Il conduttore sportivo ed ex calciatore britannico Gary Lineker ha rassegnato le sue dimissioni dall'emittente Bbc dopo aver condiviso sui social media un post sul sionismo
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Gary Lineker, il grande calciatore inglese diventato una celebrità mediatica, lascerà il suo ruolo di presentatore per la Bbc dopo le numerose critiche ricevute per aver postato su Instagram una storia sul sionismo, in cui compariva l'immagine di un ratto.
Il 64enne Lineker, che è il presentatore più pagato dell'emittente nazionale britannica con circa 1,3 milioni di sterline (1,5 milioni di euro) all'anno, avrebbe dovuto lasciare il programma di punta “Match of the Day” alla fine di questa stagione, ma sarebbe rimasto alla Bbc per condurre altri servizi sul calcio, tra cui la Coppa del Mondo maschile del prossimo anno.
Ma la Bbc ha dichiarato lunedì che Lineker si dimetterà completamente dalla società dopo l'ultima puntata di “Match of the Day” del prossimo fine settimana, in seguito alla sua decisione di condividere un post del gruppo Palestine Lobby, illustrato con l'immagine di un ratto, dal titolo: “Il sionismo spiegato in due minuti”.
Le scuse di Lineker per il post sul sionismo
I ratti, legati alle malattie e alla sporcizia, sono stati usati per rappresentare gli ebrei nella propaganda antisemita nel corso della storia, anche dai nazisti nella Germania degli anni Trenta.
“Gary ha riconosciuto l'errore commesso”, ha dichiarato il direttore generale della Bbc Tim Davie. “Di conseguenza, abbiamo deciso che si ritirerà dalle presentazioni dopo questa stagione”.
Lineker si era già scusato per la sua condotta, affermando la scorsa settimana di aver ripostato del materiale che, in seguito, aveva appreso contenere “riferimenti offensivi”, aggiungendo di aver ritirato il post non appena era venuto a conoscenza del problema e che “non avrebbe mai condiviso consapevolmente qualcosa di antisemita”.
Prima delle scuse di Lineker, Davie ha detto che l'azienda ha bisogno di persone che siano “esemplari dei valori della Bbc e che seguano le nostre politiche sui social media” e che “quando qualcuno commette un errore, ci costa”.
Lineker è stato il presentatore principale di “Match of the Day” della Bbc dal 1999 e ha usato il suo status di freelance per lavorare per altre emittenti come Nbc, Al Jazeera e Bt Sport. “Il calcio è al centro della mia vita da sempre, sia in campo che in studio”, ha dichiarato Lineker nel comunicato della Bbc.
Lineker: "Non pubblicherei mai consapevolmente qualcosa di antisemita"
"Tengo molto al gioco e al lavoro che ho svolto con la Bbc per molti anni. Come ho già detto, non pubblicherei mai consapevolmente qualcosa di antisemita: va contro tutto ciò che rappresento. Tuttavia, riconosco l'errore e il turbamento che ho causato e ribadisco quanto mi dispiace. Fare un passo indietro ora mi sembra il modo più responsabile di agire", ha dichiarato Lineker.
In un video separato postato su Instagram, l'ex calciatore ha detto di aver commesso un “errore genuino” e che “avrebbe dovuto essere più diligente”. “Per tutta la mia vita ho difeso le minoranze, le questioni umanitarie e tutte le forme di razzismo, compreso ovviamente l'antisemitismo, che aborro assolutamente”, ha detto Lineker. “Non c'è posto per questo, e non dovrebbe mai esserci”.
L'apertura di Lineker a riflettere le sue opinioni politiche sui social media ha causato crescenti attriti con la Bbc in merito alle sue linee guida sull'imparzialità.
Nel marzo 2023 è stato temporaneamente sospeso dall'emittente a causa dei suoi commenti che criticavano la nuova politica di asilo dell'allora governo conservatore. Questo ha portato a riscrivere le regole della Bbc sui post sui social media per dire che i presentatori di programmi di alto profilo al di fuori dei notiziari hanno la “responsabilità di rispettare l'imparzialità della Bbc, a causa del loro profilo sulla Bbc”.
Lineker è stato tra i 500 personaggi di alto profilo che a febbraio hanno firmato una lettera aperta per sollecitare la Bbc a ritrasmettere il documentario Gaza: How to Survive a War Zone, sul suo servizio di streaming, Bbc iPlayer. Il documentario è stato ritirato dopo che è emerso che il suo narratore tredicenne era il figlio di un funzionario di Hamas.