NewsletterNewslettersEventsEventiPodcasts
Loader
Seguiteci
PUBBLICITÀ

Italiani in vacanza, politici in galera per un giorno

Carceri in Italia
Carceri in Italia Diritti d'autore Antonio Calanni/Copyright 2020 The AP. All rights reserved
Diritti d'autore Antonio Calanni/Copyright 2020 The AP. All rights reserved
Di Aleksandar Brezar
Pubblicato il
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese

Visita di Ferragosto alle carceri per diversi politici italiani. Focus sulle condizioni di vita dei detenuti, che hanno innescato un picco di suicidi

PUBBLICITÀ

Ogni 15 agosto l'Italia sembra essere in pausa.

In tutto il Paese le saracinesche di negozi, bar e ristoranti sono per la maggior parte chiuse.

È Ferragosto, la festa sacra che, secondo le cronache, si rifà all'epoca romana: una festività che l'imperatore Augusto concedeva al suo popolo, compresi gli schiavi, come ricompensa per una stagione di duro lavoro nei campi.

Oggi, in Italia, festeggiare Ferragosto trascorrendo l'intera giornata in spiaggia è un must. Eppure, il 15 agosto, alcuni politici decidono di passare la giornata in carcere.

Secondo una consuetudine che fa capo al defunto politico, attivista e giornalista Marco Pannella, i politici rinunciano al loro giorno libero per focalizzare l'attenzione sulle impietose condizioni carcerarie, che solo poche settimane fa il presidente Sergio Mattarella aveva definito "indecorose per un Paese civile".

Quest'anno, Matteo Renzi, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e i colleghi del Partito Radicale del defunto Pannella sono stati tra coloro che hanno trascorso del tempo con i detenuti.

"Non è una politica seria", Renzi dixit

Renzi è tornato nella sua città natale, Firenze, per recarsi giovedì al sovraffollato carcere di Sollicciano, dove ha detto che la metà dei circa 500 detenuti è in attesa della sentenza definitiva. "Strutture come Sollicciano dovrebbero essere abbattute e ricostruite da zero", ha dichiarato in un post su X, "per garantire condizioni umane ai detenuti".

Ex primo ministro, non ha risparmiato parole di critica al governo di Giorgia Meloni, che di recente ha cercato di alleviare alcuni problemi promettendo, tra le altre cose, la costruzione di nuove carceri, l'aumento del personale penitenziario e la semplificazione del processo di liberazione anticipata.

Il decreto carceri

Tuttavia, la legge approvata all'inizio di agosto ha anche criminalizzato ulteriormente una serie di reati, tra cui la famigerata misura anti-rave, che punisce chi organizza feste - o quella che la legge chiama "invasione di terreni o edifici con pericolo per la salute pubblica o la sicurezza pubblica" - con un massimo di sei anni di carcere.

Il leader della Lega, Matteo Salvini, è stato uno dei più accaniti sostenitori della legge quando è stata approvata alla fine del 2022. Anche l'occupazione abusiva, o "occupazione arbitraria di un immobile destinato al domicilio altrui", come viene definita legalmente, può ora portare qualcuno in carcere.

Per quanto riguarda il personale aggiuntivo, la nuova misura prevede l'assunzione di appena 1.000 nuove guardie, mentre il sindacato dei dipendenti delle carceri ne aveva chieste 24.000, secondo la stampa nazionale. Nel frattempo, la pena detentiva per alcuni reati di natura prevalentemente finanziaria è stata ridotta o eliminata del tutto.

Definendola "una sciocchezza", Renzi ha detto che "una politica che non si occupa di disagio, salute mentale, dipendenze e naturalmente delle carceri (stesse) non è una politica seria".

"Lascio Sollicciano con le immagini di alcuni ragazzi più giovani dei miei figli impresse nel cuore", ha aggiunto Renzi. "So che non è bello che il vostro Ferragosto sia disturbato dalle mie riflessioni. Ma credo che fosse giusto e doveroso essere a Sollicciano oggi".

Anche la piattaforma giuridica "Giustizia insieme" ha criticato la nuova legge, affermando che "di fronte al clima di tensione che sta montando negli istituti di pena... era legittimo aspettarsi soluzioni più coraggiose e, soprattutto, immediatamente applicabili".

I suicidi in cella "dove ogni speranza è persa"

Nel frattempo, la disperazione nelle carceri italiane continua a crescere.

PUBBLICITÀ

Secondo il Garante italiano per le carceri, dall'inizio dell'anno si sono tolti la vita 67 detenuti. Nel 2022 i suicidi furono 85.

Tra coloro che si sono suicidati, 19, ovvero più di un terzo, erano in attesa di giudizio e 23, ovvero quasi la metà, erano cittadini stranieri, una cifra insolitamente alta se si considera che il numero di tutti gli stranieri in Italia è vicino al 5% della popolazione totale.

La crisi della salute mentale è diventata così evidente che persino Mattarella ha detto che le carceri italiane stavano diventando "un luogo dove ogni speranza è persa".

"Più poveri in prigione"

E ora, la nuova legge potrebbe significare che "ci saranno più poveri in carcere e meno manager, che comunque non vanno in carcere", ha dichiarato a Euronews Francesco Conte, giornalista e fondatore di Mama Termini, un'associazione che aiuta i senzatetto di Roma.

PUBBLICITÀ

"Ci sono due problemi principali in generale: il primo è che i processi in Italia sono molto lunghi", ha spiegato.

"Il secondo è che molte persone che sono in carcere non hanno la residenza, quindi non possono essere agli arresti domiciliari, quindi in pratica molti stranieri vanno in carcere per piccoli reati. Mentre gli italiani con la residenza, anche quelli che hanno commesso reati più gravi, sono di solito agli arresti domiciliari".

"Poi c'è la disperazione dovuta al fatto di non essere aiutati dagli avvocati. Questo è un altro grande problema, molti avvocati d'ufficio (assegnati agli imputati) non fanno bene il loro lavoro. Poi, naturalmente, ci sono gli abusi da parte dei compagni di detenzione e della polizia", ha aggiunto Conte.

Il sovraffollamento degli istituti penitenziari

"Conosco due persone in carcere grazie al mio lavoro con Mama Termini. Uno è stato condannato a quattro anni di carcere per disturbo della quiete pubblica, ed è un ragazzo molto pacifico e gentile. Quando persone come lui vengono condannate a pene così pesanti per cose di poco conto, è facile raggiungere la disperazione", ha ricordato Conte.

PUBBLICITÀ

"Il carcere non è per tutti, anche se ad alcuni non dispiace più di tanto, soprattutto perché si trovano comunque in un brutto posto. Un altro amico una volta ha detto: 'L'unico posto dove ho lavorato legalmente è stato il carcere'".

Attualmente nelle carceri italiane risiedono circa 61.000 detenuti, mentre la capienza ufficiale è di circa 51.000, con un tasso di sovraffollamento del 130%, secondo l'agenzia di stampa Ansa.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Germania, entrano in vigore i nuovi controlli alle frontiere terrestri

L'Ungheria si prepara alla tempesta Boris, massima allerta in tutto il Paese

Manifestazione a Bruxelles per la reindustrializzazione dell'Unione europea