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Gaza, Onu: da maggio l'Idf ha ucciso oltre mille palestinesi mentre cercavano di procurarsi il cibo

Sale il fumo dopo un bombardamento dell'esercito israeliano a Deir al-Balah, nella Striscia di Gaza centrale, lunedì 21 luglio 2025.
Sale il fumo dopo un bombardamento dell'esercito israeliano a Deir al-Balah, nella Striscia di Gaza centrale, lunedì 21 luglio 2025. Diritti d'autore  Abdel Kareem Hana/Copyright 2025 The AP. All rights reserved.
Diritti d'autore Abdel Kareem Hana/Copyright 2025 The AP. All rights reserved.
Di يورونيوز
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha invece annunciato che i suoi alloggi per il personale e il magazzino principale a Deir Al Balah sono stati oggetto di molteplici attacchi israeliani

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Secondo quanto riferito martedì dall'Ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani, da maggio oltre mille palestinesi sono stati uccisi dalle forze israeliane mentre cercavano di procurarsi cibo nella Striscia di Gaza, per lo più nei pressi dei centri gestiti dalla Gaza humanitarian foundation, la controversa organizzazione creata da Israele e Stati Uniti per controllare la distribuzione degli aiuti umanitari.

Delle 1.054 persone uccise mentre cercavano di procurarsi cibo dalla fine di maggio, 766 sono state uccise mentre si recavano nei centri della Ghf.

Intanto l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha condannato quello che ha descritto come un "palese attacco" alle sue strutture e al suo personale nella città centrale della Striscia di Gaza, Deir al-Balah, confermando che le forze israeliane hanno attaccato la residenza del personale e il magazzino principale, causando danni ingenti e mettendo in pericolo la vita dei civili e ostacolando gravemente la risposta umanitaria nella Striscia.

Tre attacchi a Deir al-Balah e l'arresto di un membro dello staff Oms e dei suoi familiari

L'organizzazione ha riferito che lunedì la residenza del suo staff e delle loro famiglie è stata oggetto di tre attacchi separati, uno dei quali ha causato un incendio e ingenti danni materiali. Le forze israeliane hanno anche preso d'assalto l'edificio durante i bombardamenti, costringendo donne e bambini a uscire a piedi verso l'area di Mawasi, mentre gli scontri erano ancora in corso.

La dichiarazione dell'Oms ha aggiunto che i soldati israeliani hanno legato i membri maschi dell'equipaggio e le loro famiglie, li hanno spogliati e interrogati sotto la minaccia delle armi. "Due membri dello staff e due loro familiari sono stati arrestati, tre sono stati poi rilasciati, mentre un membro dello staff rimane in detenzione".

Le squadre delle Nazioni Unite sono state in grado di evacuare 32 membri dello staff dell'Oms e le loro famiglie non appena si è reso disponibile un passaggio temporaneo sicuro, ha dichiarato il comunicato.

Un magazzino dell'Oms chiave bombardato e saccheggiato a Deir al-Balah

L'attacco non si è limitato alla residenza: l'Oms ha confermato che il suo magazzino principale a Deir al-Balah, situato in un'area soggetta a un ordine di evacuazione militare israeliano, è stato attaccato, provocando esplosioni e incendi all'interno, e poi saccheggiato dai residenti disperati a causa della scarsità di forniture.

La perdita di queste scorte vitali, unita alla grave carenza di medicinali, attrezzature e carburante, minaccia un collasso quasi totale del settore sanitario di Gaza.

Appello dell'Oms per la protezione del personale e la fine degli attacchi a Gaza

L'Oms ha chiesto l'immediato rilascio del suo membro del personale detenuto e la sicurezza del suo personale dislocato in più di 50 siti a Deir al-Balah, di cui l'organizzazione aveva precedentemente condiviso le coordinate con l'esercito israeliano. L'organizzazione ha descritto gli attacchi come "parte di un modello sistematico di distruzione delle strutture sanitarie".

L'oms ha avvertito che la capacità operativa dell'organizzazione è stata "gravemente paralizzata", notando che le continue operazioni militari hanno fatto sfollare decine di migliaia di persone tra gli avvertimenti delle Nazioni Unite di un imminente disastro alimentare.

L'organizzazione ha dichiarato che il depotenziamento delle sue operazioni a Gaza sta mettendo a rischio la vita di oltre due milioni di persone, sottolineando che la risposta sanitaria sta rapidamente collassando. Ha aggiunto:"Un cessate il fuoco non è solo un'opzione politica, è una richiesta umanitaria attesa da tempo".

Le operazioni israeliane si intensificano a Deir al-Balah

Nel frattempo, le forze israeliane continuano a condurre la prima operazione di terra su larga scala a Deir al-Balah dall'inizio della guerra con Hamas, 21 mesi fa, causando lo sfollamento di decine di migliaia di civili palestinesi tra gli avvertimenti di una grave crisi di fame nella Striscia di Gaza.

Domenica l'esercito israeliano ha ordinato l'immediata evacuazione di sei isolati nel sud di Deir al-Balah, avvertendo che avrebbe agito "con grande forza per distruggere le capacità del nemico e le infrastrutture terroristiche", indirizzando circa 50mila-80mila residenti verso l'area di Mawasi, nel sud della Striscia di Gaza.

L'Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari Umanitari (Oha) ha confermato che il personale dell'organizzazione rimarrà a Deir al-Balah nonostante gli ordini di evacuazione ed è dislocato in decine di località le cui coordinate sono già state fornite a Israele, sottolineando la necessità di fornire loro protezione.

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