Era dal 1990 che il Brasile non vedeva un segno meno così pesante: nel 2015 il suo Prodotto interno lordo si è contratto del 3,8%. Scandali politici
Era dal 1990 che il Brasile non vedeva un segno meno così pesante: nel 2015 il suo Prodotto interno lordo si è contratto del 3,8%. Scandali politici, grandi opere bloccate, licenziamenti: e quel che è peggio è che ancora, secondo gli analisti, non si è toccato il fondo.
L’inflazione ha superato il 10% (record tra le nazioni del G20) e anche Brasilia è stretta tra il crollo dei prezzi del petrolio e l’aumento dei tassi a difesa della valuta. Nel quarto trimestre soltanto l’agricoltura ha fatto passi in avanti, tutte le altre componenti del Pil (consumi, investimenti) si sono contratti.