Secondo gli analisti, i principali impegni militari degli Stati Uniti nei confronti dell'Ucraina dovrebbero esaurirsi entro pochi mesi e non è certo che il presidente Donald Trump sia disposto a rinnovare l'impegno
Una nuova ondata di attacchi russi ha colpito l’Ucraina martedì, provocando almeno 18 morti e quasi 200 feriti, mentre il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si trovava nei Paesi Bassi per incontrare i leader della Nato e sollecitare ulteriori aiuti militari.
Il bilancio più grave si è registrato nella città centrale di Dnipro, dove un missile balistico ha colpito siti civili in pieno giorno, uccidendo nove persone e ferendone almeno 164, secondo quanto riferito dalle autorità ucraine.
Nella vicina città di Samar, altri due civili sono stati uccisi e undici feriti in un attacco separato. Il capo dell’amministrazione regionale di Dnipro, Serhii Lysak, ha denunciato su Telegram la distruzione di scuole, asili, strutture sanitarie e un treno passeggeri con 500 persone a bordo, i cui finestrini sono stati infranti dalle esplosioni.
Nel sud del Paese, la regione di Kherson è stata colpita da bombardamenti su quartieri residenziali e infrastrutture critiche, con un bilancio di quattro morti e undici feriti, secondo il capo dell’amministrazione militare regionale Oleksandr Prokudin.
Anche il nord-est non è stato risparmiato: nella regione di Sumy, un attacco di droni ha causato la morte di tre civili, tra cui un bambino di 5 anni, e il ferimento di sei persone, tra cui due ragazze di 17 anni e un ragazzo di 12.
Le forze russe continuano a colpire le aree civili ucraine senza sosta, in una guerra che è entrata nel suo quarto anno. Secondo l’Onu, più di 12.000 civili ucraini hanno perso la vita dall'inizio del conflitto.
Nel frattempo, l’Ucraina ha risposto con attacchi di droni a lungo raggio sul territorio russo. Uno di questi ha colpito un grattacielo a Mosca, scatenando un incendio al 17esimo piano e ferendo un residente. Il Ministero della Difesa russo ha riferito di aver abbattuto 20 droni ucraini durante la notte, soprattutto nella regione di Kursk e nella provincia di Mosca.
A causa dell’attacco, il traffico aereo è stato brevemente interrotto nei due principali aeroporti moscoviti, Vnukovo e Sheremetyevo, per ragioni di sicurezza.
Mentre le bombe continuano a cadere, Zelensky ha incontrato i leader occidentali all’Aia, cercando un impegno concreto per garantire la continuità degli aiuti militari. Ha messo in guardia sull’esaurimento delle risorse fornite dagli Stati Uniti e ha espresso preoccupazione per un possibile disimpegno in caso di un ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca.
In un post su Telegram, Zelenskyy ha lanciato un appello affinché i Paesi occidentali interrompano l’accesso della Russia a componenti stranieri per la costruzione di missili.
“Anche le sanzioni contro la Russia devono essere significativamente rafforzate”, ha aggiunto.
Con i negoziati di pace bloccati e la spirale di violenza che sembra inarrestabile, l’Ucraina guarda all’Occidente non solo per armi, ma per una speranza concreta di resistenza e sopravvivenza.