La Corte di giustizia ha emesso una sentenza sui controlli di lunga data dell'Austria con l'Ungheria e la Slovenia
In una sentenza la Corte di giustizia europea ha fatto luce sul controverso tema dei controlli alle frontiere all'interno dell'area Schengen senza passaporti, una pratica che si è diffusa durante la crisi migratoria del 2015 e di nuovo durante l'epidemia di coronavirus del 2020.
La causa legale riguarda i controlli alle frontiere di lunga data dell'Austria con Ungheria e Slovenia, imposti per la prima volta nel settembre 2015 per aiutare il paese a controllare il flusso di nuovi arrivi dagli Stati membri vicini.
Da allora Vienna ha esteso sistematicamente la misura temporanea, adducendo la presenza di "movimenti irregolari" alle sue frontiere esterne.
I controlli continuano ancora oggi, nonostante una marcata diminuzione della migrazione irregolare.
Questi ripetuti rinnovi hanno portato la Corte di giustizia a concludere che la politica austriaca non è più utilizzata come "ultima risorsa" eccezionale e quindi viola il diritto dell'UE.
Guarda il video qui sopra per saperne di più sui controlli alle frontiere.