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Il sindaco di Istanbul Imamoglu non si presenta in tribunale e denuncia irregolarità

Ekrem Imamoglu durante un comizio elettorale nel 2019
Ekrem Imamoglu durante un comizio elettorale nel 2019 Diritti d'autore  Lefteris Pitarakis/Copyright 2019 The AP. All rights reserved
Diritti d'autore Lefteris Pitarakis/Copyright 2019 The AP. All rights reserved
Di Malek Fouda
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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La sede del processo è stata spostata da un tribunale del centro di Istanbul alla prigione di Silivri, dove Imamoglu è detenuto, solo 24 ore prima dell'inizio del procedimento

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Il sindaco di Istanbul Ekrem Imamoglu, detenuto nel carcere di Silviri, a ovest di Istanbul dallo scorso mese di marzo, ha deciso con i suoi avvocati di boicottare l'udienza che si è tenuta giovedì 12 giugno nell'ambito di uno dei processi a suo carico. In un comunicato, il primo cittadino della metropoli turca ha puntato il dito infatti contro le "procedure illegali" adottate dall'autorità giudiziaria nei suoi confronti.

Imamoglu è stato arrestato nello scorso mese di marzo

Soltanto 24 ore prima dell'avvio del procedimento è stato deciso di cambiare la sede del processo: quest'ultimo si sarebbe dovuto tenere in un tribunale situato nel centro di Istanbul ed è stato invece spostato direttamente all'interno del penitenziario nel quale è recluso. Una decisione che, secondo Imamoglu, è “illegale”.

L'esponente dell'opposizione al presidente Recep Tayyip Erdoğan deve difendersi da numerosi capi d'accusa, che vanno dalla corruzione al sostegno ad organizzazioni considerate terroristiche dal governo di Ankara. In questo caso, si trattava di frasi ritenute offensive pronunciate nei confronti di un testimone.

"Processo irregolare, non mi presenterò in tribunale”

Imamoglu, in un post dal carcere, ha definito l'udienza "irregolare" e ha affermato che "non è conforme ai principi del processo. Mi rifiuto di far parte di un simile procedimento e quindi non parteciperò a questa udienza". La decisione è stata poi confermata anche dal suo partito politico, il Chp. Il fatto che lo spostamento della sede sia stato deciso solo un giorno prima dell'udienza è stato indicato dal presidente della provincia di Istanbul, Ozgur Celik, esponente dello stesso partito del sindaco, in un posto pubblicato su X.

Nell'ambito del procedimento in questione, i pubblici ministeri hanno proposto una pena detentiva da due a quattro anni e un'interdizione dai pubblici uffici: a loro avviso infatti Imamoglu avrebbe "tentato di influenzare" un testimone nel caso. L'udienza è stata aggiornata al 26 settembre.

I sospetti sulle ragioni politiche dell'arresto di Imamoglu

L'arresto del sindaco di Istanbul ha scatenato settimane di proteste a livello nazionale per chiedere il suo rilascio. I manifestanti ritengono che l'esponente dell'opposizione, considerato da molti il più temibile avversario politico di Erdoğan alle prossime elezioni presidenziali, sia stato arrestato per evitare che possa candidarsi. Una condanna in uno dei casi che sta affrontando potrebbe comportare per il sindaco di Istanbul il divieto di ricoprire cariche pubbliche.

Le proteste, spesso violente, hanno portato a centinaia di arresti: si è trattato delle più grandi manifestazioni organizzate in Turchia da oltre un decennio.

Risorse addizionali per questo articolo • AP

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