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Vucic da von der Leyen in Repubblica ceca per parlare delle riforme chieste dall'Ue

Commissione europea
Commissione europea Diritti d'autore Omar Havana/AP
Diritti d'autore Omar Havana/AP
Di euronews
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Il presidente serbo Vucic incontrerà la presidente della Commissione europea von der Leyen in Repubblica ceca, dopo che il suo governo ha presentato l'Agenda di riforme per ottenere i finanziamenti del nuovo piano di crescita dei Balcani occidentali previsto dall'Ue

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La Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyenincontrerà il presidente della Serbia Aleksandar Vučić in Repubblica ceca. I due leader affronteranno il tema delle riforme chieste dall'Unione al Paese balcanico.

L'incontro segue a stretto giro quello del presidente serbo con il suo omologo francese Emmanuel Macron accolto a Belgrado giovedì, per discutere di questioni economiche, difesa, energia e intelligenza artificiale. In particolare, è stato firmato un accordo per la vendita di 12 jet da combattimento Rafale di produzione francese alla Serbia per un valore di tre miliardi di euro.

Von der Leyen discuterà un'agenda di riforme presentata dal governo serbo alla Commissione europea, che la sta valutando in una fase di consultazione interna.

Questo nel quadro del nuovo piano di crescita per i Balcani occidentali, adottato dalla Commissione europea a novembre, che porterà un totale di 6 miliardi di euro alla regione, compresa la Serbia. Per ricevere il pagamento, però, i Paesi dovranno adottare programmi di riforma che li avvicinino all'Ue in vista dell'adesione.

Il finanziamento dipenderà da una serie di condizioni

La Commissione europea spiega che il sostegno finanziario dipenderà dal successo dell'attuazione delle riforme previste dall'agenda. Esse sono suddivise in quantitative e qualitative.

Ogni fase avrà un calendario di attuazione.

I fondi appropriati saranno erogati due volte l'anno, sulla base della richiesta del beneficiario e della verifica da parte della Commissione, subordinata a una serie di condizioni. Alcune di queste comprendono il rispetto dei meccanismi democratici, ossia un parlamento multipartitico, elezioni libere ed eque, pluralismo dei media, indipendenza della magistratura e lo stato di diritto.

Belgrado e Pristina devono soddisfare anche un ulteriore prerequisito: la normalizzazione delle loro relazioni.

Il prefinanziamento è previsto entro la fine del 2024.

Dei sei miliardi del piano, due saranno versati direttamente nei bilanci dei Paesi, mentre quattro saranno in prestito.

Secondo alcune stime, ancora non ufficiali, la Serbia potrebbe ricevere un miliardo e 630 milioni.

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