Cyberattacchi, robot soldati, droni autopilota... La tecnologia cambia, i conflitti anche. Per i leader internazionali sono necessarie regole al più presto.
"Il risveglio della Forza: intelligenza artificiale e conflitti moderni". È con un sinistro riferimento a Star Wars che la Conferenza sulla sicurezza di Monaco ha aperto i battenti, con un evento pubblico cui ha partecipato la presidente estone Kersti Kaljulaid. L'Estonia è uno dei paesi caduti vittima del cyberattacco globale dell'anno scorso.
"L'Estonia è uno Stato digitale - dice Kaljulaid - e mi preoccupa molto, in quanto estone, vedere che la capacità della comunità internazionale di mettersi d'accordo e stabilire regole nell'ambito dello sviluppo tecnologico è così bassa. Non siamo riusciti a fare alcun progresso, nemmeno in tema di sicurezza informatica".
Dal pubblico è emersa preoccupazione per la possibile creazion di soldati artificiali a reazione rapida accanto a droni militari autopilota. Una preoccupazione condivisa dall'ex segretario generale della Nato Anders Fogh Rassmussen: "L'uso di robot e intelligenza artificiale nelle forze armate potrebbe rendere il mondo intero più instabile. Per questa ragione penso che dovremmo elaborare un trattato internazionale legalmente vincolante per prevenire la produzione e l'uso di quelle che sono state definite armi letali autonome".
Un progetto europeo di pattuglie robotizzate per sorvegliare le frontiere esterne dell'Unione è stato abbandonato nel 2012, ma potrebbe essere ripreso in futuro in assenza di una regolamentazione.