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Una boa ispirata al cuore umano converte il moto ondoso dell'oceano in elettricità pulita

Il medico Stig Lundbäck si è ispirato al pompaggio del cuore umano per co-fondare CorPower Ocean, azienda svedese che ricava energia dal moto ondoso.
Il medico Stig Lundbäck si è ispirato al pompaggio del cuore umano per co-fondare CorPower Ocean, azienda svedese che ricava energia dal moto ondoso. Diritti d'autore  CorPower Ocean
Diritti d'autore CorPower Ocean
Di Ramsha Zubairi
Pubblicato il
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I Paesi europei con forti mareggiate atlantiche, come Spagna, Francia e Irlanda, hanno un forte potenziale per sfruttare l'energia prodotta dalle onde

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Coprendo il 71 per cento della superficie terrestre, gli oceani sono una delle risorse rinnovabili più preziose che esistono, eppure non vengono ancora sfruttati a sufficienza.

L'energia delle onde oceaniche è immensa e può contribuire enormemente alla transizione verso l'energia pulita. Secondo l'Agenzia Internazionale dell'energia (Aie), la produzione di energia oceanica deve crescere del 33 per cento all'anno per raggiungere un mondo a zero emissioni entro il 2050.

"L'energia delle onde e delle maree ha il potenziale per diventare una fonte di energia significativa, affidabile e sostenibile", afferma José Miguel Rodrigues, ricercatore senior del Sintef, uno dei maggiori istituti di ricerca europei.

Il Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (Ipcc) stima che l'energia delle onde potrebbe generare fino a 29.500 TWh all'anno. Si tratta di una cifra pari a quasi dieci volte il consumo annuale totale di elettricità dell'Europa e superiore all'elettricità annuale generata a livello mondiale nel 2018.

"L'energia delle maree ha un potenziale globale stimato tra gli 800 e i 1.200 TWh, soprattutto in corsi d'acqua stretti come le insenature e intorno alle isole", spiega Rodrigues. "Governata da cicli gravitazionali prevedibili piuttosto che dalle condizioni meteorologiche, [l'energia delle maree] fornisce una fornitura costante di elettricità e aiuta a bilanciare la rete".

Il dispositivo di conversione dell'energia delle onde si ispira al cuore umano

Stig Lundbäck, medico specialista in cardiologia, si è ispirato al pompaggio del cuore umano per co-fondare, nel 2009, l'azienda svedese CorPower Ocean che produce energia dalle onde.

Grazie ad anni di ricerca idrodinamica, l'azienda ha sviluppato il "CorPack", una gigantesca boa realizzata con materiali resistenti e leggeri che converte il movimento delle onde in elettricità pulita e stabile.

Analogamente all'uso della pressione idraulica da parte del cuore per pompare il sangue in una direzione, CorPack funziona applicando una tensione su sé stesso per tirare la boa verso il basso, mentre le onde la spingono verso l'alto. Il moto ondoso viene trasformato in rotazione, che viene poi convertita in elettricità dai generatori.

Il meccanismo del convertitore di energia delle onde consente di raccogliere una grande quantità di energia con un dispositivo relativamente piccolo e a basso costo, spiega un portavoce di CorPower Ocean.

Il convertitore è in grado di fornire più di cinque volte l'energia elettrica per tonnellata di apparecchiatura rispetto ai precedenti sistemi all'avanguardia per l'energia del moto ondoso.

Il primo convertitore di onde su larga scala di CorPower Ocean è stato posizionato al largo della costa settentrionale del Portogallo.
Il primo convertitore di onde su larga scala di CorPower Ocean è stato posizionato al largo della costa settentrionale del Portogallo. CorPower Ocean

Rodrigues considera l'innovazione di CorPower Ocean un risultato significativo. "CorPower ha progredito costantemente attraverso le fasi di sviluppo, assicurandosi investimenti e sovvenzioni per la ricerca, in particolare da parte dell'Ue", afferma.

"Il loro approccio strutturato ha permesso di mettere in acqua un dispositivo, un risultato significativo se si considerano i limitati finanziamenti disponibili per l'energia delle onde e delle maree in Europa".

Il primo convertitore di energia da moto ondoso in scala reale di CorPower Ocean è stato installato al largo della costa settentrionale del Portogallo, vicino ad Aguçadora, dove sta fornendo energia alla rete elettrica portoghese.

Molte altre aziende e organizzazioni di ricerca stanno cercando di cavalcare l'onda dell'energia oceanica.

Tra gli altri esempi degni di nota, il colosso dell'energia italiano Eni con il suo Inertial sea wave energy Converter, il cinese Nanku - un generatore galleggiante alimentato dalle onde - e il WaveRoller della finlandese AW-Energy, composto da grandi pannelli sottomarini.

Perché l'energia delle onde riceve meno attenzione di quella eolica e solare?

Secondo l'Aie, l'energia solare genererà il sette per cento dell'energia globale nel 2024. Nei prossimi due anni, si prevede che l'energia solare soddisferà quasi la metà della domanda mondiale di elettricità, mentre l'energia eolica dovrebbe soddisfarnee circa un terzo.

Le onde hanno la più alta densità energetica di qualsiasi altra fonte rinnovabile. E sebbene siano strettamente legate al vento, sono meno "variabili" dell'energia eolica. L'energia delle maree, invece, è considerata la più prevedibile di tutte le fonti rinnovabili variabili.

Nonostante questo potenziale, la tecnologia delle onde e delle maree è in ritardo nella corsa all'energia pulita.

"La sfida principale è la competitività", spiega Rodrigues. "A differenza dell'eolico e del solare, l'energia delle onde e delle maree non hanno ancora dimostrato di possedere tecnologie commercialmente valide su scala.

"L'energia del moto ondoso deve soddisfare requisiti impegnativi sia per quanto riguarda la costanza delle prestazioni sia per quanto riguarda la capacità di resistere a forze oceaniche estreme. Molti prototipi sono falliti o hanno avuto prestazioni insufficienti, mentre l'eolico e il solare offshore hanno dimostrato affidabilità e riduzione dei costi".

Quali Paesi europei hanno il maggior potenziale per sfruttare l'energia del moto ondoso

Per valutare il potenziale occorre considerare sia la disponibilità di risorse energetiche naturali sia la fattibilità del loro sfruttamento.

"I Paesi esposti alle forti mareggiate dell'Atlantico - Portogallo, Spagna, Francia, Irlanda e Regno Unito - presentano le condizioni più favorevoli per l'energia del moto ondoso su scala utility", afferma Rodrigues.

"La Norvegia, con le sue coste estese e le numerose comunità insulari remote, presenta un mercato forte in cui l'energia del moto ondoso potrebbe contribuire a ridurre i costi di rete e a migliorare l'indipendenza energetica".

Oltre alla fattibilità tecnica, il successo dipende dalla fattibilità economica, dall'accettazione sociale e dalle politiche di sostegno.

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