Seggi aperti domenica e lunedì per i cinque referendum abrogativi. Ecco in dettaglio cosa prevede il quarto quesito e cosa succede se passa il sì
Domenica 8 e lunedì 9 giugno i cittadini italiani aventi diritto di voto sono chiamati alle urne per esprimere la propria opinione su cinque referendum.
Promossi da organizzazioni sindacali e civiche, i cinque referendum riguardano la riforma del mercato del lavoro e l'accoglienza e l'integrazione dei migranti in Italia.
Si tratta di quesiti abrogativi di norme esistenti e per essere validi i referendum devono raggiungere il quorum: deve votare almeno il 50 per cento più uno degli aventi diritto. Le urne saranno aperte dalle 7 alle 23 di domenica e dalle 7 alle 15 di lunedì.
Cosa prevede il quarto quesito del referendum
"Volete voi l’abrogazione dell’art. 26, comma 4, in tema di “Obblighi connessi ai contratti d’appalto o d’opera o di somministrazione” di cui al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, recante “Attuazione dell’articolo 1 della , legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro” come modificato dall’art. 16 del decreto legislativo 3 agosto 2009, n. 106, dall’art. 32 del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito con modifiche dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, nonché dall’art. 13 del decreto legge 21 ottobre 2021, n. 146, convertito con modifiche dalla legge 17 dicembre 2021, n. 215, limitatamente alle parole “Le disposizioni del presente comma non si applicano ai danni conseguenza dei rischi specifici propri dell’attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici.”?", recita il quarto quesito del referendum dell'8 e 9 giugno.
Stampato su scheda rosso rubino, riguarda il cosiddetto Testo unico del 2008 e intende ampliare la responsabilità dell’azienda che commissiona un appalto, che attualmente riguarda solo i rischi generici, per includere gli infortuni legati specificamente al tipo di lavoro svolto. alle morti nei cantieri edili.
Il referendum punta all'abrogazione della norma che esclude la responsabilità solidale del committente, dell’appaltatore e del subappaltatore per infortuni e incidenti di questo tipo.
Votando SI si vuole la responsabilità di tutti per infortuni e incidenti del lavoratore. Votando NO le responsabilità del committente restano limitate.
Ecco di seguito il dettaglio degli altri quesiti.
Quesito n. 1 - Contratto di lavoro a tutele crescenti – Disciplina dei licenziamenti illegittimi: Abrogazione
Quesito n. 2 - Piccole imprese – Licenziamenti e relativa indennità: Abrogazione parziale