Venite a scoprire come l'elemento acquatico influenzi ancora oggi la società qatarina attraverso il turismo, la conservazione marina e la costruzione nautica.
Molti cittadini e residenti partono alla ricerca di un clima più fresco durante i mesi estivi. Ma, per chi rimane, non c'è modo migliore di rinfrescarsi che tuffarsi in acqua, e il team di Qatar 365 ha fatto proprio così. Innanzitutto, Aadel Haleem ha visitato il più nuovo e più grande parco acquatico del Paese, Meryal, e ha scoperto che è stato concepito come un omaggio all'industria petrolifera e del gas del Qatar. Il parco ha suscitato grande interesse nella regione per le sue attrazioni mozzafiato e il suo tema unico. Strutture volutamente arrugginite, giostre dai nomi bizzarri e la mascotte del parco acquatico, chiamata semplicemente "Oily", rappresentano il punto di svolta nella storia economica del Qatar.
Laila Humairah ha optato per acque più tranquille e ha scoperto la straordinaria fauna marina del Qatar. Ha incontrato Jassim Lari, che dirige il Dipartimento per la fauna marina del Ministero dell'Ambiente e dei Cambiamenti climatici. Spinto dalla sua passione per la natura, Jassim fa della tutela della biodiversità del Qatar la sua missione di vita. Fra squali balena, tartarughe e mangrovie, il governo ha intrapreso diverse iniziative per garantire che queste specie continuino a prosperare nei decenni a venire.
Infine, Laila ha incontrato Ahmed Jassim Alsayegh e ha avuto l’opportunità esclusiva di scoprire come vengono realizzate le tradizionali imbarcazioni dhow. Le barche sono una parte centrale della storia marittima del Qatar. È stato grazie a queste imbarcazioni in legno che il Qatar ha scoperto il suo ricco patrimonio di perle e le sue lucrose rotte commerciali. Ahmed progetta dhow da 30 anni e, nel corso del tempo, ha integrato l'uso di strumenti moderni nella costruzione delle barche dhow secondo il design tradizionale. Ahmed si occupa inoltre di documentare gli antichi metodi di costruzione nautica su manoscritti e piani, in modo che anche gli architetti più giovani possano apprendere queste competenze e tramandarle a loro volta.