Una nuova ricerca polacca afferma che la prevalenza di commenti sui social media che collegano l'Ucraina all'incursione dei droni è il risultato di un'operazione di disinformazione coordinata e non è indicativa del sentimento pubblico
Un rapporto che mostra la prevalenza online di narrazioni favorevoli al Cremlino che incolpano l'Ucraina per l'incursione di droni nello spazio aereo polacco di questo mese è stato travisato per dimostrare che i polacchi ritengono Kiev principalmente responsabile dell'incidente.
Gli analisti di Res Futura, una Ong polacca specializzata in sicurezza informatica, hanno raccolto 179mila post e commenti sui social media polacchi all'indomani dell'incursione di settembre e hanno scoperto che il 38 per cento di questi commenti incolpava l'Ucraina e il 34 per cento la Russia.
La campagna di disinformazione filorussa per incolpare Kiev dell'incursione dei droni in Polonia
Secondo Res Futura, ciò è stato determinato da una "campagna di disinformazione organizzata" coordinata da account filorussi, volta a seminare sfiducia nel governo polacco e nell'alleanza Nato.
Secondo l'analisi di Res Futura, i post in questione mostravano uno "schema coerente" tipico della disinformazione filorussa, indicando una "deliberata operazione di informazione-psicologica".
Il rapporto include un grafico a barre che mostra la percentuale di commenti sui social media del campione che attribuiscono la responsabilità a diversi attori. Di questi, il 38 per cento ha indicato l'Ucraina come responsabile, il 34 per cento ha incolpato la Russia, mentre il 15 per cento ha indicato il governo polacco.
Ma lo stesso grafico a barre viene ora utilizzato in un'ondata di post fuorvianti sui social media, sostenendo che si tratta del risultato di un recente sondaggio d'opinione che, a quanto pare, indica che la popolazione polacca ritiene l'Ucraina principalmente responsabile dell'incursione.
Il team di fact-checking di Euronews, EuroVerify, ha rilevato queste affermazioni infondate che circolano in diverse lingue, tra cui arabo, inglese, francese, ungherese, polacco e spagnolo, su Facebook, Telegram, Instagram e X, raccogliendo milioni di visualizzazioni.
Diversi media hanno anche pubblicato titoli falsi, sostenendo che "un polacco su tre incolpa l'Ucraina per l'incursione dei droni nello spazio aereo polacco".
La Polonia non ritiene l'Ucraina responsabile per la violazione dello spazio aereo con i droni
Lo studio di Res Futura non suggerisce in alcun modo che la popolazione polacca ritenga l'Ucraina responsabile dell'incursione, ma piuttosto che questa è stata la narrazione predominante che circolava sui social media, diffusa da attori della disinformazione.
Gli analisti hanno anche scoperto che questa narrazione faceva parte di una più ampia campagna di disinformazione che si è scatenata sui social network nel periodo immediatamente successivo all'incursione dei droni.
"Lo spazio informativo in Polonia è diventato polarizzato, pieno di versioni contrastanti, commenti ostili e accuse emotive", spiega l'analisi, aggiungendo che la mancanza di una narrazione "dominante e credibile" da parte del governo polacco ha contribuito ad alimentare le cospirazioni.
Rapporti contrastanti sulla valutazione dell'intelligence polacca dell'incursione hanno alimentato affermazioni fuorvianti sulle piattaforme sociali subito dopo l'attacco. I funzionari occidentali non sono ancora chiari se ritengano che l'incursione sia stata intenzionalmente provocata da Mosca o meno.
L'evento ha fornito ampie opportunità agli attori ostili di promuovere cospirazioni. EuroVerify ha già individuato altre false narrazioni relative all'incursione, diffuse da attori filorussi.
Nella notte del 9 settembre, ben venti droni sono entrati nello spazio aereo polacco, spingendo gli aerei polacchi e della Nato a intervenire per abbatterli. Da allora, tre caccia russi Mig-31 sono entrati nello spazio aereo estone, provocando l'avvertimento da parte degli alleati europei che anche gli oggetti che entrano nello spazio aereo della Nato saranno intercettati.