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Dieci anni di Sergio Mattarella: ecco i momenti più iconici del presidente

Italian President Sergio Mattarella talks to the media after Brothers of Italy's leader Giorgia Meloni accepted to be the to be the Prime Minister of the new Italian governmen
Italian President Sergio Mattarella talks to the media after Brothers of Italy's leader Giorgia Meloni accepted to be the to be the Prime Minister of the new Italian governmen Diritti d'autore  Gregorio Borgia/Copyright 2022 The AP. All rights reserved
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Di Euronews
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Dall'elezione del 2015, Sergio Mattarella ha visto cambiare sei volte governo, tre cambiamenti enormi dell'assetto politico dell'Italia, una pandemia e tre guerre. Ecco i momenti salienti

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Sono trascorsi dieci anni dal 31 gennaio 2015, giorno in cui Sergio Mattarella fu eletto presidente della Repubblica per la prima volta. Oltre a essere il capo dello Stato più longevo della storia italiana, è forse l'inquilino del Quirinale più iconico dai tempi di Sandro Pertini.

La vita di Mattarella è fatta di tanti momenti importanti: la lunga carriera nella Democrazia cristiana, il lavoro da giurista e presidente della Corte Costituzionale, il dolore per la perdita del fratello Piersanti nel 1980, il suo lavoro per la costruzione del Partito democratico.

Fra questi, abbiamo selezionato i dieci più significativi dei suoi due mandati da presidente.

Il "Mattarella zero"

Il suo nome per la presidenza della Repubblica viene proposto per la prima volta nel 2013. Siamo nel bel mezzo della crisi seguita alla scadenza del mandato di Giorgio Napolitano, il predecessore di Mattarella.

Il Paese è particolarmente spaccato e si preannunciano una serie di veti incrociati fra Partito democratico (Pd), Forza Italia e Movimento cinque stelle. Per uscire dall'impasse, il segretario del Partito democratico Pierluigi Bersani propone una lista di nomi a Silvio Berlusconi: alla fine, alle prime votazioni sarà sostenuto Franco Maria Marini, ex presidente del Senato.

Gli altri due nomi erano Giuliano Amato e soprattutto l'allora giudice costituzionale Sergio Mattarella. Fa sorridere a pensarci, ma non è ancora il suo momento: Napolitano verrà rieletto, un fatto senza precedenti nella storia repubblicana, al VI scrutinio.

Un'elezione inaspettata

Se Napolitano fosse arrivato a fine mandato, la storia sarebbe stata molto diversa. Ma in questo caso, i suoi problemi di salute lo costringono a dimissioni anticipate nel 2015, dopo nove anni da presidente.

Bersani non è più alla guida del Partito democratico, al suo posto c'è Matteo Renzi, che con Berlusconi aveva un rapporto meno conflittuale. Ma c'è una forte opposizione da parte del Movimento Cinque Stelle, in quel momento in forte ascesa.

Questa volta, il Partito democratico si muove in maniera più "machiavellica": nelle prime tre consultazioni, dove è necessaria una maggioranza dei due terzi, vota scheda bianca. Alla quarta annuncia che "il candidato è Sergio Mattarella".

La mossa funziona: Mattarella viene eletto con i voti del Pd e di liste "minori" e l'opposizione di quasi tutti gli altri partiti maggiori: Forza Italia, Lega, Movimento Cinque Stelle, Sinistra ecologia e libertà, Fratelli d'Italia. Ma stavolta è lui il nuovo presidente, a 73 anni.

La prima crisi di governo non si scorda mai

Renzi dopo poco più di un anno si imbarca nella fallimentare operazione del referendum costituzionale del 2016. "Se perdo me ne vado", dice il segretario del Pd. Ed è così che si apre la prima crisi di governo gestita da Mattarella.

Di solito, è qui che i nervi di un presidente della Repubblica vengono messi a dura prova. E invece, se la cava piuttosto bene: il vuoto di potere dura quattro giorni, dall'8 al 12 dicembre. Arriva Paolo Gentiloni: la transizione è ordinata e senza crisi.

Nota di colore: nel frattempo Twitter ha assunto un ruolo centrale nelle comunicazioni istituzionali del Quirinale, per la prima volta viene annunciato la nomina di un premier sulla piattaforma diventata poi di proprietà di Elon Musk.

Il governo gialloverde

Mattarella non fa in tempo ad "affezionarsi" a Gentiloni. Dopo due anni, altra crisi di Governo, è già la seconda, e il "bipolarismo all'italiana" viene meno. Adesso l'Italia è spaccata in tre: centrodestra, centrosinistra e il Movimento Cinque Stelle, primo partito col 32,7 percento, ma con cui nessuno vuole parlare.

Alla fine, per dialogare con la creatura politica di Beppe Grillo si fa avanti la Lega, non più Nord, che con i Cinquestelle condivide l'euroscetticismo e il populismo antisistema.

Per il ruolo di premier, sia Luigi Di Maio che Matteo Salvini decidono di fare un passo indietro: si imporrà l'allora semisconosciuto avvocato Giuseppe Conte.

Ma prima che il Conte I prenda vita, c'è tempo per un messaggio forte da parte di Mattarella: si oppone alla nomina dell'antieuro Paolo Savona al dicastero dell'Economia e delle Finanze. Una presa di posizione che provoca molto scontento tra le fila dei CInquestelle, fino alla minaccia, vana, di Luigi di Maio di impeachment nei confronti del capo dello Stato. Alla fine il governo gialloverde dovrà "ripiegare" sull'economista Giovanni Tria. Probabilmente meglio così.

"Non vado dal barbiere nemmeno io"

Adesso facciamo un deciso passo in avanti: il Conte I è caduto con la crisi del Papeete. Il Conte II, un governo che parte da basi ideologiche profondamente differenti rispetto al gialloverde.

In mezzo a una crisi di consenso, scoppia la pandemia da Covid-19. Nel giro di un mese, il Paese passa dai dibattiti sulla pericolosità del virus a vedere migliaia di morti alla settimana e a un lockdown di due mesi.

La situazione è tragica, e il Paese non sa quando il lockdown finirà e quale prezzo dovrà pagare in vittime. In un momento tremendo, Mattarella decide che è il momento di parlare, e il 27 marzo - giorno 16 del confinamento - pronuncia un discorso per esprimere la vicinanza alle famiglie delle vittime e ai medici.

Quello che resta è però un fuorionda, divulgato per errore dal Quirinale, in cui ci sono i "bloopers" del discorso.

Ne esce fuori un Mattarella molto più umano: per giorni diventano virali "questa è l'ultima volta che la proviamo", ma soprattutto "eh, Giovanni (Grasso, il segretario particolare del Quirinale, ndr), non vado dal barbiere nemmeno io", seguito da un vigoroso tocco al suo ciuffo.

La Liberazione in lockdown

Passiamo da un momento leggero a uno tragico: il 25 aprile arriva il 75esimo anniversario della liberazione dal nazifascismo.

Mattarella si presenta all'altare della Patria in un'atmosfera surreale: l'intero Paese è chiuso in casa, non c'è pubblico, e il presidente si muove in una piazza Venezia vuota, con la mascherina in faccia.

Si tratta anche di uno dei momenti in cui la popolazione italiana, smarrita, si stringe intorno alle sue istituzioni.

La nomina di Mario Draghi

All'unità della pandemia segue una nuova stagione di scontri. Nel momento in cui l'emergenza non è più così grave com'era prima, ricominciano gli scontri fra le forze politiche. In questo contesto, cade anche il governo Conte II.

Il presidente della Repubblica aspetta una settimana, sperando che i partiti si mettano d'accordo. Di elezioni non se ne parla, a causa della crisi Covid le circostanze sono troppo gravi.

Così non succede, e Mattarella si presenta nella sala stampa del Quirinale il due febbraio, annunciando di "aver dato mandato al professor Mario Draghi di formare il Governo".

Crisi chiusa in due settimane per via delle circostanze di emergenza. Resta la consapevolezza di aver fatto un "capolavoro": contro la fiducia a Draghi votano solo Fratelli d'Italia e Alleanza verdi-sinistra.

L'urlo a Wimbledon

Il punto più pop della presidenza Mattarella arriva però nell'estate del 2021. L'Italia è in finale degli Europei di calcio contro l'Inghilterra. Lo scontro avverrà a Wimbledon, a Londra, l'undici luglio. Una situazione a cui l'Italia arriva da totale sfavorita.

L'esultanza di Mattarella a Wimbledon. Fonte: sito Presidenza della Repubblica
L'esultanza di Mattarella a Wimbledon. Fonte: sito Presidenza della Repubblica Il presidente Mattarella alla finale degli Europei di Calcio

Gli inglesi passano in vantaggio, gli Azzurri sembrano condannati. Invece, al 62esimo pareggia Leonardo Bonucci. Mattarella si lascia andare a un'esultanza sincera e fantastica, anche se forse un po' goffa. L'Italia vincerà ai rigori 3-2.

Una festa a cui partecipa anche il presidente, in una maniera che ad alcuni ricorda quella di Sandro Pertini ai mondiali di Spagna 1982.

Il secondo mandato: "Avevo altri piani"

La grandezza di Mattarella sta anche, purtroppo, nella difficoltà a scegliere un successore. Probabilmente, il presidente sperava di essere sostituito a fine mandato da Mario Draghi. Una speranza che, secondo alcuni commentatori, coltivava anche il premier.

Ma il vento è cambiato di nuovo, e anche Draghi comincia a non avere più lo stesso "tocco" per unire le forze politiche intorno alla sua persona. Così, la sua candidatura naufraga quasi subito. Fra i nomi vengono proposti quelli dell'attuale consigliera di Ursula Von der Leyen, Elisabetta Belloni, e il futuro ministro della Giustizia, Carlo Nordio.

Nessuno dei due riesce a imporsi. Alla fine, l'unico nome che quasi tutti sembrano disposti ad accettare è proprio Mattarella. Alle 20.19 del 29 gennaio 2022 arriva la prima apparizione pubblica del nuovo, vecchio, presidente: "Avevo altri progetti, ma se serve resto a disposizione".

A Mattarella avrà pesato sapere di essere "insostituibile" e di dover consacrare gran parte del resto della sua vita al ruolo di presidente della Repubblica.

Il più longevo di tutti

Oltre a essere insostituibile, il 5 ottobre 2023 Mattarella raggiunge un altro record: è il presidente della Repubblica italiana più longevo di sempre. Superato Napolitano, che si era fermato a 3.166 giorni di mandato.

Musk con moderazione

Ma sono cambiati di nuovo i tempi: c'è un governo politico stabile. Giorgia Meloni gode di un'ampia maggioranza e il presidente non deve più intervenire fortemente a livello di politica interna.

Ma questo non vuol dire che non possa alzare la voce quando serve. Nello specifico, rispetto a interferenze straniere nella politica italiana. Come nel caso di Elon Musk, intervenuto a gamba tesa su questioni di politica interna italiana.

Il 12 novembre scorso Musk aveva contestato la decisione da parte del Tribunale di Roma di bloccare i trasferimenti di migranti nel centro di accoglienza di Gjader, in Albania. "Questi giudici devono andar via", aveva scritto Musk rispondendo a un tweet sul caso migranti. E poi ancora: "È una vergogna! Gli italiani vivono in una democrazia o in un'autocrazia in cui gente non eletta prende le decisioni?".

Di fronte al silenzio della premier, aveva risposto a muso duro il capo dello Stato: "L'Italia è un grande Paese democratico e devo ribadire che sa badare a sé stessa, nel rispetto della sua Costituzione".

Il più longevo dell'Unione europea?

Mattarella non è solo il capo dello Stato più longevo della storia italiana, ma è anche tra quelli in carica da più tempo in un grande Paese dell'Unione europea.

In Irlanda, Michael D. Higgins. è al suo secondo mandato, in scadenza nel 2025: eletto nel 2011, nel 2018 è stato riconfermato con il 55,8% dei voti alle presidenziali.

In Germania, il presidente della Repubblica Frank Walter Steinmeier è stato eletto il 19 marzo 2017. Di due mesi più "longevo" l'omologo austriaco Alexander Van der Bellen. Mentre il portoghese Marcelo Rebelo de Sousa si è insediato nel 2016.

Tra i più "competitivi" in un altro Stato europeo c'è Andrej Duda in Polonia, che ha iniziato il suo mandato ad agosto del 2015, sette mesi dopo Mattarella.

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