UE-Turchia: una relazione con luci e ombre

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Di Euronews
UE-Turchia: una relazione con luci e ombre

Cresce l'imarazzo per l'Unione europea e il suo bisogno di mantenere legami accettabili con la Turchia di Erdogan. Il regime di Ankara è visto da molti funzionari europei come apertamente autoritario. Tuttavia, Bruxelles è riluttante a tagliare i ponti con un partner così importante, che in questa relazione ha il coltello dalla parte del manico.

"L'Europa dovrebbe accettare di prendere la sua parte di rifugiati, in modo da non dover dipendere da persone come Erdogan per gestire la crisi migratoria. Ci vuole un po' di coraggio politico, ma la chiave è la nostra indipendenza strategica dalla Turchia ", sostiene Philippe Lambert.

Secondo l'eurodeputato belga è necessario svincolarsi dall'accordo concluso nel 2016, che prevede il rinvio in Turchia dei migranti e dei profughi che tentano di raggiungere l'Europa attraverso la rotta balcanica. Il Paese si è trasformato in un contenitore di rifugiati trattenuti in condizioni degradanti. Il tutto in vista di velocizzare il processo di adesione all'UE. Ma Ankara ha ancora grosse riforme da fare, prima fra tutte quella relativa al rispetto dei diritti umani.

"Se la Turchia non può rilanciare un processo di riforma, allora non è più nella posizione di soddisfare i criteri di adesione all'UE", afferma Seda Gurkan, analista presso la libera università di Bruxelles. "Le relazioni si evolveranno in una sorta di partneship e saranno modellate sempre più intorno a interessi comuni e a priorità strategiche. Ormai la Turchia è vista come un vicino strategico piuttosto che come un paese candidato".

L'accordo prevede anche il versamento di sei miliardi di euro di aiuti alla Turchia per la gestione dei campi profughi. Soldi che fanno comodo al paese: Il presidente Erdogan non perde occasione per ricordare a Bruxelles il ritardo nei pagamenti.

"La Turchia non sta messa bene economicamente e ha bisogno di un rilacio", prosegue Lambert. "E' chiaro che cattive relazioni con l'Europa sono dannose per il paese, quindi sul fronte economico Erdogan ha bisogno dell' Europa e l'Europa ha bisogno della Turchia".

Interessi reciproci che portano Bruxelles a guardare con preoccupazione ma senza agire davanti al massacro compiuto dai soldati turchi nell'enclave di Afrin, in Siria.