Newsletter Newsletters Events Eventi Podcasts Video Africanews
Loader
Seguiteci
Pubblicità

Elezioni francesi: ecco chi ha votato per i diversi partiti politici

Una donna vota a Strasburgo, nella Francia orientale, domenica 30 giugno 2024.
Una donna vota a Strasburgo, nella Francia orientale, domenica 30 giugno 2024. Diritti d'autore  AP Photo/Jean-Francois Badias
Diritti d'autore AP Photo/Jean-Francois Badias
Di Alice Tidey
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
Condividi questo articolo Commenti
Condividi questo articolo Close Button

Un sondaggio di Ipsos ha analizzato i dati demografici del voto dei francesi alle legislative: l'estrema destra del Rassemblement National ha fatto breccia tra gli over 35, mentre i giovani hanno votato soprattutto per la sinistra del Nuovo Fronte Popolare

PUBBLICITÀ

Il primo turno delle elezioni legislative di domenica in Francia è stato caratterizzato da un'alta affluenza alle urne e da un risultato storico per la coalizione di estrema destra guidata dal Rassemblement National (RN). L'affluenza ha sfiorato il 67%, una percentuale che non si vedeva dalla fine degli anni novanta. La coalizione del RN ha ottenuto il 33% dei voti e domenica prossima, dopo il secondo turno, potrebbe raggiungere la maggioranza assoluta all'Assemblea nazionale.

Il Nuovo Fronte Popolare (NFP) di sinistra si è piazzato al secondo posto con il 29% dei voti, mentre Ensemble, la coalizione centrista del presidente francese Emmanuel Macron, ha subito la seconda pesante sconfitta elettorale in meno di un mese, arrivando terza con il 20% delle preferenze.

I risultati del RN e di Ensemble sono simili a quelli ottenuti tre settimane prima alle elezioni europee. Un esito che aveva indotto Macron a sciogliere l'assemblea e a indire le elezioni lampo. Come hanno votato i francesi?

Il voto dei giovani

Secondo Ipsos, che ha intervistato oltre 10.200 elettori nei giorni precedenti al primo turno per analizzare i dati demografici del voto, il RN ha ottenuto il maggior numero di voti tra gli elettori over 35.

La quota più alta del voto degli anziani (32%) è andata alla coalizione di Macron, ma il centro è andato molto male tra i giovani che invece hanno votato principalmente per il NPF. Il sondaggio Ipsos ha rilevato che il 48% dei voti tra i 18 e i 24 anni è andato alla coalizione di sinistra.

"Una delle chiavi del successo di Emmanuel Macron è stata quella di attrarre i giovani nel 2017, in primo luogo perché incarnava una forma di rinnovamento politico e generazionale - ha dichiarato a Euronews Frédéric Michaud, vicedirettore generale di OpinionWay, azienda specializzata in sondaggi -. Ma è invecchiato e, soprattutto, ora c'è un'incarnazione molto più giovane di lui, Jordan Bardella".

Il Rassemblement National si è piazzato al secondo posto nel voto dei giovani, ottenendo circa un terzo delle preferenze sia nella fascia di età compresa tra i 18 e i 24 anni sia in quella tra i 25 e i 34 anni.

Bardella ha un forte seguito sui social media, in particolare su TikTok, dove è più probabile che lo si veda bere birre con gli elettori e condividere pensieri casuali in video "dietro le quinte" piuttosto che illustrare le politiche del partito.

"Il voto per l'estrema sinistra de La France Insoumise (LFI) e per il Nuovo Fronte Popolare (NFP), in generale, è un po' più classico - dice Michaud -. Si tratta di voti che tradizionalmente attraggono i giovani più di altre opzioni elettorali".

Il voto popolare

Secondo Ipsos la maggioranza (54%) delle persone che si auto-identificano come "svantaggiate" ha appoggiato in modo schiacciante il RN. Il partito di estrema destra si è anche assicurato la quota più alta del voto della classe "popolare" (38%), ottenendo tre punti percentuali di vantaggio sulla coalizione di sinistra.

Anche la maggior parte degli elettori che hanno dichiarato di arrivare a malapena alla fine del mese o di dipendere dai risparmi e/o dai prestiti per tirare avanti (rispettivamente il 41% e il 46%) ha appoggiato il RN, preferendolo ai suoi rivali di sinistra.

Si tratta di una dinamica che è cresciuta nell'ultimo decennio, ha dichiarato Michaud a Euronews, dovuta in parte a "un sentimento di abbandono e di tradimento" che l'elettorato di sinistra prova nei confronti del Partito Socialista che ha guidato il Paese tra il 2012 e il 2017 con la presidenza di François Hollande.

Anche Macron non ne è indenne, essendo stato consigliere di Hollande all'inizio del mandato prima di passare due anni come ministro dell'Economia. La sua politica da quando ha assunto l'incarico all'Eliseo è stata in gran parte vista come una continuazione del lavoro iniziato al ministero con riforme volte a ridurre la burocrazia per le imprese, ad anticipare l'età pensionabile e ad abolire la tassa sul patrimonio.

Questo ha reso l'elettorato di sinistra più ricettivo al messaggio del RN "che è stato in grado di parlare del potere d'acquisto, delle loro preoccupazioni quotidiane, in particolare in termini di sicurezza", ha detto Michaud.

Vai alle scorciatoie di accessibilità
Condividi questo articolo Commenti

Notizie correlate

Francia, Jordan Bardella: "sarò il primo ministro di tutti i francesi"

Francia, il ministero degli Esteri vuole migliorare la sua reputazione, anche grazie al formaggio

Unione europea, nuovi possibili voti di sfiducia mettono in crisi Ursula von der Leyen