I funzionari ucraini e russi si sono incontrati venerdì a Istanbul per la prima volta dal marzo 2022, con la partecipazione di rappresentanti turchi e statunitensi
L'Ucraina e la Russia si sono incontrate venerdì in Turchia nel primo tentativo di negoziare un cessate il fuoco. Al confronto erano presenti anche i rappresentanti di Stati Uniti e Turchia.
Partecipando alla riunione dei ministri degli Esteri della Nato ad Antalya, il Segretario di Stato americano Marco Rubio ha dichiarato che Washington non ha grandi aspettative per l'esito dell'incontro di venerdì.
"Francamente, a questo punto, penso che sia abbondantemente chiaro che l'unico modo per avere una svolta qui è tra il presidente Trump e il presidente Putin", ha detto Rubio.
Ma fino a quel momento, ecco come si presenta l'agenda di venerdì: Rubio ha già incontrato il ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybiha in mattinata. Venerdì sono previsti anche incontri separati tra funzionari russi e statunitensi, anche se Rubio ha dichiarato che non incontrerà personalmente i delegati di Mosca.
Successivamente, i funzionari turchi e statunitensi incontreranno la delegazione ucraina prima che i colloqui procedano in forma trilaterale: Turchia-Ucraina-Russia.
Le delegazioni sono guidate dal ministro degli Esteri turco Hakan Fidan, dal ministro della Difesa ucraino Rustem Umerov e dall'assistente presidenziale russo Vladimir Medinsky.
Il team ucraino sta cercando "almeno i primi passi verso la de-escalation, i primi passi verso la fine della guerra - vale a dire, un cessate il fuoco", secondo i commenti del presidente Volodymyr Zelensky. Ci sono dubbi sul fatto che la delegazione russa abbia il mandato per farlo. Ma Vladimir Medinsky ha risposto dicendo che la sua squadra "ha il potere di prendere decisioni" in una breve conferenza stampa giovedì a Istanbul.
Kiev e i suoi partner internazionali, tra cui gli Stati Uniti, stanno esortando Mosca ad adottare un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni come primo passo verso un accordo di pace più ampio, una mossa che Mosca continua a rifiutare. Il capo dell'ufficio presidenziale ucraino, Andriy Yermak, ha dichiarato venerdì che questa rimane la "massima priorità".
Yermak ha anche aggiunto che un incontro diretto tra Zelensky e Putin, "che per qualche motivo non è arrivato in Turchia", è una questione importante per i colloqui di Istanbul.
La Russia ha presentato l'incontro come la continuazione dei colloqui del 2022 e ha sottolineato la necessità di affrontare quelle che considera le "cause profonde" della guerra, termine usato dalla Russia per descrivere le aspirazioni dell'Ucraina alla Nato e all'Ue, la sospensione di tutto il sostegno militare straniero a Kiev e la smilitarizzazione dell'Ucraina.
La diplomazia in Vaticano
Nell'incontro con il il Corpo diplomatico, Papa Leone XIV ha ancora una volta rilanciato un messaggio sostanziale per la pace, mettendo a disposizione la Santa Sede per negoziati di pace tra Mosca e Kiev.
Lo ha ribadito anche il segretario di Stato Vaticano, il cardinale Pietro Parolin, a margine di un evento a proposito del vertice di Istanbul: "È tragico tutto questo perché speravamo che potesse avviarsi un processo magari lento ma con una soluzione pacifica del conflitto e invece siamo di nuovo all'inizio. Adesso vedremo cosa fare ma la situazione è molto difficile, drammatica".
"Il Papa intende", ha aggiunto, "eventualmente mettere a disposizione il Vaticano, la Santa sede, per un incontro diretto tra le due parti".
Il Pontefice ha ribadito la necessità di lasciare alle spalle le contese e cominciare un cammino nuovo: "Il mio ministero inizia nel cuore di un anno giubilare, dedicato in modo particolare alla speranza - ha detto - È un tempo di conversione e di rinnovamento e soprattutto l'occasione per lasciare alle spalle le contese e cominciare un cammino nuovo, animati dalla speranza di poter costruire, lavorando insieme, ciascuno secondo le proprie sensibilità e responsabilità, un mondo in cui ognuno possa realizzare la propria umanità nella verità, nella giustizia e nella pace".