Le accuse nei confronti di González, ex diplomatico, spaziano dalla cospirazione alla falsificazione di documenti sino all'usurpazione di poteri
PUBBLICITÀUn tribunale venezuelano ha emesso un mandato di arresto per il leader dell'opposizione Edmundo González Urrutia, accusandolo di falsificazione di documenti, usurpazione di poteri e per cospirazione, reato punibile con 16 anni di detenzione.
È l'ultimo atto nell'escalation della repressione dell'opposizione nel mese in cui le autorità giudiziarie hanno dichiarato lecite le elezioni di luglio e che Nicolás Maduro ha vinto un terzo mandato di sei anni.
Dal 28 luglio, giorno in cui si sono tenute le elezioni presidenziali, è iniziata una lunga battaglia politica durante la quale entrambi gli schieramenti politici sostengono di aver vinto le elezioni.
Opposizione venezuelana messa all'angolo
L'ordine è stato emesso dalle autorità dopo che Edmundo González Urrutia non si è presentato per tre volte consecutive davanti ai pubblici ministeri che volevano porgli delle domande circa la tornata elettorale. González, 75 anni, ex diplomatico, si è ritirato e non appare in pubblico dal giorno successivo alle elezioni.
"Maduro ha perso ogni contatto con la realtà", ha scritto María Corina Machado, partner dell'opposizione, su X dopo l'emissione del mandato di arresto. "il mandato di arresto emesso dal regime per minacciare il presidente eletto Edmundo González supera una nuova linea che non fa che rafforzare la determinazione del nostro movimento. I venezuelani e le democrazie di tutto il mondo sono più uniti che mai nella nostra ricerca della libertà".
Maduro, "non ha legittimità democratica"
Diversi Paesi tra cui Brasile, Colombia, Messico hanno rifiutato di accettare la riconferma di Maduro senza la pubblicazione di prove dettagliate mentre l'Ue la scorsa settimana ha dichiarato che Maduro non aveva "alcuna legittimità democratica come presidente".
Il 22 agosto il tribunale ha concluso che i conteggi dei voti pubblicati dall'opposizione erano falsi e ha certificato la vittoria di Maduro. Il Partito Socialista Unitario del Venezuela al governo si è rifiutato di pubblicare le copie dei fogli di conteggio.
González, che rappresentava la coalizione di opposizione Piattaforma Unitaria, è stato convocato presso l'ufficio del procuratore venerdì scorso. María Corina Machado ha contestato l'operato dei pubblici ministeri per la mancanza di garanzie di un giusto processo e ha accusato il procuratore generale Tarek William Saab, alleato di lunga data di Maduro, di essere un "accusatore politico che condanna in anticipo".
González ha respinto la convocazione per l'interrogatorio, sostenendo che non specificava le condizioni in cui ci si aspettava che si presentasse.