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La diplomazia a Roma per i funerali di Papa Francesco: un'occasione per i leader internazionali?

Papa Francesco tiene in mano una bandiera della pace durante un incontro nell'antica arena romana di Verona
Papa Francesco tiene in mano una bandiera della pace durante un incontro nell'antica arena romana di Verona Diritti d'autore  AP Photo
Diritti d'autore AP Photo
Di Gerardo Fortuna
Pubblicato il
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Da Trump a von der Leyen, da Zelensky a Lula: il funerale di Papa Francesco diventa teatro di incontri informali e potenziali svolte diplomatiche

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Con la fragilità dell’attuale panorama globale e la diffidenza dell’amministrazione statunitense verso la diplomazia multilaterale, qualsiasi occasione che riunisca i leader mondiali rappresenta una rara opportunità per compiere progressi su questioni fondamentali.

I funerali di Papa Francesco, che si terranno sabato prossimo a Roma, offriranno diversi momenti di questo tipo.

Tra i partecipanti attesi figurano importanti leader europei, tra cui la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, il presidente francese Emmanuel Macron e il primo ministro britannico Keir Starmer.

Ma tutti gli occhi saranno puntati su Donald Trump, primo presidente degli Stati Uniti a partecipare a un funerale papale dai tempi di George W. Bush, che rese omaggio a Papa Giovanni Paolo II nel 2005.

Anche una brevissima conversazione ai margini della cerimonia potrebbe influenzare dinamiche geopolitiche di lunga data. Alleati e rivali cercheranno momenti di contatto dietro le quinte di questa solenne occasione.

Papa Francesco è stato anche e soprattutto un uomo di pace: dalle telefonate quotidiane a una parrocchia cristiana di Gaza, alla costante richiesta di cessate il fuoco in Ucraina.

Il suo ultimo saluto potrebbe offrire al mondo un ultimo miracolo: un passo verso la de-escalation?

Tariffe doganali: 90 secondi durante la tregua di 90 giorni?

L'incontro più recente tra Donald Trump e Ursula von der Leyen è avvenuto il 21 gennaio 2020, durante il World Economic Forum di Davos, in Svizzera
L'incontro più recente tra Donald Trump e Ursula von der Leyen è avvenuto il 21 gennaio 2020, durante il World Economic Forum di Davos, in Svizzera AP Photo

La tregua temporanea di 90 giorni indetta da Trump sui cosiddetti dazi “reciproci” del 20 per cento imposti alle merci europee sta per scadere, e finora i progressi diplomatici sono stati scarsi.

I negoziatori dell’Ue, guidati dal commissario al Commercio Maroš Šefčovič, hanno avviato colloqui con le controparti statunitensi, ma tutte le proposte, compresa quella di von der Leyen di “tariffe zero per zero”, sembrano essere state finora respinte da Washington.

Il funerale di sabato rappresenta una rara occasione per von der Leyen di rivolgere un appello diretto a Trump durante la tregua.

"Non ho aggiornamenti da dare su possibili incontri bilaterali. La visita di sabato ha un altro scopo […] ma non posso escludere altri possibili incontri", ha dichiarato un portavoce della Commissione.

Riuscirà von der Leyen a presentare a Trump un "elevator pitch" efficace, un’argomentazione di 90 secondi a favore della proposta europea, per convincerlo a ridurre i dazi, magari con un piccolo aiuto dallo spirito del Papa?

Ucraina: un'idea per la pace

I presidenti americano, ucraino e russo
I presidenti americano, ucraino e russo AP Photo

Le discussioni tecniche sull’Ucraina proseguono, ma i colloqui ad alto livello previsti per mercoledì a Londra sembrano vacillare, con molte defezioni tra i partecipanti.

Il presidente russo Vladimir Putin ha scelto di non partecipare ai funerali, pur avendo definito Papa Francesco un "difensore dell’umanesimo" nel suo messaggio di cordoglio.

Parteciperà invece Volodymyr Zelensky, accompagnato dalla moglie Olena, probabilmente nella speranza di ottenere un colloquio con Trump.

Il presidente ucraino ha espresso il desiderio di incontrarlo in Vaticano. Il ricordo di Papa Francesco potrebbe aiutare a colmare il divario tra i due?

Mercosur, una dimostrazione di unità

La foto a Montevideo con il presidente dell'Ue e altri leader sudamericani non è piaciuta a Macron
La foto a Montevideo con il presidente dell'Ue e altri leader sudamericani non è piaciuta a Macron AP Photo

I leader del blocco commerciale sudamericano Mercosur, tra cui il presidente argentino Javier Milei e il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva, hanno confermato la loro presenza ai funerali di sabato.

Si prevede che si riavvicinino a von der Leyen, dopo la conclusione dei colloqui Ue-Mercosur, un evento che in passato ha scatenato dure critiche da parte di Macron.

Tuttavia, la posizione del presidente francese sull’accordo sembra essersi ammorbidita di recente e, con Trump a Roma, una dimostrazione di unità tra l’Ue e il Sud America potrebbe lanciare un chiaro messaggio agli Stati Uniti, in particolare riguardo la minaccia di nuovi dazi.

Anche in assenza di un incontro formale, un gesto simbolico, magari una stretta di mano tra von der Leyen e Macron insieme a Lula e Milei, potrebbe segnare un nuovo allineamento commerciale globale.

Conclave, ma non il film

I cardinali attraversano Piazza San Pietro davanti alla bara di Papa Francesco
I cardinali attraversano Piazza San Pietro davanti alla bara di Papa Francesco AP Photo

Nel frattempo è già in corso un altro tipo di competizione geopolitica, il Conclave: la corsa per eleggere il prossimo Papa. Anche se fuori dal controllo diretto dei leader mondiali, questa scelta avrà implicazioni profonde.

Al di là dell’orientamento ideologico, conservatore o progressista, l’origine geografica del prossimo pontefice potrebbe ridefinire l’influenza globale della Chiesa.

Un Papa proveniente dalla regione Asia-Pacifico o dall’Africa, ad esempio, invierebbe un segnale forte in aree dove il peso geopolitico del Vaticano potrebbe crescere rapidamente.

Il cardinale Giovanni Battista Re, che celebrerà la Messa funebre, è tra i principali candidati. Potrebbe sfruttare questo momento per lasciare un’impressione duratura sui suoi pari, o su chi prenderà la decisione nella Cappella Sistina: Dio.

Vale la pena ricordare che anche il cardinale Joseph Ratzinger presiedette i funerali di Giovanni Paolo II, diventando poi Papa Benedetto XVI poche settimane dopo.

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