L'eurodeputata socialista Roxana Mînzatu è la nuova commissaria europea designata dalla Romania: sostituisce il collega Victor Negrescu, inizialmente scelto dal governo di Bucarest
La decisione rumena viene incontro alle esigenze della presidente della Commissione Ursula von der Leyen, che vorrebbe più donne nella sua squadra, e per questo aveva chiesto agli Stati membri di presentare due candidati ciascuno, un uomo e una donna.
Ma nessuno l'ha fatto tranne la Bulgaria, e ora le commissarie donne sono un terzo del totale, ben lontano dalla parità di genere auspicata dalla presidente.
Proprio l'equilibrio di genere sarà un tema rilevante nella prossima legislatura, sostiene Roxana Mînzatu, in un'intervista a Euronews.
"Il numero delle donne è inferiore rispetto al passato il che dimostra che i progressi fatti possono essere annullati", dice la candidata alla Commissione.
"Probabilmente è anche una fotografia dell'atmosfera e dello spirito delle società in cui i politici non si impegnano abbastanza per mettere questo argomento all'ordine del giorno. La mancanza di donne in posizioni rilventi nel settore pubblico è direttamente correlata a mio parere con la violenza di genere, perché la mentalità e il pregiudizio esistenti suggeriscono che le donne siano vulnerabili, che siano vittime, e questo è rafforzato dal fatto che le posizioni di autorità sono quasi sempre ricoperte da uomini".
Un portafoglio economico
La Romania spera venga assegnato alla sua commissaria un portafoglio economico, come del resto molti altri Stati dell'Unione. Il profilo di Mînzatu, ex ministra per i fondi europei e segretaria di Stato per gli appalti, ben si adatta a questa aspettativa
"Stiamo guardando alla competitività dell'Unione europea e a tutti gli altri compiti e obiettivi che ci attendono, perché in questo momento nella competizione globale l'Europa ha bisogno di fare qualcosa, ha bisogno di industrializzarsi", spiega l'europarlamentare socialista.
"La presidente von der Leyen ha delineato obiettivi ambiziosi in questa direzione con l’industrializzazione pulita e verde dell’Europa".
Ursula von der Leyen annuncerà le nomine della Commissione, con i relativi incarichi, a metà settembre. Poi toccherà al Parlamento europeo valutare i nuovi commissari e approvarli uno per uno in singole audizioni previste per l’inizio dell’autunno