In rete circolano affermazioni secondo cui il governo irlandese avrebbe il potere di impedire alle persone con cui non è d'accordo di candidarsi alla più alta carica del Paese, in vista delle elezioni presidenziali di fine ottobre
Alcuni utenti online sostengono falsamente che chiunque voglia candidarsi alla presidenza dell'Irlanda abbia bisogno dell'appoggio del governo e che quest'ultimo abbia cercato attivamente di bloccare coloro con cui non è d'accordo.
Le elezioni presidenziali irlandesi si terranno il prossimo 24 ottobre, con tre candidati che cercheranno di succedere al presidente uscente Michael D. Higgins: Catherine Connolly, Jim Gavin e Heather Humphreys. Si tratta del minor numero di candidati dalle elezioni del 1990.
Un video, che ha totalizzato più di 100mila visualizzazioni su X, sostiene che la lista dei candidati sarebbe potuta essere più lunga se il governo non avesse interferito. Il video aggiunge che le elezioni non saranno oneste perché i cittadini non possono votare per chi vogliono.
"In Irlanda, in questo momento, il governo sta bloccando tutti i candidati con cui non è d'accordo", si dice nel video. "Ricordate che questa è una democrazia".
Tuttavia, la commissione elettorale irlandese stabilisce chiaramente i criteri per diventare presidente e le modalità di candidatura.
Per potersi candidare, una persona deve essere cittadina irlandese e avere almeno 35 anni.
Ci sono poi tre diversi metodi per essere nominati: in primo luogo, un potenziale candidato può essere nominato da almeno 20 membri dell'Oireachtas (il parlamento irlandese), siano essi TD (membri della Camera bassa) o senatori.
In alternativa, chi vuole candidarsi alla presidenza deve essere nominato da almeno quattro autorità locali, come i consigli di contea o di città.
Infine, gli ex presidenti o i presidenti uscenti possono ricandidarsi se hanno svolto un solo mandato. I presidenti restano in carica per sette anni e possono essere eletti per un massimo di due mandati, come nel caso del presidente Michael D. Higgins. Il periodo di candidatura si è concluso il 24 settembre.
È quindi sbagliato suggerire che il governo possa impedire a potenziali candidati di candidarsi alla presidenza, e sembra che il video confonda erroneamente il governo con il parlamento, che non sono la stessa cosa.
Sebbene alcuni membri del parlamento, che potrebbero anche essere ministri del governo, possano rifiutarsi di candidare una determinata persona, essi decidono su base individuale e tale persona può chiedere la candidatura di altri deputati o senatori, a prescindere dal partito di appartenenza.
EuroVerify aveva già studiato i requisiti di eleggibilità per la presidenza irlandese quando l'ex lottatore di arti marziali Conor McGregor aveva annunciato che si sarebbe candidato alla carica con una piattaforma anti-immigrazione nel marzo 2025.
A settembre McGregor ha dichiarato di non voler più candidarsi alla presidenza, "dopo un'attenta riflessione e dopo essersi consultato con la mia famiglia".