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Tasse sul reddito in Europa: dove si paga di più e di meno, in Italia aliquota più alta per i single

Foto di archivio, AP
Foto di archivio, AP Diritti d'autore  Copyright 2024 The Associated Press. All rights reserved
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Di Servet Yanatma
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Dal single senza figli alla coppia con bambini: come cambia l’imposta sul reddito nei Paesi Ocse. Euronews ha analizzato i fattori chiave che influenzano l'ammontare delle tasse pagate dalle persone fisiche

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Quante tasse pagano i lavoratori europei sul proprio stipendio lordo? Dipende da diversi fattori, come il livello di reddito, la composizione del nucleo familiare e la presenza di figli a carico.

Il rapportoTaxing Wages 2025 dell’Ocse analizza le aliquote fiscali in base a diversi indicatori. Euronews si concentrerà sull’imposta sul reddito come quota del salario lordo. Questo indicatore mostra quanta parte dello stipendio è destinata all’imposta sul reddito. I contributi sociali non sono inclusi nel calcolo.

Persona sola senza figli

Tra i 27 Paesi presi in considerazione nel rapporto, tra cui 22 membri dell’Ue, il Regno Unito, tre Paesi dell’Efta e la Turchia, l’imposta sul reddito come percentuale della retribuzione lorda per una persona single senza figli nel 2024 variava dal 6,2 per cento in Polonia al 35,7 per cento in Danimarca.

Queste cifre si riferiscono a persone che guadagnano il 100 per cento del salario medio nei rispettivi Paesi. Se il reddito è superiore o inferiore alla media, anche l’imposta sul reddito cambia, come vedremo più avanti.

Tra le cinque principali economie europee, l’Italia ha registrato l’aliquota più alta: 20,9 per cento. Le altre si collocano intorno al 16 per cento: Germania e Francia (entrambe al 16,7 per cento), Spagna (16 per cento) e Regno Unito (15,5 per cento).

Le aliquote sono generalmente più elevate nei Paesi nordici. Ad eccezione della Svezia (16,1 per cento), tutti superano il 20 per cento. Tassi simili sono stati osservati anche in Belgio e Irlanda.

Oltre alla Polonia, altri cinque Paesi hanno registrato aliquote pari o inferiori al 12 per cento: Slovenia, Grecia, Svizzera, Slovacchia e Repubblica Ceca.

Coppia monoreddito con due figli

Per le coppie con un solo percettore di reddito e due figli a carico, l’aliquota variava da -12,8 per cento in Slovacchia a 32 per cento in Danimarca. Anche la Germania ha registrato un’aliquota negativa dello 0,1 per cento, rientrando nella categoria dei rimborsi fiscali.

Un’aliquota negativa indica che le imposte sono state rimborsate, piuttosto che prelevate. Questi rimborsi sono spesso separati dagli assegni familiari standard.

I quattro Paesi con le aliquote più alte in questa categoria sono tutti nordici. La Svezia ha inoltre superato sia la media Ocse che quella Ue-22.

Tra le maggiori economie europee, Francia e Spagna hanno registrato aliquote nettamente più basse per questa tipologia familiare rispetto ai single, passando da circa il 16 per cento a circa il 10 per cento.

Anche in Svizzera, Slovenia, Portogallo, Repubblica Ceca e Polonia le aliquote sono inferiori al 5 per cento.

Coppia con due figli e doppio reddito

Per le coppie con due figli e doppio reddito, le aliquote variano dall’1,6 per cento in Slovacchia al 35,7 per cento in Danimarca.

La tabella del rapporto Ocse evidenzia chiaramente come la composizione familiare influenzi la pressione fiscale.

In generale, le persone single senza figli pagano le aliquote più elevate. In nessun Paese, infatti, questa categoria paga meno rispetto alle famiglie con figli.

Tuttavia, in diversi Paesi l’aliquota è identica per tutte le tre tipologie familiari analizzate: Estonia, Finlandia, Grecia, Lituania, Norvegia, Svezia, Turchia e Regno Unito.

Va precisato che le retribuzioni nette variano anche in base a contributi sociali e trasferimenti statali (come gli assegni familiari), che non sono inclusi in questo confronto.

Principali tendenze

La Danimarca applica la pressione fiscale più elevata sul reddito in tutte le configurazioni familiari. Anche Belgio e Islanda presentano livelli elevati, soprattutto per i lavoratori single.

Slovacchia e Germania mostrano un’anomalia, con aliquote negative per le famiglie monoreddito con figli, frutto di politiche orientate al sostegno familiare.

Polonia e Repubblica Ceca registrano invece tra le aliquote più basse in tutte le configurazioni.

I Paesi nordici mantengono costantemente le imposte più alte, seguiti dall’Europa occidentale con livelli medi. I Paesi dell’Europa orientale hanno generalmente le aliquote più basse.

L’imposta sul reddito cresce con il reddito

Per analizzare la progressività del sistema fiscale, il rapporto esamina le aliquote in tre fasce di reddito per single senza figli:

  • 67 per cento del salario medio nazionale

  • 100 per cento del salario medio

  • 167 per cento del salario medio

Tra i 27 Paesi analizzati, tutti tranne l’Ungheria mostrano un sistema progressivo, con aliquote crescenti all’aumentare del reddito.

Nell’Ue (22 Stati membri sono stati inclusi nel rapporto), le aliquote medie per le tre fasce erano rispettivamente: 12,1 per cento, 17,2 per cento e 23,1 per cento.

Il maggiore incremento si è registrato in Svezia, con un balzo del 78 per cento, passando dal 16,1 per cento al 28,7 per cento. Aumenti superiori al 50 per cento si sono verificati anche nei Paesi Bassi, Regno Unito, Polonia, Germania, Grecia, Portogallo e Austria.

All’opposto, gli incrementi più contenuti, inferiori al 10 per cento, sono stati rilevati in Estonia, Lituania e Lettonia. L’Ungheria non ha mostrato variazioni.

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