Non si fermano gli attacchi incrociati tra Hezbollah e Israele dopo il bombardamento del quartier generale del gruppo libanese a Beirut. Borrell avverte che c'è il rischio di una guerra totale nella regione. Tajani invita gli italiani a lasciare il Libano
Proseguono gli scontri a fuoco tra Israele e Hezbollah. Venerdì sera l'Idf ha colpito il quartier generale dell'organizzazione sciita nel quartiere di Dahiya a Beirut. Non è ancora chiaro il numero delle vittime, le prime informazioni parlando di due morti e decine di feriti ma i soccorritori sono ancora a lavoro alla ricerca di eventuali superstiti.
L'obiettivo dell'attacco secondo media statunitensi era il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, ma Israele non ha confermato. Non è chiaro dove sia Nasrallah e se fosse nell'edificio al momento dell'attacco: in clandestinità da anni, appare molto raramente in pubblico e i suoi discorsi sono solitamente pronunciati in video da luoghi sconosciuti.
Il capo della politica estera dell'Ue Josep Borrell ha avvertito che il Medio Oriente si sta dirigendo verso una "guerra totale". Parlando ai giornalisti a New York dopo una sessione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu su Gaza, Borrell ha detto di rammaricarsi del fatto che nessuna potenza sembra in grado di "fermare" Benjamin Netanyahu, aggiungendo che il primo ministro israeliano sembra essere determinato a schiacciare i militanti in Libano e a Gaza a tutti i costi. "Se l'interpretazione di essere distrutti è la stessa di Hamas, allora andremo incontro a una lunga guerra", ha detto Borrell.
Missile dal Libano colpisce Israele, l'Idf attacca la Bekaa
L'esercito israeliano ha lanciato sabato mattina un nuovo attacco contro obiettivi di Hezbollah in Libano in risposta ad almeno 5 razzi, tutti sarebbero stati intercettati, ma l''Idf ha poi aggiunto che un missile terra-terra è stato lanciato dal territorio libanese ed è caduto in un'area aperta nel centro di Israele. Hezbollah ha rivendicato l'attacco e ha detto che è stato colpito il l kibbutz di Kabri. Tra gli obiettivi attaccati dell'esercito israeliano c'erano "edifici dove erano depositate armi, edifici militari e lanciatori puntati alle retrovie dello Stato di Israele".
Il ministero della Salute libanese, secondo l'agenzia di stampa turca Anadolu, ha ordinato intanto l'evacuazione degli ospedali nel Sud del Paese. Il ministero ha anche chiesto agli ospedali di Beirut e delle zone non colpite di sospendere i trattamenti non urgenti per accogliere i pazienti in arrivo dalle zone colpite.
Netanyahu torna in Israele dopo l'attacco a Beirut
A dimostrazione dell'importanza dell'attacco, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha interrotto bruscamente la sua visita negli Stati Uniti, dove si trovava per partecipare all'Assemblea generale dell'Onu, decidendo di tornare immediatamente in Israele invece di aspettare la fine del sabato sera, come inizialmente previsto. Normalmente i politici israeliani non viaggiano durante il sabato, tranne che per questioni di grande importanza.
Qualche ora prima, Netanyahu aveva lanciato un duro attacco contro i Paesi dell'Onu e aveva giurato che la campagna israeliana contro Hezbollah sarebbe continuata, spegnendo le speranze di un cessate il fuoco sostenuto a livello internazionale. Il premier israeliano ha dato il via libera all'attacco contro il quartier generale di Hezbollah da New York. L'ufficio del primo ministro ha diffuso la foto con Netanyahu al telefono mentre dà il via libera.
Tajani: "Italiani lascino il Libano"
Venerdì sera il ministro degli Esteri Tajani, in seguito all'escalation tra Israele ed Hezbollah, ha invitato i connazionali a lasciare il Libano. "Seguo con preoccupazione l’evolversi della crisi in Medio Oriente in contatto costante con la nostra Ambasciata a Beirut. Invito nuovamente tutti gli italiani a lasciare il Libano al più presto", ha scritto Tajani.