Il Belgio è stato l'unico Paese dell'Ue a non rispettare il termine fissato dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen al 30 agosto. Tra gli obiettivi quello di garantire l'equilibrio di genere tra i funzionari
Tre giorni dopo la scadenza del 30 agosto fissata da Ursula von der Leyen per inviare le nomine dei candidati alla Commissione Ue, il Belgio ha deciso di presentare la ministra degli Esteri e degli Affari europei Hadja Lahbib. L'annuncio è stato confermato da Georges-Louis Bouchez, presidente del Movimento Riformatore (MR).
Di origini algerine, Hadja Lahbib ha lavorato per anni come giornalista televisiva per il canale belga francofono RTBF dove è stata anche corrispondente speciale in Afghanistan e Medio Oriente. Lahbib, membro della forza liberale MR, è ministra degli Esteri e degli Affari europei dal 2022, ha svolto un ruolo attivo durante la presidenza belga del Consiglio Ue. In lizza per la candidatura anche il ministro della Salute belga Frank Vandenbroucke e il commissario in carica Didier Reynders: secondo il quotidiano belga Le Soir, Reynders ha espresso la sua "profonda delusione" per la decisione del MR.
L'indicazione di un nome femminile da parte del governo belga, insieme al cambio del nome indicato dalla Romania, porta il totale delle donne candidate a dieci. Gli uomini diciassette.
Dieci donne nominate per la Commissione Ue
La notizia della candidatura di Lahbib arriva dopo quella della Romania di cambiare il commissario inizialmente proposto: al posto dell'eurodeputato Victor Negrescu è stato annunciato il nome di Roxana Mînzatu. Lo ha reso noto il premier Marcel Ciolacu secondo cui al nuovo commissario verrà assegnato "un portafoglio rilevante".
La nomina arriva dopo giorni di negoziati tra Bucarest e Bruxelles, durante i quali von der Leyen avrebbe insistito sulla necessità che la Romania proponesse una candidata donna. Secondo quanto dichiarato da Ciolacu, domenica Mînzatu, 44 anni europarlamentare ed ex ministra per i Fondi europei, ha avuto un incontro di un'ora con la presidente della Commissione Ue.
Belgio, l'ultimo Paese dell'Ue a presentare il proprio candidato alla Commissione
Il Belgio è stato l'ultimo Paese Ue a presentare il proprio candidato alla Commissione europea, mancando la data del 30 agosto fissata da von der Leyen. "La scadenza indicata dalla presidente non era legale e non c'è alcun obbligo giuridico nel rispettarla", ha dichiarato lunedì la portavoce della Commissione Ue Arianna Podestà.
La nomina del prossimo commissario europeo faceva parte di negoziati più ampi per formare una probabile coalizione di cinque partiti nel governo belga dopo le elezioni di giugno.
La situazione rimane comunque fluida dopo le voci delle richieste da parte di von der Leyen ad altri Paesi di riconsiderare le loro candidature per una Commissione più equilibrata. "La presidente è stata molto chiara sulla sua ambizione di un collegio equilibrato dal punto di vista del genere", ha dichiarato un portavoce della Commissione riguardo gli obiettivi di von der Leyen.