripristino dei fondamenti della stabilità, della sicurezza, della dignità e dello sviluppo economico, affinché possano finalmente avere la vita migliore che i loro figli meritano", proseguirà Trump secondo la Casa Bianca.
Si è appreso nel frattempo che i consiglieri del presidente, Witkoff e Kushner, hanno incontrato uno dei capi dell'Ufficio politico di Hamas, Khalil al-Khaya, a Sharm El-Sheikh per suggellare il rilascio degli ostaggi e l'accordo di cessate il fuoco. Lo riporta l'emittente Channel 12, l'incontro è avvenuto mercoledì scorso in un hotel della città sul Mar Rosso
Ovazione per Trump alla Knesset
Trump ha ricevuto un'ovazione da stadio da parte della Knesset.
Saul Loeb/Pool via AP
Lunghi applausi per tutti i mediatori dell'accordo di tregua
Il parlamento israeliano, riunito in seduta plenaria, sta omaggiando con lunghi applausi tutti i funzionari di Israele e Stati Uniti coinvolti nell'accordo per la tregua e la liberazione degli ostaggi. Dopo Trump, sono seguiti lunghi applausi per il segretario di Stato Usa, Marco Rubio, per l'inviato per il Medio Oriente, Steve Witkoff, e poi per i negoziatori israeliani, da Ron Dermer all'ex generale Gal Hirsh.
Trump entra alla Knesset per il suo discorso
Trump arriva nell'aula Knesset per il suo discorso, accolto da un lunghissimo applauso
Casa Bianca anticipa discorso di Trump: "È il momento di tradurre in pace le vittorie di Israele contro i terroristi"
Secondo alcuni estratti diffusi dalla Casa Bianca, Trump insisterà sul fatto che "Israele ha ottenuto tutto ciò che poteva ottenere con la forza delle armi" e che "è giunto il momento di tradurre queste vittorie contro i terroristi sul campo di battaglia nel premio finale della pace e della prosperità".
In un gesto rivolto all'Iran, che all'inizio di quest'anno ha combattuto una breve guerra con Israele, Trump secondo la Casa Bianca dichiarerà che "la mano dell'amicizia e della cooperazione è sempre aperta"
Trump incontra famiglie degli ostaggi alla Knesset prima del discorso
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e il primo ministro di Israele, Benyamin Netanyahu, hanno incontrato le famiglie degli ostaggi e gli ex prigionieri alla Knesset, il parlamento israeliano.
Un'immagine pubblicata dal Times of Israel mostra l'incontro.

Bus di prigionieri palestinesi verso Cisgiordania e Gaza, liberate decine di condannati all'ergastolo
Le autorità israeliane hanno rilasciato 88 detenuti palestinesi condannati all'ergastolo dalla prigione di Ofer, a ovest di Ramallah, in Cisgiordania, nell'ambito della prima fase dell'accordo tra Israele e Hamas, secondo l'agenzia di stampa palestinese Wafa.
Bus scortati dai mezzi della Croce Rossa sono arrivati a Ramallah, altri sono attesi a Khan Younis nella Striscia di Gaza.
L'accordo raggiunto la settimana scorsa prevede in cambio dei 20 ostaggi rilasciati stamane e dei 28 corpi la cui restituzione è prevista nelle prossime ore, la liberazione di 250 detenuti palestinesi condannati all'ergastolo: 88 da Ofer e 162 dalla prigione Ketziot, nel Negev. L'intesa prevede anche il rilascio di 1.718 detenuti palestinesi arrestati dopo il 7 ottobre 2023.
Inizia liberazione dei prigionieri palestinesi in Israele
L'emittente qatarina Al-Jaazera riporta che due autobus con prigionieri palestinesi e veicoli della Croce Rossa internazionale hanno lasciato il carcere israeliano di Ofer. Dovrebbe essere l'inizio del rilascio dei quasi 2mila prigionieri palestinesi che verranno scambiati con gli ostaggi israeliani liberati oggi secondo l'accordo tra Israele e Hamas.
Solo una parte dei prigionieri palestinesi tornerà a Gerusalemme Est e in Cisgiordania. Gli altri saranno inviati a Gaza o esiliati.
Forse anche Netanyahu a Sharm con Trump
Media israeliani riportano che il premier Benyamin Netanyahu potrebbe andare in Egitto, a Sharm el-Sheik insieme a Donald Trump per la firma al massimo livello degli accordi tra Israele e Hamas. All'evento ci sarà anche il presidente egiziano, Al-Sisi, e tra gli altri quello dell'Autorità nazionale palestinese, Mahmoud Abbas, e la premier italiana, Giorgia Meloni.
Trump: "Hamas rispetterà il cessate il fuoco", attesa per discorso alla Knesset
Si attende ancora l'inizio dell'intervento di Donald Trump alla Knesset, il parlamento di Israele a Gerusalemme.
Alla domanda dei media su cosa succederà a Hamas se non rispetterà il cessate-il-fuoco, il presidente Usa ha risposto che "lo rispetteranno". Trump ha anche ribadito che questa "è la fine della guerra" e che gli israeliani rilasciati dalla prigionia a Gaza "saranno felici e avranno una vita fantastica"
(Evelyn Hockstein/Pool via AP)
Italia, Meloni: "Giornata storica, ora consolidare il cessate il fuoco"
"Oggi è una giornata storica. Gli ostaggi sono stati liberati: un risultato straordinario, frutto della determinazione della diplomazia internazionale e dell'attuazione della prima parte del Piano di pace del Presidente americano Donald Trump", ha dichiarato Giorgia Meloni lunedì su X.
"La pace si costruisce con i fatti con con le parole" ha proseguito la premier italiana che sarà presente a Sharm El-Sheikh alla firma cerimoniale degli accordi di tregua tra Israele e Hamas, "ora è il momento di consolidare il cessate il fuoco a Gaza".
"Tutto è ancora molto incerto: il compito che spetta a tutti noi, ai governi e ai popoli dell’Europa assieme ai nostri amici del mondo arabo, è quello di consolidare e costruire giorno dopo giorno le condizioni perché la pace resista e si rafforzi. L’Italia contribuirà a far sì che il progetto dei '2 popoli 2 Stati' non rimanga uno slogan vuoto", ha aggiunto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, sempre su X.
Oggi è una giornata storica. Gli ostaggi sono stati liberati: un risultato straordinario, frutto della determinazione della diplomazia internazionale e dell’attuazione della prima parte del Piano di pace del Presidente americano Donald Trump.
— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) October 13, 2025
Ora si apre una nuova fase:… pic.twitter.com/JLSKrosl0e
L'abbraccio dei fratelli Berman dopo il rilascio
I gemelli Ziv e Gali Berman si abbracciano dopo il loro rilascio ed essere rimasti separati per gran parte degli oltre due anni trascorsi a Gaza. I fratelli gemelli di 28 anni erano stati rapiti dalla loro casa nel kibbutz Kfar-Aza durante l'attacco del 7 ottobre. La foto è stata diffusa dall'esercito israeliano
Israele, grazie di Herzog e delle famiglie degli ostaggi a Trump
Stanno tornando a casa dopo i controlli sanitari di protocollo i 20 ostaggi rilasciati oggi da Hamas a Gaza. Una folla di circa centomila persone si è riunita a Tel Aviv, nella piazza ribattezzata Piazza degli Ostaggi, per seguire sui maxi schermi ogni fase del rilascio. Da loro e dal presidente israeliano Herzog il ringraziamento a Donald Trump, arrivato alla Knesset di Gerusalemme per un discorso. "Grazie per tutto quello che avete fatto per riportare a casa i nostri ostaggi e per il vostro impegno per un futuro migliore di pace nella nostra regione! Dio benedica Israele! Dio benedica l'America", ha dichiarato Herzog
Ostaggi morti saranno riconsegnati nel pomeriggio
Inizierà nel pomeriggio la restituzione dei corpi dei 28 ostaggi israeliani morti durante la prigionia a Gaza. Lo hanno riferito fonti palestinesi all'emittente israeliana Kan. Le salme saranno consegnate alla Croce rossa internazionale.
La lista degli ostaggi liberati: chi sono
Finisce dopo oltre due anni la prigionia degli ultimi ostaggi ancora a Gaza. Altri 28 deceduti dovranno essere restituiti nelle prossime ore. La maggior parte delle 251 persone prese in ostaggio da Hamas il 7 ottobre 2023 era stata liberata, tanti ormai senza vita, nelle due precedenti tregue.
Chi sono gli ostaggi rilasciati oggi:
- Matan Angrest, 22 anni (soldato)
- Gali Berman, 28 anni, del kibbutz Kfar Aza
- Ziv Berman, 28 anni, del kibbutz Kfar Aza
- Elkana Bohbot, 36 anni, catturato al Nova Festival
- Rom Braslavski, 21 anni, catturato al Nova Festival
- Nimrod Cohen, 21 anni (soldato)
- David Cunio, 35 anni del kibbutz Nir Oz
- Ariel Cunio, 28 anni del kibbutz Nir Oz
- Evyatar David, 24 anni
- Guy Gilboa Dalal, 24 anni
- Maxim Herkin, 37 anni
- Eitan Horn, 39 anni
- Segev Kalfon, 27 anni, catturato al Nova Festival
- Bar Kuperstein, 23 anni (soldato)
- Omri Miran, 48 anni del kibbutz Nahal Oz
- Yosef-Chaim Ohana
- Alon Ohel,
- Avinatan Or
- Matan Zangauker
- Eitan Abraham Mor
I loro profili nell'articolo che abbiamo pubblicato ieri
Chi sono gli ostaggi che Israele ritiene ancora vivi
Hamas deve rilasciare i 48 ostaggi ancora detenuti a Gaza, la maggior parte dei quali rapiti durante l’attacco del 7 ottobre 2023 contro Israele. Si ritiene ch…
Macron in Egitto: "È il giorno della consacrazione della tregua"
"Questo giorno è innanzitutto il giorno della liberazione degli ostaggi", ha detto il presidente francese Emmanuel Macron dopo il suo arrivo in Egitto per il "vertice di pace" su Gaza. "Condivido la gioia e le emozioni di tante famiglie che ritroveranno i loro figli. Oggi è innanzitutto il giorno della liberazione degli ostaggi. Ed è anche la consacrazione della tregua".
Gaza, rilasciati gli altri 13 ostaggi ancora vivi
Hamas ha rilasciato gli altri 13 ostaggi ancora detenuti a Gaza, gli unici in vita. Sono stati consegnati alla Croce Rossa nell'area di Khan Younis.
Trump a Gerusalemme: l'accordo su Gaza "la cosa più importante in cui io sia mai stato coinvolto"
Donald Trump si sta recando al Parlamento israeliano, la Knesset, a Gerusalemme insieme al primo ministro israeliano, Benyamin Netanyahu. Il presidente degli Stati Uniti terrà un discorso in aula sul piano di cessate il fuoco e rilascio degli ostaggi che ha personalmente mediato.
Sull'Air Force One Trump ha dichiarato ai media che l'accordo su Gaza “potrebbe essere la cosa più importante in cui io sia mai stato coinvolto”. Dopo gli impegni in Israele, il presidente proseguirà Sharm el-Sheikh, in Egitto, per una cerimonia in cui firmerà l'accordo.
A minuti il rilascio del resto degli ostaggi, von der Leyen: "Ue fornirà supporto a governance Gaza"
"L'Europa sostiene pienamente il piano di pace mediato da Stati Uniti, Qatar, Egitto e Turchia. La finalizzazione dell'accordo che pone fine alla guerra oggi a Sharm el-Sheikh sarà una pietra miliare storica. Siamo pronti a contribuire al suo successo con tutti gli strumenti a nostra disposizione".
Lo ha scritto su X la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, sottolineando che Bruxelles "fornirà supporto alla governance e alla riforma dell'Autorità Palestinese: saremo una forza attiva all'interno del Gruppo dei donatori palestinesi e forniremo finanziamenti Ue per la ricostruzione della Striscia".
Le parole di von der Leyen arrivano mentre è in corso il rilascio degli ostaggi israeliani a Gaza in cambio della liberazione di prigionieri palestinesi.