All'Assemblea generale straordinaria del partito un candidato si è ritirato e un altro non ha raggiunto il numero di delegati richiesto, confermando così alla guida del partito Özgür Özel
All'Assemblea generale straordinaria del Partito popolare repubblicano (Chp), il principale partito di opposizione turco, tenutasi domenica ad Ankara, l'attuale presidente Özgür Özel è stato rieletto dopo aver ricevuto 1.171 voti su 1.276.
Il congresso è stato convocato proprio da Özel pochi giorni dopo l'arresto del sindaco di Istanbul Ekrem Imamoğlu, figura di punta del Chp e principale rivale politico del presidente turco Recep Tayyip Erdoğan, che ha scatenato massicce proteste in tutto il Paese perché considerato politicamente motivato.
Secondo i media turchi, Özel voleva approfittare della scia di consensi e della partecipazione ottenuta durante le manifestazioni per consolidare la sua leadership all'interno del partito, frammentato a causa della divergenza di vedute tra i sostenitori di Özel e i lealisti a Kemal Kılıçdaroğlu, presidente del Chp dal 2010 al 2023.
Özel ha assunto la guida del partito nel novembre del 2023 in sostituzione di uno sconfitto Kılıçdaroğlu, che si era candidato alle elezioni presidenziali a capo di una grande coalizione che aveva riunito tutti i partiti d'opposizione nella speranza di spodestare Erdoğan.
Proprio per evitare che il partito resti "incastrato in dispute interne e distolga l’attenzione dalle priorità della nostra lotta”, nei giorni scorsi Kılıçdaroğlu aveva annunciato che non si sarebbe ricandidato alla guida del partito.
L'indagine sul congresso del 2023
La frattura interna al partito sarebbe scaturita dalla notizia di un'indagine aperta nei confronti di Özel per un presunto "acquisto di voti" per estromettere Kılıçdaroğlu dalla corsa alla leadership del Chp nel novembre del 2023.
Il 10 febbraio l'ufficio del procuratore capo di Ankara ha avviato un'indagine sul congresso ordinario del Chp tenutosi il 4-5 novembre 2023. La procura starebbe indagando sulle accuse secondo cui diversi delegati del partito avrebbero "ricevuto denaro, telefoni e case in cambio di voti".
Una settimana prima dell'inchiesta, durante un discorso a un congresso provinciale dell'Akp, il presidente turco Erdoğan aveva detto: "Hanno incolpato Kemal per le elezioni e lo hanno espulso con un losco congresso".