Le paura dei costruttori d'auto per un'uscita della Gran Bretagna dall'Unione europea senza accordo: "Evitarla con ogni mezzo, sarebbe disastroso"
La preoccupazione per una Brexit senza accordo si respira anche fra i padiglioni del Salone dell'auto di Francoforte. I costruttori non vogliono immaginare uno scenario in cui l'industria automobilistica del Regno Unito, seconda in Europa dopo la Germania, potrebbe non essere più parte del mercato unico.
"La viviamo come una minaccia, la Gran Bretagna è un grosso mercato per noi", dice l'amministratore di Volkswagen, Herbert Diess, "Sarebbe il caos, speriamo venga evitato".
"Chiediamo alla politica di chiudere questo periodo d'incertezza", dice Pieter Nota membro del board di BMW, "Il nostro gruppo ha degli impegni nel Regno Unito, ma abbiamo anche bisogno del sostegno dei politici per continuare la produzione dei nostri veicoli in territorio britannico".
Alla vigilia dell'apertura del Salone, che si tiene dal 12 al 22 settembre, l**'Associazione dei costruttori europei di automobili (ACEA) ha lanciato un appello per "evitare con ogni mezzo un no deal"**.
Nel 2018 l'85% delle auto importate dal Regno Unito sono arrivate dall'Unione europea.