I microfoni hanno registrato le parole di Vučić, interrotte dalla presidente della Commissione europea, poco prima di scattare una foto in occasione del bilaterale Serbia-Ue a Bruxelles
In un commento ripreso da un microfono, il presidente serbo Aleksandar Vučić è sembrato suggerire di aver ricevuto un "messaggio da Mosca" al suo arrivo a Bruxelles giovedì per i colloqui con le alte cariche dell'Unione europea.
Vučić stava camminando accanto alla presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, a Palazzo Berlaymont per una scattare una foto, quando è sembrato sussurrare: "Ho ricevuto un messaggio da Mosca".
Lo scambio è stato interrotto da von der Leyen, che è sembrata sussurrare: "Aspettiamo, aspettiamo finché non saremo...".
I due, accompagnati dal presidente del Consiglio europeo, António Costa, sono usciti insieme dopo aver scattato una foto.
Non è chiaro a quale messaggio di Mosca Vučić si riferisse. Il presidente serbo è uno dei pochi leader europei che mantiene aperto un canale di comunicazione con il Cremlino, dato che l'Ue ha interrotto i rapporti diplomatici con Mosca dopo l'invasione dell'Ucraina nel 2022.
Vučić si è recato a Bruxelles mercoledì per un incontro bilaterale Serbia-Ue per discutere, tra gli altri temi, della candidatura del Paese all'adesione all'Ue.
Nel frattempo, continuano i negoziati per porre fine alla guerra della Russia in Ucraina.
Mercoledì il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che presto presenterà agli Stati Uniti "documenti più precisi" su una proposta per porre fine alla guerra, con il contributo dei partner europei di Kiev.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, nel frattempo, ha suggerito questa settimana che potrebbe recarsi in Europa per un incontro sui negoziati, ma solo se questo porterà avanti il processo.
"Vorrebbero che andassimo a un incontro in Europa durante il fine settimana, e prenderemo una decisione, a seconda di ciò che torneranno a proporre. Non vogliamo perdere tempo", ha detto Trump.
Giovedì è prevista una riunione della "Coalizione dei volenterosi", un gruppo di oltre 30 Paesi guidato da Francia e Regno Unito. L'ufficio del presidente francese ha dichiarato che questo è un momento critico per l'Ucraina, il suo popolo e la sicurezza dell'Europa.