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Fact-checking: questo video non mostra una protesta a Kiev contro il presidente ucraino Zelensky

Un uomo sventola una bandiera durante una protesta contro una legge che colpisce le istituzioni anticorruzione nel centro di Kiev, in Ucraina, 22 luglio 2025
Un uomo sventola una bandiera durante una protesta contro una legge che colpisce le istituzioni anticorruzione nel centro di Kiev, in Ucraina, 22 luglio 2025 Diritti d'autore  Alex Babenko/Copyright 2023 The AP. All rights reserved.
Diritti d'autore Alex Babenko/Copyright 2023 The AP. All rights reserved.
Di James Thomas
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Un video condiviso da esponenti della destra americana mostra una protesta contro una controversa legge anticorruzione su cui Zelensky ha fatto marcia indietro, e non una manifestazione contro il presidente stesso

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Personaggi di alto profilo stanno diffondendo sui social media un video che, secondo loro, mostrerebbe cittadini ucraini riuniti a Kiev per protestare contro il presidente Volodymyr Zelensky e la sua gestione della guerra contro la Russia.

Tra loro c'è Marjorie Taylor Greene, esponente dell’estrema destra statunitense, che ha pubblicato il video su X, sostenendo che nella capitale ucraina sarebbero esplose “enormi proteste contro Zelensky” perché “è un dittatore e si rifiuta di fare la pace con Mosca”. Greene ha anche esortato gli ucraini a destituirlo e ha invitato gli Stati Uniti a cessare il sostegno militare ed economico all’Ucraina.

Tutte queste affermazioni sono false. Una ricerca inversa per immagini su alcuni fotogrammi del video ha permesso di individuarne l’origine e il contesto reale.

Il video è stato sottotitolato in modo errato con affermazioni false
Il video è stato sottotitolato in modo errato con affermazioni false Euronews

Le immagini si riferiscono sì a proteste recenti tenutesi a Kiev, ma non avevano come obiettivo Zelensky né la sua gestione della guerra. I manifestanti protestavano contro una controversa legge approvata dal parlamento ucraino, accusata di indebolire l’indipendenza degli organi anticorruzione del Paese, in particolare l’Ufficio nazionale anti-corruzione (Nabu) e la Procura speciale anticorruzione (Sapo). Secondo i critici, la riforma avrebbe reso queste agenzie soggette all’influenza del procuratore generale, figura di nomina politica.

Zelensky aveva inizialmente difeso la legge, sostenendo che servisse a proteggere le istituzioni ucraine da possibili infiltrazioni russe, in seguito all’arresto di alcuni funzionari del Nabu sospettati di avere legami con Mosca.

Tuttavia, l’ondata di proteste e le pressioni internazionali hanno portato il presidente a rivedere la sua posizione. La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha chiesto spiegazioni a Kiev, sottolineando che il rafforzamento della lotta alla corruzione è una condizione fondamentale per il percorso di adesione dell’Ucraina all’Unione europea.

In risposta, Zelensky ha annunciato un nuovo disegno di legge per ristabilire l’autonomia di Nabu e Sapo, affermando che la misura “rafforzerà l’ordine pubblico e garantirà l’indipendenza degli organismi anticorruzione”. “È importante mantenere l’unità”, ha dichiarato.

Anche l'affermazione di Greene secondo cui Zelensky sarebbe un "dittatore" è infondata. Il presidente ucraino è stato eletto democraticamente nel 2019 con una larga maggioranza. Attualmente in Ucraina vige la legge marziale, che sospende le elezioni, a causa dell’invasione russa in corso.

Infine, non è vero che Zelensky si sia rifiutato di negoziare la pace. Più volte ha dichiarato di essere aperto al dialogo, pur respingendo quelle che considera richieste inaccettabili da parte del Cremlino, come la cessione di territori sovrani.

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