Newsletter Newsletters Events Eventi Podcasts Video Africanews
Loader
Seguiteci
Pubblicità

L'Iran interrompe la cooperazione con l'organo di controllo nucleare delle Nazioni Unite

FILE: Il presidente Masoud Pezeshkian visita una mostra sulle conquiste nucleari dell'Iran a Teheran, 9 aprile 2025
FILE: Il presidente Masoud Pezeshkian visita una mostra sulle conquiste nucleari dell'Iran a Teheran, 9 aprile 2025 Diritti d'autore  AP Photo
Diritti d'autore AP Photo
Di Aleksandar Brezar & Michela Morsa
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
Condividi questo articolo Commenti
Condividi questo articolo Close Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto: Copy to clipboard Copied

Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha ordinato mercoledì di interrompere la cooperazione con l'Aiea, dopo che il Parlamento ha dato la sua approvazione la scorsa settimana

PUBBLICITÀ

Mercoledì il presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha ordinato di interrompere la cooperazione con l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea).

La decisione è una diretta reazione allo scontro aperto di dodici giorni con Israele che, sostenuto dagli Stati Uniti, ha bombardato i principali impianti nucleari del Paese nel tentativo di distruggere il programma nucleare iraniano.

La mossa era attesa. La scorsa settimana il Parlamento iraniano ha votato all'unanimità a favore di una legge che chiedeva la sospensione della cooperazione con l'agenzia delle Nazioni Unite. La legge è stata sostenuta anche dal Consiglio dei Guardiani dell'Iran.

Il Consiglio supremo di sicurezza nazionale iraniano è stato poi incaricato di supervisionare la legge e la sua attuazione e Pezeshkian, in qualità di suo capo, ha emesso un ordine che indica che la legge sarà attuata, ma non è ancora chiaro come e in che misura.

L'accordo sul nucleare iraniano del 2015, negoziato con le potenze mondiali sotto l'allora presidente degli Stati Uniti Barack Obama, ha permesso all'Iran di arricchire l'uranio al 3,67 per cento - abbastanza per alimentare una centrale nucleare, ma molto al di sotto della soglia del 90 per cento necessaria per l'uso militare.

Inoltre, riduceva drasticamente le scorte di uranio dell'Iran, limitava l'uso delle centrifughe e ha affidava all'Aiea il compito di controllare la conformità di Teheran alle condizioni dell'accordo.

Poi il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, durante il suo primo mandato nel 2018, ha ritirato unilateralmente Washington dall'accordo, insistendo sul fatto che non era abbastanza severo e non intaccava il programma missilistico dell'Iran o il suo sostegno ai gruppi militanti nel Medio Oriente.

Seppur non sottraendosi ai controlli dell'Aiea, l'Iran ha arricchito il suo uranio fino al 60 per cento, considerando nullo l'accordo. Se decidesse di farlo, potrebbe raggiungere il 90 per cento e avrebbe una scorta sufficiente per costruire più di una bomba nucleare.

L'Iran ha insistito a lungo sul fatto che il suo programma nucleare è per scopi civili e pacifici, ma l'Aiea, le agenzie di intelligence occidentali e altri esperti sostengono che fino al 2003 Teheran aveva un programma di armi organizzato.

Teheran riprenderà l'arricchimento dell'uranio?

Nel frattempo, il direttore generale dell'Aiea Rafael Grossi ha dichiarato che l'Iran potrebbe essere in grado di riavviare l'arricchimento dell'uranio nel giro di "pochi mesi".

"Le capacità che hanno ci sono. Possono avere, nel giro di pochi mesi, direi, alcune cascate di centrifughe che girano e producono uranio arricchito", ha dichiarato Grossi in un'intervista rilasciata sabato a Cbs News. "Come ho detto, francamente, non si può affermare che tutto sia scomparso e che non ci sia nulla".

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato domenica che le sanzioni all'Iran potrebbero essere revocate se il Paese accettasse di procedere in modo pacifico.

"Abbiamo le sanzioni. Ma se fanno quello che devono, se possono essere pacifici e se ci dimostrano che non faranno altri danni, le revocherei, e farebbe una grande differenza", ha detto Trump a Fox News.

Trump ha spiegato di avere rifiutato la richiesta dell'Iran durante i negoziati di continuare ad arricchire l'uranio, affermando: "Non l'avrei permesso", e ha giustificato il bombardamento dell'impianto nucleare iraniano del 22 giugno dicendo: "L'Iran non può avere l'arma nucleare, e gli mancavano poche settimane per averla".

Gli Stati Uniti hanno lanciato diversi attacchi congiunti con Israele contro tre impianti nucleari iraniani: Fordow, Natanz e Isfahan. Trump ha dichiarato che gli impianti sono stati "completamente cancellati" e che gli attacchi hanno riportato il programma nucleare iraniano indietro "di decenni".

Risorse addizionali per questo articolo • AP

Vai alle scorciatoie di accessibilità
Condividi questo articolo Commenti

Notizie correlate

Nucleare iraniano, si riaccende il dialogo a Istanbul: E3 e Teheran pronti a trattare ancora

Iran, intelligence Usa: programma nucleare danneggiato solo in parte, Casa Bianca smentisce

Nucleare, l'Aiea riprende la collaborazione con l'Iran: Grossi parla di "lavoro in corso"