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Esclusivo: Israele e Palestina a un incontro con l'Ue a Bruxelles, per la prima volta dal 7 ottobre

Il capo della politica estera dell'UE Kaja Kallas, a sinistra, stringe la mano al ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar durante il Consiglio di Associazione UE-Israele presso il Consiglio Europeo.
Il capo della politica estera dell'UE Kaja Kallas, a sinistra, stringe la mano al ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar durante il Consiglio di Associazione UE-Israele presso il Consiglio Europeo. Diritti d'autore  Copyright 2025 The Associated Press. All rights reserved AP
Diritti d'autore Copyright 2025 The Associated Press. All rights reserved
Di Shona Murray & Maïa de La Baume & Jorge Liboreiro
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I ministri di Israele e Palestina saranno nella stessa stanza a Bruxelles lunedì 14. Il giorno seguente i 27 discuteranno delle opzioni in risposta alla violazione da parte di Israele dell'accordo di partenariato con l'Ue

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I ministri degli Esteri di Palestina e Israele parteciperanno alla stessa riunione nell'ambito dell'incontro ministeriale Ue-Vicinato meridionale che si terrà lunedì 14 luglio a Bruxelles. Lo hanno dichiarato diplomatici e funzionari a Euronews.

L'incontro mira ad approfondire la cooperazione dell'Unione europea con Israele e con altri nove partner meridionali, tra cui Siria e Libia. È la prima volta che entrambe le parti saranno rappresentate ad alto livello a Bruxelles dall'inizio della guerra a Gaza il 7 ottobre 2023.

Le due parti si incontrano spesso alle Nazioni Unite. Tuttavia, quello della prossima settimana è un forum di alto livello più ristretto e arriva nella settimana in cui gli Stati membri dell'Ue stanno valutando l'adozione di misure contro Israele per la guerra a Gaza e la violenza dei coloni israeliani in Cisgiordania.

Alti funzionari israeliani e palestinesi hanno confermato a Euronews che Gideon Saar e Varsen Aghabekian Shahin, ministri degli Affari esteri di Israele e dell'Autorità palestinese, parteciperanno all'incontro. Anche il loro omologo siriano, Asaad Hassan al-Shaibani, dovrebbe partecipare.

"Vorremmo che noi palestinesi parlassimo a nome nostro in questo incontro e inviassimo un messaggio agli europei sulla crisi umanitaria dei palestinesi e chiedessimo loro di prendere misure contro Israele", ha dichiarato un funzionario palestinese a Euronews.

"Spiegheremo anche il deterioramento della situazione finanziaria dell'Autorità Palestinese, dato che Israele continua a trattenere 8,2 miliardi di shekel (2,1 miliardi di euro) dalle entrate fiscali", ha aggiunto il funzionario, "vogliamo spingere per le elezioni del popolo palestinese e trovare una soluzione politica alla nostra situazione".

L'incontro era inizialmente previsto per giugno, ma la Commissione ha dovuto rinviare la data a causa della situazione a Gaza.

I Paesi Ue pronti a discutere dell'Accordo di associazione con Israele

L'incontro giunge in un momento di difficoltà nelle relazioni tra l'Ue e Israele, dopo che il Paese ha bloccato l'ingresso degli aiuti umanitari a Gaza e i soldati dell'Idf hanno più volte aperto il fuoco contro i palestinesi in coda per ricevere razioni di cibo.

Il 15 luglio i ministri degli Esteri dei 27 Paesi dell'Ue dovranno esaminare una serie di dieci opzioni a seguito di una revisione dell'Accordo di associazione Ue-Israele che ha rivelato che Tel Aviv ha violato l'articolo 2 dell'accordo a causa delle sue azioni a Gaza.

Le proposte, elencate secondo la loro base legale e la procedura necessaria per adottarle, includono la sospensione dell'"intero" Accordo di associazione Ue-Israele, l'interruzione del dialogo politico con Israele o lo stop all'accesso di Tel Aviv ai programmi dell'Ue, tutte opzioni che richiedono l'unanimità dei 27 Stati membri.

La riunione ministeriale del vicinato meridionale si svolge anche a seguito dell'annuncio di giovedì che l'Ue e Israele hanno concordato un miglioramento "significativo" dell'accesso degli aiuti umanitari a Gaza.

Il partenariato dell'Ue per il vicinato meridionale deriva dalla Dichiarazione di Barcellona del 1995, che si impegnava a trasformare il Mediterraneo in "un'area di dialogo, scambio e cooperazione, che garantisca pace, stabilità e prosperità", secondo un documento ufficiale della Commissione.

Il partenariato coinvolge ministri e altri rappresentanti di tutti i 27 Paesi Ue e di 11 Paesi arabi del Mediterraneo, tra cui Giordania, Libano, Siria e Libia.

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