Martedì 30 luglio la Sardegna ha dichiarato lo stato di emergenza per la persistente siccità e la mancanza di acqua potabile. Nell'isola non piove da settimane
La Sardegna ha dichiarato martedì lo stato di emergenza a causa della persistente siccità che sta paralizzando l'isola a corto di acqua potabile.
L'ambita meta turistica non vede pioggia da settimane, mentre le temperature nella regione continuano a salire. Si prevede che nei prossimi giorni l'isola sarà sottoposta a temperature superiori ai 40 gradi Celsius.
L'annuncio è stato dato dal Consiglio regionale dopo una seduta convocata dalla presidente della Regione autonoma Alessandra Todde. La disposizione rimarrà in vigore fino al 31 dicembre.
Todde: misure per mitigare emergenza idrica
Todde ha dichiarato che "è urgente ricorrere a prime e immediate misure di mitigazione del rischio volte a contenere gli effetti della crisi idrica in atto", aggiungendo che sono necessarie "procedure straordinarie come la dichiarazione dello stato di emergenza".
Secondo i media locali, sono previsti fondi "per la gestione dell'emergenza in corso" per aiutare a gestire la crisi. La scarsità d'acqua ha colpito drasticamente le attività agricole e industriali, il settore turistico e la vita quotidiana dei cittadini sardi.
Marco Meloni, senatore del Partito democratico, ha dichiarato che è imperativo adottare misure urgenti e straordinarie per affrontare l'emergenza. Ha chiesto non solo soluzioni a breve termine per la siccità, ma anche strategie a lungo termine per mitigare gli effetti del cambiamento climatico e della siccità sulle isole italiane.