Durante una cerimonia di varo a Chongjin, una nuova nave da guerra nordcoreana si è rovesciata in mare causando danni allo scafo. Kim Jong-un accusa i funzionari di negligenza e promette azioni dure
La Corea del Nord ha ammesso un raro fallimento militare legato a una cerimonia di varo: un nuovo cacciatorpediniere da cinquemila tonnellate si è ribaltato nel porto di Chongjin, nel nord-est del Paese.
L’evento, che ha visto la partecipazione del leader Kim Jong-un, si è trasformato in un disastro imbarazzante per il regime, con il massimo dirigente che ha definito l’incidente un “atto criminale” e ha accusato apertamente funzionari, scienziati e operai del cantiere navale di “assoluta negligenza, irresponsabilità ed empirismo non scientifico”.
Il cacciatorpediniere ribaltato
Secondo quanto riportato dall'agenzia statale Korean Central News Agency (Kcna), la nave avrebbe perso equilibrio durante il processo di varo, danneggiando parti dello scafo in seguito al ribaltamento. Non è stato chiarito se vi siano stati feriti tra i presenti o tra i lavoratori coinvolti nell'operazione. Le immagini ufficiali dell’incidente non sono state rese pubbliche, ma fonti sudcoreane suggeriscono che l’imbarcazione sia tuttora rovesciata in mare, sottolineando la gravità dell’incidente.
Kim Jong-un, profondamente contrariato, ha annunciato che affronterà personalmente il caso durante una riunione del Partito dei Lavoratori prevista per la fine di giugno. Il leader nordcoreano ha sottolineato la necessità di correggere gli “errori irresponsabili” e ha promesso un’indagine rigorosa, con possibili ripercussioni disciplinari per chi ha contribuito al fallimento del varo. La vicenda arriva in un momento delicato per Pyongyang, che da mesi porta avanti una campagna di modernizzazione militare, puntando in particolare sul rafforzamento della marina.
"La nave appare ancora capovolta"
Il fallimento ha attirato l’attenzione anche della Corea del Sud, dove un portavoce dello Stato Maggiore ha confermato che la nave appare ancora capovolta. L’analista navale Moon Keun-sik, dell’Università Hanyang di Seul, ha spiegato che l’incidente potrebbe essere attribuito alla scarsa esperienza degli operai nordcoreani con navi di queste dimensioni e alla fretta nel completare il varo. Secondo Moon, la scelta di utilizzare un raro metodo di lancio laterale dal molo di Chongjin, come riportato dal sito specializzato 38 North, potrebbe aver aggravato la situazione.
Il varo fallito è avvenuto poco dopo la presentazione pubblica, il 25 aprile, del primo cacciatorpediniere del Paese, battezzato Choe Hyon, un’imbarcazione in grado di trasportare armi avanzate, tra cui missili balistici e da crociera a capacità nucleare.
Secondo fonti sudcoreane, il Choe Hyon sarebbe stato costruito con l’assistenza tecnica della Russia, in un segnale evidente della crescente cooperazione militare tra Pyongyang e Mosca. Il fallimento del secondo varo rappresenta quindi un duro colpo all'immagine di forza e innovazione militare che Kim sta cercando di proiettare sia all'interno del Paese che sulla scena internazionale.
Corea del Nord, gli sforzi per potenziare il settore navale
Nonostante l’imbarazzo, gli esperti leggono la trasparenza insolita della Corea del Nord sull'episodio come un segnale del serio impegno del regime nell'ambito navale. "È una cosa vergognosa", ha detto Moon Keun-sik, "ma la decisione di rendere pubblico il disastro indica la volontà di Kim Jong-un di accelerare davvero l'ammodernamento delle forze navali, dimostrando che il Paese ha fiducia nelle sue capacità costruttive, nonostante gli errori".
Kim continua a inquadrare i propri sforzi di rafforzamento militare come una necessità strategica per contrastare quelle che definisce minacce crescenti da parte degli Stati Uniti e dei loro alleati nella regione Asia-Pacifico. Il recente incidente, pur segnando una battuta d’arresto, non sembra destinato a rallentare la corsa nordcoreana verso una flotta più potente e tecnologicamente avanzata.