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Siccità in Sicilia: bacini vuoti e produzione di grano in calo del 70%

Un gregge di pecore su un terreno arido, 19 luglio, 2024, Caltanissetta, Sicilia
Un gregge di pecore su un terreno arido, 19 luglio, 2024, Caltanissetta, Sicilia Diritti d'autore Andrew Medichini/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
Diritti d'autore Andrew Medichini/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
Di Filippo Gozzo
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Continuano le temperature record sull'isola. Le scarse precipitazioni hanno svuotato laghi e fiumi, con problemi per gli allevatori siciliani. La Coldiretti stima un calo nella produzione del grano fino al 70%.

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La Sicilia continua a essere soffocata da temperature record e dalle scarse precipitazioni. Sull'isola i bacini idrici sono quasi vuoti ed è stato messo in atto un rigido razionamento dell'acqua che ha svuotato le tubature e i rubinetti degli abitanti locali. Sono infatti le autorità a rifornire le famiglie e le aziende agricole.

"Il laghetto vicino a noi è praticamente vuoto. È come un campo da calcio", dice Liborio Mangiapane, allevatore e produttore di formaggio. Il serbatoio d'acqua che di solito disseta le sue 100 mucche e 150 pecore ora è vuoto. Ed è il comune a consegnargli 10 mila litri di acqua con un'autobotte ogni giorni. Poi il figlio Domenico in trattore la trasporta in cisterne più piccole agli abbeveratoi per gli animali.

"Siamo in un momento di caldo estremo e quindi gli animali hanno bisogno di molta acqua. Quando una cisterna da 10 mila litri arriva in azienda, significa che se arriva oggi, domani non c'è più", dice Mangiapane.

Il caldo torrido ha ridotto anche la produzione di foraggio che alimenta gli allevamenti di animali in tutta l'isola. Quella di Mangiapane è stata distrutta e teme di dover vendere i suoi animali se non incomincerà a piovere: "Agosto è l'inizio della nuova stagione agricola. Mi auguro che sia un po' migliore di quella passata, perché quest'anno abbiamo dovuto fare sforzi enormi, sia dal punto di vista economico che delle risorse umane, con zero profitti. Niente grano, né foraggio per le mucche. E possiamo dire che né il governo regionale, né quello nazionale hanno preso misure forti".

La Coldiretti ha donato agli allevatori siciliani 1,5 milioni di tonnellate di foraggio, mentre la Regione ha stanziato contributi per gli agricoltori costretti ad acquistare il fieno per i propri animali.

 Un uomo riempie un'autobotte per il trasporto dell'acqua, 18 luglio 2024, Agrigento, Sicily
Un uomo riempie un'autobotte per il trasporto dell'acqua, 18 luglio 2024, Agrigento, SicilyAndrew Medichini/Copyright 2024 The AP. All rights reserved

Produzione in calo fino al 70%

La Sicilia è una delle regioni italiane dove si produce più grano, circa il 20% del totale del nostro Paese. Il calo della produzione sull'isola è stimato dalla Coldiretti fino al 70% e questo potrebbe costringere a maggiori importazioni, all'aumento dell'inflazione e altri problemi per i produttori locali.

Per i prossimi mesi si teme un calo della produzione di olio d'oliva e di pesche, mentre la vendemmia è iniziata con quasi quattro settimane di anticipo, per fortuna al momento senza danni al raccolto.

Il servizio meteorologico siciliano (Sias) ha confermato che a giugno le temperature sono state superiori alla media con punte superiori ai 40 gradi e secondo il dipartimento di meteorologia del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), in alcune aree della Sicilia è caduta fino al 60% in meno di pioggia. "L'anno scorso abbiamo avuto un'estate molto secca e calda seguita da scarse precipitazioni", spiega Claudio Tei, meteorologo del Cnr, "Questa combinazione di fattori ha portato alla situazione critica attuale, in cui abbiamo bacini secchi, falde acquifere secche, terreni secchi. Sommando questi eventi si ha come risultato l'attuale disastro".

Lo scorso maggio il governo ha dichiarato lo stato di emergenza per la siccità in Sicilia e ha stanziato 20 milioni di euro per l'acquisto di autobotti, per scavare nuovi pozzi e per riparare gli acquedotti.

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