Il regista statunitense ha ritirato il premio per il miglior film e ha reso omaggio alle lavoratrici del sesso di tutto il mondo. Due premi per Emilia Pérez di Audiard, tra cui la prima palma a un'attrice transgender. Standing ovation per Lucas
Il film statunitense Anora di Sean Baker ha vinto la Palma d'Oro della 77esima edizione del Festival di Cannes. La kermesse sulla Croisette si è conclusa senza nessun premio per il regista italiano Paolo Sorrentino, ma ha riservato tanto sorprese per il cinema internazionale.
Tra i preferiti del pubblico della Croisette di quest'anno e anche di Euronews Cultura, Anora è l'ultimo film di Baker dopo le anteprime a Cannes di The Florida Project e Red Rocket.
La giuria, presieduta dall'attrice e regista Greta Gerwig, ha scelto Anora tra i 22 film in concorso quest'anno, una selezione particolarmente eclettica e vivace. E i premi di quest'anno riflettono questo variegato gruppo di pellicole.
Baker ha dedicato la sua Palma a "tutti i lavoratori del sesso, passati, presenti e futuri". Si tratta di una cinetica commedia screwball newyorkese che condivide l'energia caotica di Uncut Gems dei fratelli Safdie, una favola moderna che si ispira a Pretty Woman e che si trasforma in una tragedia crudele su coloro che la società sceglie di emarginare e di destinare al fallimento. Il film ha attirato l'attenzione sull'interprete emergente Mikey Madison, ed è un premio meritato per un film così gioioso e ingannevolmente cupo.
Vale la pena ricordare che Anora è stato acquistato dallo studio statunitense NEON, che ha vinto la Palma d'Oro per cinque volte consecutive dopo Parasite, Titane, Triangle of Sadness e Anatomy of a Fall. Considerando che gli accordi sono stati stipulati prima del festival, la vittoria di Anora li rende ancora una volta i sussurratori ufficiali della Palma d'Oro.
Leggete la nostra recensione completa di Anora.
Di seguito l'elenco completo dei vincitori.
Il Grand Prix, il secondo premio, è andato a All We Imagine As Light, l'ipnotico film di Payal Kapadia. L'opera sui legami tra tre donne di Mumbai di età diverse, è il primo film indiano in concorso a Cannes in 30 anni, l'ultimo era stato Swaham di Shaji Karun nel 1994.
Il regista francese Jacques Audiard ha ottenuto una grande vittoria quest'anno, con il suo film Emilia Pérez che ha vinto due premi: una rarità a Cannes, in quanto i film tendono a vincere solo un premio.
Emilia Pérez ha vinto sia il Premio della Giuria che quello per la Migliore Attrice, attribuito al cast di questo musical in lingua spagnola: Zoé Saldaña, Karla Sofía Gascón, Selena Gomez e il cast. Gascón è la prima attrice transgender a vincere un premio di recitazione a Cannes e ha dedicato la sia vittoria alla comunità trans.
Audiard aveva già vinto la Palma d'Oro nel 2015 per Dheepan, e questi due premi sono ampiamente meritati. Il film celebra "l'armonia della sorellanza" ha detto Lily Gladstone, spiegando le motivazioni della giuria.
Leggi la nostra recensione di Emilia Pérez.
Il premio per la miglior regia, consegnato dal grande Wim Wenders, è andato al regista portoghese Miguel Gomes, per il suo poetico Grand Tour, che racconta di un funzionario britannico che fugge dalla sua fidanzata saltando da un Paese asiatico all'altro. Lei cerca di rintracciarlo. È difficile entrare in sintonia con Grand Tour. Tuttavia, la pazienza dà i suoi frutti, poiché il film mescola segmenti in bianco e nero con scene antropologiche contemporanee, e culmina in modo sorprendente e commovente.
Quest'anno la giuria ha istituito un premio speciale, il Premio Speciale della Giuria, in onore di Mohammad Rasoulof per il suo film The Seed of the Sacred Fig. Il film iraniano era dato per favorito per la Palma d'Oro e ha raccolto le reazioni più entusiaste da parte dei partecipanti, oltre all'ovazione più lunga, durata 15 minuti. Tuttavia, alla fine ha ottenuto questo premio speciale. La vittoria di Rasoulof è stata accolta da una standing ovation al Theatre Lumière, dove il regista ha ricordato il cast e la troupe detenuti in Iran, quelli che "rimangono sotto l'occhio vigile del regime totalitario iraniano, che tiene in ostaggio il mio popolo". Il regista ha anche menzionato il musicista Toomaj Salehi, condannato a morte in Iran per aver sostenuto le proteste nazionali scatenate dalla morte di Mahsa Amini.
Leggi la nostra recensione completa de Il seme del fico sacro.
Jesse Plemons ha vinto il premio come miglior attore per il suo triplo ruolo nel film antologico di Yorgos Lánthimos Kinds of Kindness. Purtroppo l'attore non era presente.
Come abbiamo detto nella nostra recensione: "Il cast è brillante, con Plemons che ruba la scena, soprattutto nei primi due segmenti. Diventando sensibilmente più magro a ogni capitolo, l'attore è in grado di trasmettere pathos, insicurezza e minaccia, facendo sembrare tutto una passeggiata nel parco. È come se lavorasse con Lánthimos da una vita, e potrebbe ancora farlo, visto che sia lui che Emma Stone sono stati confermati come protagonisti del prossimo film di Lánthimos, Bugonia".
Leggi la nostra recensione completa di Kinds of Kindness.
La migliore sceneggiatura, presentata dall'attore francese Laurent Lafitte (che ha preso in giro ChatGPT, per celebrare il mestiere di sceneggiatore), è stata assegnata a " The Substance ", audace e splendidamente stravagante, della regista francese Coralie Fargeat. La regista ha ringraziato l'attrice protagonista Demi Moore e ha sottolineato quanto fosse orgogliosa del frutto della loro collaborazione.
Il film, che secondo le previsioni di molti avrebbe vinto un premio più importante durante la cerimonia, è uno degli elementi di spicco del Concorso di quest'anno, una corsa selvaggia e cruenta.
Nella nostra recensione abbiamo scritto: "Mostrando come l'industria dell'intrattenimento spinga le donne all'estremo per rimanere occupabili, Frageat esplora gli impossibili standard di bellezza della società, il modo in cui alcune industrie mediche armano la loro feticizzazione della giovinezza a scopo di lucro, nonché l'odio interiorizzato derivante dalla misoginia sistemica. Forse non va particolarmente in profondità, ma la forma selvaggia rispecchia con enfasi il contenuto; la violenza di scomparire agli occhi della società e l'odio per se stessi che deriva da questo trauma esterno che diventa interiorizzato possono essere espressi solo in modo altrettanto feroce".
Leggi la nostra recensione completa di The Substance.
Nel complesso, una serie di vincitori meritevoli, con pochi sconvolgimenti o grandi sorprese, e una standing ovation per George Lucas, che quest'anno è stato onorato con una Palma d'onore, consegnatagli da Francis Ford Coppola.
L'elenco completo dei vincitori:
- Palma d'Oro: Anora (Sean Baker)
- Gran Premio: All We Imagine As Light (Payal Kapadia)
- Premio della giuria: Emilia Pérez (Jacques Audiard)
- Premio speciale della giuria: Il seme del fico sacro (Mohammad Rasoulof)
- Miglior regista: Miguel Gomes (Grand Tour)
- Miglior attrice: Ensemble per Emilia Pérez (Zoé Saldaña, Karla Sofía Gascón, Selena Gomez e il cast)
- Miglior attore: Jesse Plemons (Kinds of Kindness)
- Miglior sceneggiatura: The Substance (Coralie Fargeat)
Altri premi:
- Camera d'Oro: Armand (Halfdan Ullmann Tøndel)
- Menzione speciale della Camera d'Oro: Mongrel (Chiang Wei Liang e You Qiao Yin)
- Palma d'oro per il cortometraggio: The Man Who Could Not Remain Silent (Nebojša Slijepcevic)
- Menzione speciale per i cortometraggi: Bad For A Moment (Daniel Soares)
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