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“La nostra posizione è molto chiara. Si tratta di una guerra russa contro l’Ucraina”, afferma Simion

“La nostra posizione è molto chiara. Si tratta di una guerra russa contro l’Ucraina”, afferma Simion
Diritti d'autore  Euronews
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Di Andra Diaconescu Agenzie: Jesse Dimich-Louvet
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In un’esclusiva per Euronews ed Euronews Romania, il leader del partito AUR, che domenica ha vinto il primo turno delle elezioni presidenziali rumene, ha affermato che la Russia sta conducendo una guerra contro l’Ucraina, ma che quest’ultima deve rispettare i trattati internazionali.

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George Simion si autodefinisce un euro-realista con opinioni diverse sull’Ucraina. Tuttavia, afferma di non aver ceduto a nessun tipo di sentimento anti-ucraino. Si tratta semplicemente di patriottismo e di protezione degli interessi della minoranza rumena che vive lì.

E per dimostrarlo, nella sua mente non c’è dubbio su chi sia da incolpare per la guerra in Ucraina, né su chi possa esserne il pacificatore.

“La nostra posizione nei confronti della guerra russa è molto chiara. Si tratta di una guerra russa contro l’Ucraina e contro tutti i trattati internazionali. Le nostre speranze e preghiere sono rivolte a una soluzione pacifica da parte dell’amministrazione Trump in questa regione, perché un escalation del conflitto non è la risposta”, ha spiegato Simion in un’intervista congiunta con Euronews ed Euronews Romania.

“I nostri problemi con l’Ucraina non riguardano l’odio o l’opposizione a qualcosa, ma il rispetto da parte degli ucraini dei trattati internazionali e dei diritti delle minoranze nazionali”, ha dichiarato Simion.

“In Ucraina abbiamo mezzo milione di persone che parlano rumeno e non hanno diritto alla scuola e alla chiesa”.

Simion è ancora soggetto a un divieto d’ingresso in Ucraina, così come nella vicina Moldavia. Tuttavia, si dice convinto che tali divieti verranno revocati una volta entrato in carica. 

“Probabilmente dopo la mia vittoria del 19 maggio, queste false interdizioni scompariranno poiché è nell’interesse di Chisinau e Kiev collaborare con noi. Voglio collaborare con loro su diversi argomenti e voglio avere rapporti di buon vicinato”, ha affermato Simion. 

Alla domanda se la Romania continuerà a sostenere l’Ucraina nella difesa contro la guerra totale scatenata dalla Russia, ormai al quarto anno, o se Bucarest intenda sospendere questo impegno, Simion è stato chiaro.

“Per quanto ne so, non si tratta di un obbligo e non sosterrò l’Ucraina finché non dimostrerà di rispettare il diritto dei rumeni che vivono nel suo territorio sovrano”, ha spiegato. 

Significa quindi che la Romania potrebbe ritirare il proprio appoggio? Simion ha risposto affermativamente.

“L’ho detto più volte: la soluzione è un cessate il fuoco e l’avvio di negoziati di pace, una de-escalation del conflitto. Noi dobbiamo seguire gli interessi della nazione rumena, non di altre nazioni che non fanno parte dell’Unione europea e della NATO. La NATO è un’alleanza difensiva”, ha ribadito.

Tuttavia, secondo Simion, il futuro della Romania è strettamente legato a quello dell’UE, mentre non c’è alcuna possibilità che il suo Paese lasci la NATO sotto la sua guida, ha sottolineato.

“Essere membri della NATO è fondamentale per noi. Abbiamo sacrificato molto per farne parte. Abbiamo investito molto e le nostre spese per la difesa sono piuttosto elevate”.

“Vogliamo essere, insieme alla Polonia e agli Stati baltici, il fianco orientale della NATO e intendiamo aumentare gli investimenti nella nostra difesa. Vogliamo una NATO guidata dagli Stati Uniti”, ha aggiunto Simion. 

Simion è emerso come il principale candidato alla presidenza della Romania, ottenendo il 40,5% dei voti al primo turno del ballottaggio tenutosi domenica scorsa.

A soli due giorni dalla sua vittoria, in un’intervista rilasciata prima del dibattito su Euronews Romania, Simion si è mostrato ottimista riguardo alle sue possibilità e non ha nascosto le sue intenzioni politiche. 

Non è né un euroscettico né un politico filo-russo, e si dice stanco delle accuse incessanti, soprattutto provenienti dall’estero, ha puntualizzato.

“Sono un euro-realista”, ha dichiarato Simion ai microfoni di Euronews. “Vogliamo un’Europa delle nazioni e io sono la persona che ha combattuto più di chiunque altro contro la propaganda russa, ancora prima di entrare in politica”. 

Il suo avversario al secondo turno, Nicușor Dan, che domenica ha ricevuto il 21% dei voti, è un convinto sostenitore dell’Ucraina.

Entrambi i candidati hanno partecipato a un dibattito, organizzato giovedì sera da Euronews Romania, in cui l’Ucraina è stata uno dei principali argomenti di discussione.

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